Lavorare al proprio auto sviluppo significa servire l’umanità......20....4....19

Lavorare al proprio auto sviluppo significa servire l’umanità

Una meditazione difficilmente potrà permettere all’uomo di trovare la propria natura divina, dunque ci si dovrà far bastare la fede!

assumersi le proprie responsabili­tàIl bi­sogno di conoscere Dio a tutti i costi, sul piano intellettivo e razionale, ci fa infatti spendere parecchie energie, che potrebbero invece essere dirette in qualche lavoro proficuo. Molti individui sostengono che farebbero volentieri qualcosa a favore degli altri, se solo Dio mostrasse loro la strada da seguire e li aiutasse a superare le eventuali difficoltà.

Queste persone, devono invece comprendere, che ognuno di noi deve assumersi le proprie responsabili­tà e maturare quella solidità di pensiero e perseveranza d’azione, in grado di dimostrare la quali­tà dei propri sentimenti. Dio, volendo, potrebbe benissimo prenderci per mano e guidarci nel lavoro, tuttavia così facendo rinunceremmo al primo ostacolo, in quanto non avremmo agito in prima persona, ma come un burattino nelle mani del burattinaio. Inoltre non trarremmo alcun giovamento dal nostro operato.

Il desiderio di ogni aspirante è certamente quello di poter essere utile e “servire” l’uma­nità. Sta di fatto che, prima di poter essere capaci di fare qualcosa per l’umanità, bisogna essere in grado di “gestire” al meglio, quella porzione di umanità che è sotto la nostra diretta responsabilità: “noi stessi”. Un individuo, che lavora coscientemente al proprio autosviluppo, prendendo in mano la pro­pria vita, sta già infatti servendo l’umanità.

Per indicare la strada ad altri, occorre conoscerla molto bene. E’ per questo che solo chi ha già percorso un certo tratto del Sentiero, può indicare la via a coloro che seguono, così come egli se­gue la traccia già segnata, da coloro che lo hanno preceduto. Inoltre, ciascuno di noi ha la diretta responsabilità di tutta la materia che compone i suoi vari vei­coli (corpo fisico, eterico, astrale ecc.). L’evoluzione delle “piccole vite”, che animano gli atomi e le cel­lule dei nostri corpi, è cioè affidata al modo in cui noi portiamo avanti il nostro cammino: praticando o meno gli “insegnamenti spirituali”.

Se durante la nostra vita saremo costanti nella pratica, non solo eleveremo la nostra coscienza, ma imporremo ai no­stri veicoli una “accelerazione vibratoria”, che li renderà sempre più adatti e responsivi, all’afflusso di nuove e più elevate energie. Questa accelerazione, alla fine di un lungo ciclo di vite vissute sulla terra, consentirà la “liberazione dell’energia” rinchiusa nella materia dei nostri corpi: fenomeno, che nei testi di esoterismo viene definito come “redenzione della mate­ria”.

Dunque ciascuno di noi è in realtà il “motore” di un piccolo universo, la cui espressione ed evoluzione dipendono esclusivamente dalla no­stra capacità di identificarci responsabilmente, sempre di più, con l’aspetto divino che è in noi. Dedicandosi al proprio autosviluppo, ognuno ottempera ai doveri cui è chiamato, e sarà quindi posto, nel tempo, di fronte a responsabilità o occasioni di “servizio” sem­pre maggiori.

Tratto dalla dispensa “I Maestri di Saggezza” a cura del dr. Mario Rizzi

LA CONQUISTA DELLA LIBERTà<br />
di Andrea Di Terlizzi (Om Oskraham)
<p>


La Conquista Della Libertà

di Andrea Di Terlizzi (Om Oskraham)

La libertà concessa da un potere esterno non è vera libertà. La vera Libertà è quella che, una volta conquistata entro noi stessi, non può esserci tolta da nessuno. Per raggiungere questo ineguagliabile traguardo dobbiamo conoscere tutte le cause dell'asservimento e percorrere una strada precisa di liberazione dai vincoli che ci rendono deboli e creano paura nella vita. La libertà sociale e quella individuale non sono la stessa cosa. Ogni rivoluzione mirante a un progresso sociale e a maggiore libertà dei popoli può facilmente trasformarsi nel suo opposto, perché non esiste alcun vero progresso nella libertà sociale, senza una concreta realizzazione personale. Difficilmente l'educazione sociale favorisce la libertà di coscienza e la consapevolezza dell'inalienabile libertà del singolo, perché nessun potere, laico o religioso, fornirà mai a coloro che ne sono soggetti gli strumenti per rendersi indipendenti. Non esiste altra via alla liberazione da ogni forma di asservimento se non quella del progresso individuale, attraverso la costruzione di una mente e di un cuore capaci di rispondere al falso con la lama tagliente di una nuova consapevolezza.

...

Login utente