LA SAI LA STORIA DELL’AQUILA E DEL FRINGUELLO?....16....8....19

LA SAI LA STORIA DELL’AQUILA E DEL FRINGUELLO?
C’era una volta un’aquila che per sbaglio, il suo uovo finì in un nido di fringuelli. Quando cresceva c’erano solo fringuelli intorno a lei. Si vedeva diversa dagli altri e gli altri fringuelli erano gelosi di lei perché vedevano le sue piume, le sue ali, il suo becco. E allora, cominciarono a schernirla: “tu non sei come noi, guarda come sei buffo, che brutte ali che hai, e poi il tuo becco così storto … Sei brutta, non sarai mai capace di volare come noi.”
L’aquila che non sapeva di essere un’aquila, vedendo che tutti, ma proprio tutti la trattavano così male, pensò di non essere degna di stare con tutti quelli “così migliori di me” pensava, “così bravi a volare” tanto che si mise a camminare come le galline, senza mai aprire le ali per paura di farle vedere tanto dovevano essere brutte.
Ma neanche le galline la volevano anzi la deridevano. Alle galline non pareva vero di poter vendicare lo scompiglio e la paura che le aquile affamate, a volte portavano nel pollaio.
E l’aquila che non sapeva di essere un’aquila, ma si credeva un fringuello venuto male, indegno del mondo e di farsi anche solo vedere, scivolava in silenzio, senza farsi notare. Fino a che, un giorno, una grande aquila reale che si trovava a passare di li per caso, dall’alto vide quel suo simile che camminava titubante, deriso e schernito dagli abitanti della corte, e decide di andare a vedere cosa succede.
E l’aquila che si credeva un fringuello venuto male, alla vista dell’aquila in picchiata pensò: “Finalmente ora quel grande uccello dalle piume dorate metterà fine alle mie sofferenze. Almeno sarò stato utile a salvare qualche gallina”. E rimase ferma ad aspettare gli artigli liberatori del grosso rapace. Fu grande la sorpresa quando l’aquila reale, invece di arpionarla e trascinarla via, si posò proprio dinanzi a lei, bella e fiera.
Intanto tutti erano scappati, c’erano solo loro due, L’aquila reale chiese: Bé che fai li a terra? Hai un’ala rotta? Non sai volare? E l’aquila che non sapeva di essere un’aquila disse: “le mie ali sono così brutte che nessuno le vuole vedere, io non sono degna di volare. Nessuno mi vuole.” L’aquila reale si fece una grande risata e disse: “ma tu sei come me, sei un’aquila, davvero non sai che sei un’aquila”?
“Come, anche tu ti prendi gioco di me? Ti vuoi divertire alle mie spalle come hanno sempre fatto tutti? Anche tu? Perché?”
L’aquila reale capì che la faccenda era grave e allora ebbe un’idea. “lo vedi quel laghetto laggiù? Vieni con me a bere a bere dell’acqua fresca e poi mi racconterai cosa c’è che non va.”
E quando entrambi si affacciarono per bere, l’aquila che non sapeva di essere un’aquila vide per la prima volta una cosa uguale a lei e tanta fu la meraviglia che quasi non svenne. Chiese allora all’aquila reale “ma tu chi sei?”
“IO SONO TE” RISPOSE L’AQUILA REALE, “SONO UN’AQUILA E ANCHE TU LO SEI”. “dici davvero?!?”
E l’aquila che non sapeva di essere un’aquila cominciò a pensare: “Se le sue ali sono così belle, se siamo uguali allora anche le mie lo sono” e per la prima volta aprì le ali e spiccò il volo. E volò così bene che neanche lei ci credeva.
Ora il pollaio, la corte, le galline e i fringuelli, erano cosa lontana, c’erano solo la meraviglia di quel nuovo panorama, un mondo come non lo aveva mai visto, e un’aquila reale li vicino che le diceva:”ORA HAI CAPITO CHI SEI?”
Bambino mio, è ora di decidere cosa vogliamo essere. DIO oggi vuole che noi siamo quello che siamo . SE SIAMO AQUILE – E NOI LO SIAMO – è il momento di salutare i fringuelli e lasciarli ALLE LORO PAURE, fino a quando, forse, un giorno DIO vorrà che anche loro diventino aquile, ma questa è un’altra storia.
ALLORA, TI VA’ DI TORNARE AD ESSERE UN’AQUILA?

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