Il “bene” che genera il “male”............13.....4....16

Il “bene” che genera il “male”

[…] Avevamo infatti affermato che quando si fa del bene, in base alla legge dell’equilibrio, l’azione benefica viene controbilanciata dall’immediata messa in atto di un’azione “malefica”.
[…] Le energie che mettete in moto sui vari piani di esistenza nel momento in cui compite un’azione “benefica” devono, per la legge dell’equilibrio, necessariamente essere compensate da energie di segno opposto in qualche parte del Cosmo, al fine di mantenere inalterata la qualità e la quantità energetica del Cosmo stesso. Questo non significa necessariamente che queste energie ricadono sulla vita di chi ha compiuto l’azione benefica (anche se talvolta per necessità karmiche individuali questo accade), ma trovano il loro equilibrio (per fermarci ad una scala planetaria, anche se il discorso, in realtà, comprende tutto l’ambiente del Cosmo in cui le energie vengono smosse) nell’espletarsi della reazione energetica equilibrante in un altro ambito, magari distantissimo da quello di partenza.
Qualcuno potrebbe pensare che, allora, non vi sia giustizia in questo riequilibrarsi delle energie o nella loro conservazione, ma non è così: la manifestazione delle energie negative andrà a verificarsi dove vi sono le condizioni migliori (nel senso di utilità per l’evoluzione) per la loro estrinsecazione, ovvero, per fare un esempio, su una persona che abbia necessità di sperimentare la nascita e il dipanarsi di quel tipo di vibrazioni “negative”. Che, preme sottolinearlo, veramente negative in fondo non sono, in quanto diventano un mezzo per permettere a quella persona di comprendere qualche cosa di più di se stessa.

Dall’Uno all’Uno, volume quarto, , pag. 150, Edizione privata

 

il Sentiero contemplativo

 

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