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A tu per tu con la paura

A tu per tu con la paura

Paura significa una cosa soltanto, abbandonare il conosciuto ed entrare nello sconosciuto. Il coraggio è l’esatto opposto della paura.

Sii sempre pronto ad abbandonare il conosciuto – desideroso di abbandonarlo – senza neppure aspettare che sia giunto a maturazione. Salta semplicemente in qualcosa di nuovo… la sua stessa novità, la sua stessa freschezza è cosi attraente. Allora c’è coraggio…

Quello che conta è la tua scelta, la tua scelta di imparare, la tua scelta di provare un’esperienza, la tua scelta di entrare nell’oscurità.

Il coraggio ti verrà. Basta cominciare con una formula semplice: non lasciarti mai sfuggire l’ignoto. Sceglilo sempre e tuffatici a capofitto. Anche se soffri, ne vale la pena – ripaga sempre. Ne esci sempre più adulto, più maturo, più intelligente.

Osho – From Misery to Enlightenment #9

Questo libro descrive un viaggio – un viaggio dalla co-dipendenza verso l’amore e la meditazione. è un viaggio per uscire dalla paura.

La co-dipendenza, come la definisce Osho, è la tendenza a occuparsi di qualcun altro al punto di trascurare se stessi. In sintesi, significa ricercare felicità e realizzazione, che si pensa di non potersi dare da soli, attraverso la manipolazione degli altri. La persona co-dipendente concentra le proprie attenzioni su fattori esterni per alleviare l’ansia e le sensazioni dolorose interiori.

Cerca di rendere felice chi le sta attorno e, quando non ci riesce, si sente sminuita e vive la cosa come un fallimento personale. Generalmente sono persone che nascondono le proprie emozioni, per poi esplodere in momenti inopportuni. Oppure sono persone che tendono a reagire in modo esagerato, manifestando, ad esempio, panico e angoscia invece della normale paura o ansia.

Queste persone vivono nella falsa convinzione di poter annullare i sentimenti negativi che provano semplicemente “dando di più”, oppure ottenendo l’approvazione di coloro che svolgono un ruolo significativo nella loro vita. In tal modo attribuiscono agli altri la responsabilità della loro felicità.

Spesso le persone co-dipendenti appaiono gentili e disponibili, ma tendono a controllare e manipolare chi le circonda, per avere l’approvazione che ritengono necessaria a star bene, oppure ignorano le proprie emozioni di paura, dolore, rabbia, vergogna.

Il libro, partendo dall’esperienza diretta e personale dell’autore, suggerisce un metodo per uscire da questa condizione (che sembra riguardare la maggioranza di uomini e donne occidentali, magari dopo una perdita o un insuccesso): si può guarire da sensi di vergogna e colpa con esercizi di consapevolezza combinati al lavoro sull’energia e a meditazioni guidate, e rigenerare così l’immagine negativa che abbiamo di noi stessi.

Il fine non è tanto quello di cambiare o sistemare le cose, quanto di osservare il bambino emozionale che è in noi e capire che esiste la possibilità di scegliere.

 

 

 

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