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Non è questa l’ora di arrenderti, Anima Antica!

di Georgia Briata

Il confine dei mondi e del tempo è ormai oltrepassato con successo. Il passaggio dall’era governata dall’energia maschile alla nuova era governata dall’energia femminile, dall’era del padre all’era della madre, dall’era della piramide all’era del vaso, è già avvenuto.

Che cosa sta avvenendo? Quali nuovi doni, quali nuove leggi e regole? Nella terza dimensione, la dimensione dell’energia maschile, della materia, della mente, ogni cosa funziona in base al simbolo della piramide. Il capo in alto, da solo, gli altri che man mano discendendo, aumentano di numero e scendono di importanza. Dio è visto in cima a quella piramide, quasi inaccessibile, solo, separato dagli uomini, che con il suo occhio severo vede e giudica.

Tutto vorrebbe puntare verso l’alto, ma la forza di gravità riporta tutto alla base, alla pesantezza, alla densità dove ogni cosa si manifesta e lì rimane bloccata. Più si sale più si soffre, perché nella piramide più sali più c’è spazio solo per te, devi condividere ciò che hai con sempre meno persone è vero, ma hai di conseguenza sempre meno aiuti. Fino a rimanere sola, nelle tue comprensioni, nel tuo ego.

Credi di sapere tutto, e forse è così, ma nessuno ti capisce. La salita è fatica, sforzo, ferita, la ferita di sapere che per raggiungere ciò che desideri devi rinunciare agli altri, perché nessuno ti comprende più. Più sali più sei un’estranea, diversa, strana, quasi aliena. Più sali, più il tuo ego si fa grande, più la solitudine si fa forte.

Così hai vissuto per tutte le tue vite, in questa dolorosa scalata per arrivare dove sei stata negli ultimi anni anima antica: SOLA.Tutto ciò che conoscevi della tua vita, le persone con cui prima condividevi il tempo, i tuoi interessi, le passioni, il lavoro, i progetti, la famiglia. TUTTO SCOMPARSO. Sola, in cima a quella piramide che tanto volevi scalare, e poi sulla vetta ti sei chiesta: “E ora dov’è il mio premio? Dov’è la mia ricompensa”

Ti sei sentita abbandonata dagli uomini e da Dio, tradita da te stessa, come tante volte ti sei sentita in ogni incarnazione. Le tue fatiche buttate al vento, gli sforzi vanificati, la tua immagine umiliata e denigrata. “Dov’è la mia ricompensa?” “Per cosa ho tanto lottato, Dio?” “Anche questa volta mi abbandoni?” “Come ho potuto essere così ingenua, come ho potuto crederci ancora e ancora deludere me stessa per la mia ingenuità?”

Queste le tue domande, il tuo dolore, la tua ferita che di nuovo si apre. I più bravi, coloro che prima degli altri sono arrivati in cima, coloro che più degli altri con tenacia ci hanno creduto, si sono impegnati, stanno soffrendo da più tempo. Da più tempo si sentono abbandonati.

Sei stanca, non ce la fai più. Ma non è questa l’ora di arrenderti! Non sei stata tradita, non sei stata abbandonata, non resterai delusa, non questa volta. Sei solo stata troppo brava, troppo veloce ad arrivare in cima, quando il tempo non era ancora venuto. Il tempo in cui la piramide si sarebbe girata, si sarebbe capovolta. Con te sopra. Ma quel tempo è ora. La piramide adesso è capovolta.

La piramide della terza dimensione è ancora lì, e tu sei sulla punta, ma ora a partire da quella punta il vaso si erge al cielo. E tu sei nel mezzo, quella che era la fine, l’arrivo, ora è la partenza. L’inizio. E tu ci sei sopra.

E sei ancora nel mezzo perché prima di avanzare, prima di tornare verso il divino, il tuo ego doveva cadere. Tutte le tue convinzioni e certezze crollare, le tue false maschere sciogliersi. L’attaccamento alle tue identificazioni, alle tue ferite infantili, ai tuoi piccoli sogni umani doveva cedere. Questo è ciò che stai vivendo, non è un errore, non hai sbagliato nulla. È come deve essere.

La tua anima sta rivisitando il passato, stai risentendo in ogni cellula il dolore, la rabbia, la frustrazione, l’impotenza, la sofferenza, perché così il tuo corpo terreno diventa più leggero, la tua energia si purifica. Questo è il modo che l’anima usa per diventare più sottile, per poter vibrare a frequenze sempre più alte.

Non essere delusa, passato questo momento non aspettarti un nuovo sforzo, una nuova salita anima antica. Le leggi dello spirito sono opposte a quelle di terza dimensione. Da qui non si sale, da qui si ASCENDE.

Quali sono queste nuove regole? Come funziona questo vaso, questa piramide capovolta? Partendo dalla punta in cui ti trovi ora, in cui ti senti sola, abbandonata, persa… e lo sei, si inizia a salire, verso il Divino. Più sali verso il Divino più tutto si amplia.

La tua visione diventa sempre più grande, comprende sempre più cose, persone, eventi, amore, energia. Man mano che sali verso Dio tutto si espande, come si espande la figura del vaso, della madre. Accoglienza che si amplifica, accudimento, amore, calore.

In terza dimensione il passaggio era dalla base, dalla madre, dalla terra, verso il padre, la punta il cielo. Adesso il passaggio è dal padre, dalla punta, alla madre, al nuovo grembo materno, al Santo Graal, che come vaso che ci accoglie e che ci accetta completamente e profondamente, ci dona abbondanza e amore continui, sempre di più man mano che si sale.

In questo momento, padre e madre sono uniti, le due punte combaciano e in questo punto tu nasci di nuovo a te stessa. La salita può ora essere dolce, perché nella piramide capovolta più si sale, più si ha accanto un numero sempre maggiore di “anime sorelle”, fino a diventare Uno con il Divino, che non è un punto, ma è il tutto, ampissimo.

Questo, dunque, non è il momento di arrenderti Anima antica. Questo non è il momento di tornare indietro.

La tua ricompensa è qui. La piramide è capovolta. Il Santo Graal è manifesto. Il paradiso che attendevi è ora accessibile, anche se ancora non lo percepisci.

Il futuro è già qui se lo vuoi, se non ti lasci andare ora. Cerca la gioia dentro di te. Cerca l’amore in quello che fai. Ascolta la tua anima dove ti vuole portare, attraverso i tuoi talenti e le cose che ami. Senti e sentiti attraverso il cuore.

Quella è la porta. Non arrenderti Anima antica, ci sei.

Georgia Briata

Tratto da: “Ricordati chi sei Anima antica” di Georgia Briata – edizioni Melchisedek

Fonte: http://www.iosonoilmiobuddha.it/2015/11/non-e-questa-lora-di-arrendersi.html

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