Che cosa si intende con la “Testa” ? E cos’è la Via del “Cuore” ?

Che cosa si intende con la “Testa” ? E cos’è la Via del “Cuore” ?


Che cosa si intende con la “Testa” ? E cos’è la Via del “Cuore” ?
 

La prima cosa da comprendere è che non esiste una via, che sia della testa oppure del cuore

Ogni via ti porta fuori strada, lontano dalla verità che è la tua essenza.
Sarebbe stato così facile se fosse esistita una verità da qualche parte. Per quanto dura la via, la gente ci sarebbe arrivata. Più difficile la strada, più lontana la verità, e maggiore sarebbe stata la sfida per l’ego. Se l’ego di un uomo lo sfida a raggiungere la cima più alta dell’Himalaya, l’Everest, dove non c’è assolutamente nulla; se l’ego di un uomo lo spinge a spendere miliardi di dollari per andare sulla luna, rischiando delle vite… Eppure l’uomo è arrivato sulla luna. E la persona che ha fatto i primi passi sulla luna dev’essere apparsa molto sciocca, persino a se stessa; non c’era nulla che giustificasse tutti gli sforzi fatti, la tecnologia e i preparativi.
Ricorda, l’ego vuole delle sfide.
Vive di queste sfide.
Perché al mondo sono esistite pochissime persone che abbiano avuto un barlume della verità? Perché non è una sfida; non è là fuori, ma qui, dentro di te. Non ha bisogno di alcuna Via, tu sei già la verità.
Ma la domanda ha anche un’altra implicazione. Sarà mai possibile un matrimonio della testa e del cuore, o i due rimarranno per sempre separati? Dipende tutto da te, perché sono entrambi meccanismi. Tu non sei né la testa né il cuore. Puoi passare per la testa, puoi passare per il cuore. Certo, raggiungerai posti diversi perché la direzione della testa e quella del cuore sono diametralmente opposte.
La testa continua a girare in tondo: pensa, rimugina, filosofeggia; conosce solo le parole, la logica, la discussione. Ma è del tutto sterile – dalla testa non puoi ottenere nulla riguardo alla verità, perché la verità non richiede la logica, la discussione, la ricerca filosofica. La verità è semplicissima; è la testa che la rende complessa. Nel corso dei secoli i filosofi hanno cercato e ricercato la verità adoperando la testa. Nessuno di loro ha mai trovato nulla, ma hanno creato grandi sistemi di pensiero. Io ho esaminato tutti questi sistemi: non arrivano ad alcuna conclusione.
Anche il cuore è un meccanismo – diverso dalla testa. Puoi definire la testa uno strumento logico; puoi definire il cuore uno strumento emozionale. Tramite la testa vengono creati tutti i sistemi filosofici e teologici; dal cuore arrivano tutte le preghiere, le devozioni, i sentimenti. Ma anche il cuore non fa che girare in tondo, stavolta all’interno delle emozioni.
La parola ‘emozione’ è molto bella. Osserva… contiene il concetto di moto, di movimento. Quindi il cuore si muove, e tuttavia il cuore è cieco. Si muove con grande velocità, perché non ha motivo di aspettare. Non deve pensare, quindi salta subito nelle cose. Ma la verità non verrà scoperta dalle emozioni. L’emozione è un ostacolo tanto quanto lo è la logica. La logica è la parte maschile in te, e il cuore è il femminile. Ma la verità non ha nulla a che fare con maschile e femminile. La verità è consapevolezza. Puoi osservare la testa che pensa, puoi osservare il cuore che palpita nell’emozione. I due possono trovarsi in una certa relazione…
La società di solito fa in modo che la testa sia il padrone e il cuore sia il servo, perché la società è il prodotto della mente e della psicologia maschile, mentre il cuore è femminile. Proprio come l’uomo ha tenuto la donna nella condizione di schiava, la testa ha tenuto schiavo il cuore.
Possiamo capovolgere questa situazione: il cuore può diventare il padrone e la testa può diventare il servo. Se dobbiamo scegliere tra i due, allora è meglio che il cuore diventi il padrone e la testa il servo.
Ci sono cose che il cuore non può fare e lo stesso vale per la testa. La testa non può amare, non può provare emozioni, è insensibile. Il cuore non può essere razionale, ragionevole. In passato sono sempre entrati in conflitto. Questo conflitto è solo uno specchio del conflitto e della lotta tra uomini e donne.
Quando parli con tua moglie, sai che è impossibile parlare, impossibile discutere, impossibile arrivare a una decisione sensata, perché la donna opera tramite il cuore. Salta da una cosa all’altra senza preoccuparsi se tra le due c’è una connessione. Non può discutere, ma può piangere. Non può essere razionale, ma può gridare. Non è in grado di cooperare per arrivare a una conclusione. Il cuore non può comprendere il linguaggio della testa.
Dal punto di vista della fisiologia la differenza non è molto grande: testa e cuore si trovano solo a pochi centimetri l’uno dall’altro. Ma dal punto di vista delle qualità esistenziali, si trovano ai poli opposti.
La mia via è stata descritta come la via del cuore, ma questo non è esatto. Il cuore ti dà fantasie di ogni tipo, allucinazioni, illusioni, dolci sogni, ma non può darti la verità. La verità è al di là di entrambi; si trova nella tua consapevolezza, che non è né testa né cuore. Proprio perché la consapevolezza è separata da entrambi, può adoperarli entrambi in modo armonico. La testa in certi campi è pericolosa, perché ha gli occhi ma non ha le gambe; è storpia.
Il cuore non può operare in alcune dimensioni. Ha gli occhi ma non ha le gambe; è cieco, ma può muoversi con una velocità straordinaria – naturalmente senza sapere dove sta andando. Non è solo una coincidenza che in tutte le lingue del mondo l’amore viene definito cieco. Non è l’amore che è cieco, è il cuore che non ha gli occhi. Quando la tua meditazione diventa più profonda, quando la tua identificazione con la testa e con il cuore inizia a dissolversi, senti che stai diventando un triangolo. E la realtà è questa terza forza dentro di te: la consapevolezza. La consapevolezza può farcela con grande facilità perché testa e cuore le appartengono entrambi.
Conosci la storia del mendicante cieco e del mendicante storpio… Vivevano entrambi nella foresta oltre i limiti del villaggio. Naturalmente si facevano concorrenza, erano nemici – mendicare è un affare. Ma un giorno la foresta prese fuoco. Lo storpio non poteva fuggire, perché non era in grado di muoversi da solo. Aveva gli occhi per vedere da che parte andare per poter sfuggire alle fiamme, ma a che ti serve questo se non hai le gambe? Il cieco aveva le gambe, poteva muoversi velocemente e sfuggire all’incendio, ma come trovare il posto dove le fiamme non erano ancora arrivate?
Sarebbero morti entrambi nella foresta, bruciati vivi. Il pericolo era tale che dimenticarono il loro conflitto. In emergenze di questo tipo solo un ebreo può pensare agli affari, e di sicuro quei due mendicanti non erano ebrei. In realtà, essere un mendicante e essere un ebreo è una contraddizione in termini.
I due si dimenticarono immediatamente del loro antagonismo – era l’unico modo per sopravvivere. Il cieco si prese lo storpio sulle spalle e così trovarono la strada per scampare all’incendio. Uno vedeva, e l’altro si muoveva di conseguenza.
Una cosa del genere deve accadere dentro di te; naturalmente nel senso opposto. La testa ha gli occhi, il cuore ha il coraggio di andare dappertutto. Devi creare una sintesi tra i due. E questa sintesi, devo sottolinearlo, dovrebbe portare il cuore a diventare il padrone e la testa a diventare il servo. È una grossa prerogativa avere come servitore la ragione. Non puoi essere raggirato, non puoi essere ingannato e sfruttato. Il cuore possiede tutte le qualità femminili: amore, grazia, bellezza. La testa è barbara. Il cuore è molto più civilizzato, molto più innocente.
Una persona consapevole usa la testa come servo, e il cuore come padrone – proprio l’opposto della storia che ti ho raccontato.
Per la persona consapevole questo è molto semplice. Quando non sei più identificato né con la testa né con il cuore, e sei solo un testimone di entrambi, sei in grado di vedere quali siano le qualità più alte, quali di queste qualità debbano diventare la tua meta. E la testa, come servitore, può portarti queste qualità, ma deve ricevere delle direttive, degli ordini. In questo momento, ed è accaduto per tanti secoli, accade proprio l’opposto: il servitore è diventato padrone. E il padrone è una persona talmente gentile, un gentleman, che non si è ribellato, ha volontariamente accettato questa schiavitù. E il risultato è la follia che vedi su questa terra.

Dobbiamo cambiare l’alchimia stessa dell’uomo.
Dobbiamo riorganizzare completamente l’interiorità dell’uomo.

La rivoluzione più importante nell’uomo avverrà quando sarà il cuore a stabilire la scala dei valori. Esso non deciderà a favore della guerra, non potrà creare armi nucleari perché non può essere orientato verso la morte. Il cuore è il succo della vita. Quando la testa sarà a servizio del cuore, dovrà fare ciò che il cuore deciderà. E la testa ha una grande capacità di fare di tutto, ha solo bisogno della guida giusta; altrimenti può impazzire, può delirare. Per la testa, non esistono valori. Per la testa, nulla ha un significato. Per la testa non c’è amore, né grazia e bellezza; c’è solo il raziocinio.
Ma questo miracolo è possibile solo se ti disidentifichi da entrambi. Osserva i pensieri perché nell’osservarli, scompaiono. Poi osserva le emozioni, i sentimenti; osservandoli, anch’essi scompaiono. Allora il cuore è innocente come quello di un bambino, e la testa è un genio grande quanto Albert Einstein, Bertrand Russell, Aristotele.
Ma il problema è molto più grande di quanto ti possa immaginare. Questa è una società dominata dall’uomo; l’uomo ha creato tutte le regole del gioco, la donna non ha fatto che seguirle. Il condizionamento è arrivato a una grande profondità, perché è andato avanti per milioni di anni.
Se avviene una rivoluzione all’interno dell’individuo e il cuore viene rimesso sul trono, se gli viene dato il posto che gli spetta come padrone, e alla testa viene dato il posto che le spetta come servitore, questo avrà un’influenza su tutta la struttura sociale. Puoi vederlo accadere qui nella mia comune.
La gente continua a chiedermi perché abbia scelto le donne per occupare tutte le posizioni più importanti. La ragione è che la donna non provocherà la terza guerra mondiale. È un fatto storico che tutte le guerre sono state create dall’uomo, ma è la donna a soffrirne di più. Strano, l’uomo è il criminale e la donna ne soffre le conseguenze! La donna perde il marito, la donna perde i figli. La donna perde la sua dignità perché quando un paese viene invaso, i soldati sono così repressi, proprio come monaci… Mentre la guerra infuriava non hanno avuto opportunità a livello sessuale. Quando sorge l’occasione – quando invadono una città e la conquistano – il loro primo attacco viene perpetrato sulle donne.
La guerra non ha nulla a che fare con la donna. Lei non fa parte di questo gioco; è un gioco maschile, proprio come la boxe – però è lei a essere stuprata. I soldati non aspirano a essere vittoriosi per la maggior gloria della loro nazione – quella è una cosa molto distante. Ciò a cui aspirano è di prendere il più in fretta possibile le donne del nemico. Io metto le donne in tutte le posizioni significative, di potere. È un fatto simbolico. L’uomo ha una straordinaria capacità di fare cose, di agire, ma non dovrebbe più essere colui che dirige – è bloccato nella testa. Può anche lui diventare la guida se mette il cuore al di sopra della testa. Ecco perché ho detto che i miei sannyasin sono tutte donne; persino quelli che a livello biologico, fisiologico, sono maschi. Diventando sannyasin hanno accettato una nuova struttura, hanno messo qualcosa al di sopra della testa: il cuore.
Questo è ciò che intendo: persino gli uomini intorno a me imparano le qualità femminili. E le qualità femminili sono le uniche che valga la pena di possedere.
Quindi c’è una possibilità, ma questa possibilità è legata a un requisito fondamentale: devi diventare più consapevole, devi diventare un testimone, un osservatore di tutto ciò che accade dentro di te. L’osservatore si libera immediatamente dalle identificazioni, perché può vedere le emozioni – ha la certezza assoluta di non essere le sue emozioni. Può vedere i pensieri – la semplice conclusione è: “Non sono i miei processi di pensiero”. “Ma allora chi sono?” – un puro osservatore, un testimone. E così raggiungi la vetta della tua intelligenza, diventi una persona consapevole.
In un mondo in cui tutti dormono, ti risvegli, e quando sei sveglio non ci sono più problemi. Il semplice fatto del tuo risveglio metterà le cose al posto giusto. La testa va detronizzata, e il cuore dev’essere incoronato nuovamente. Questo cambiamento, avvenuto in molte persone, porterà alla luce una società nuova, un Uomo Nuovo. Cambierà tante cose, più di quanto ti possa immaginare
La scienza avrà una qualità totalmente diversa. Non sarà più al servizio della morte, non produrrà armi che possono distruggere la vita stessa sul pianeta. Renderà la vita più ricca, scoprirà energie che possono rendere l’umanità più soddisfatta, che possono far vivere l’uomo nel comfort, nel lusso – i valori saranno completamente trasformati. Sarà ancora la mente a operare, ma seguendo le direttive del cuore.
La mia via è quella della meditazione.
Sfortunatamente devo usare le parole, ecco perché affermo che la mia via è quella della meditazione. Non del cuore, né della testa, ma di una consapevolezza crescente, che è al di sopra sia della mente che del cuore.
Questa è la chiave che apre la porta attraverso la quale l’Uomo Nuovo può arrivare sulla terra.

Osho: From the False to the Truth , #31

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