IARGANI...MAGARI...!

   IARGANI 

Si narra di un pianeta lontano, sperduto nelle profondità dello
spazio siderale, dove imperversano fortissimi venti e terremoti
violentissimi, popolato da Esseri molto evoluti che hanno scelto di
creare una società stabile fondata sulla giustizia, la libertà e
l'efficienza. Il suo nome è Iarga. Sotto un cielo rosa scuro si
distendono immensi oceani dall'acqua verde ed impetuosa, solcati da
lunghi ponti galleggianti che si perdono in un orizzonte nebbioso e
sconfinato. Montagne dai pendii scoscesi, ripide cascate e laghi
rosso-bruni si alternano a folti boschi, fiumi e vaste terre
pianeggianti. Su strade ferrate di un arancio intenso, a tre piani
sovrapposti con corsie multiple, sfrecciano ad una velocità e con
un'intensità di traffico impressionante treni a forma di torpedine
che, programmati elettronicamente, fluttuano lungo campi magnetici
senza alcun attrito e rumore. Ai nostri occhi gli abitanti di Iarga
possono apparire come creature dall'aspetto strano e bizzarro, ma la
loro configurazione fisica è la diretta conseguenza di particolari
condizioni climatiche e di una forza gravitazionale maggiore di
quella terrestre. Sono caratterizzati da una corporatura massiccia,
gambe corte e muscolose, braccia robuste e lunghe quasi fino alle
ginocchia. Hanno orecchie aguzze, la fronte divisa da un solco
centrale e le sopracciglia molto pronunciate e spioventi. I
lineamenti del viso sembrano quasi animaleschi, ma i loro occhi
esprimono profondo amore ed una grande saggezza d'animo.

E' incredibile pensare come su questo lontano pianeta vi siano circa
trecento miliardi di uomini senza che questo provochi alcun problema
di sovrappopolazione, di inquinamento o di disordine. Iarga è un
mondo stabile in perfetto equilibrio, dove costante è la
preoccupazione di salvaguardare il futuro delle nuove generazioni.
Ogni mezzo è impiegato al massimo delle sue potenzialità. Le zone
agricole, grazie all'uso di tecniche e macchine robotiche molto
avanzate, sono capaci di produrre la massima quantità di alimenti. La
rete stradale e le case sono strutturate in modo da occupare la
minima superficie possibile, affinché vi sia tutto lo spazio
necessario per i boschi e l'agricoltura. I moduli abitativi sono
costituiti da giganteschi edifici cilindrici di vetro, alti più di
100 metri e con un diametro di circa 300, in grado di ospitare
diecimila individui. I cilindri hanno una struttura robusta che
resiste ai violentissimi terremoti che scuotono frequentemente il
pianeta e sono muniti di un vasto giardino interno con piante e fiori
di tipo tropicale, laghetti, campi sportivi e verdi prati muschiosi.
Ogni edificio è un villaggio completo, con scuole, ospedali, officine
di riparazione, ambienti di produzione merci, in grado di generare
autonomamente energia elettrica, di far fronte al fabbisogno idrico e
di trattare i rifiuti in modo del tutto indipendente. Per svolgere la
propria attività professionale nessuno deve allontanarsi dalla sua
abitazione. Si cerca di ottenere il meglio portando il lavoro verso
l'uomo anziché l'uomo verso il lavoro. Vengono evitati inutili
spostamenti e non esistono i nostri fastidiosi ingorghi stradali
delle ore di punta, che sono solo un inefficiente sciupio di tempo,
di energie e di mezzi.

Su Iarga vi è un alto senso della giustizia. Tutti gli uomini sono
liberi e godono degli stessi diritti. Non vi è povertà o ricchezza,
nessun nazionalismo o differenza di razza o colore, nessuna
discriminazione. Non esiste una classe dirigente ed una subalterna o
differenza di valore tra gli individui. Vige un governo mondiale
formato da un gruppo di quattro saggi che curano gli interessi ed il
benessere dell'intera collettività. Sono gli abitanti in assoluta
libertà a scegliere, tramite appositi referendum, gli indirizzi di
governo da seguire. Non esiste denaro o proprietà privata, ma un
sistema economico cosmico universale, con l'unico scopo di liberare
da qualsiasi esigenza materiale l'uomo. Ognuno ha diritto a ricevere,
in quantità uguale agli altri, quel tanto che sia sufficiente a
renderlo disinteressato nei confronti dei beni materiali. La
produzione totale di beni e servizi è nelle mani di alcune
organizzazioni gigantesche, i trust, diffusi sull'intero pianeta. Vi
sono trust primari, che mediante canali di distribuzione propri
entrano direttamente in contatto con il consumatore senza alcun
intermediario, e trust secondari addetti alla pianificazione. Tutti i
beni sono in ogni momento di proprietà del trust che li ha
distribuiti ed ogni cittadino esercita su di essi il diritto d'uso.
Il trust garantisce il mantenimento, le riparazioni ed una durata
determinata del bene che ha prodotto, assumendone anche il rischio
della perdita o distruzione. Per questo motivo, quindi, seguendo la
logica dell'efficienza ogni bene di consumo è di ottima qualità. A
Iarga nulla è pagato, ma solo registrato. Ogni cilindro di abitazione
è dotato di un centro di calcolo, in cui viene registrato ciò che
ogni abitante consuma e si controlla che non sia più di quanto
ragionevolmente gli spetti per necessità.

Tutti gli uomini di Iarga si amano l'un l'altro con grande
naturalezza, non apprezzano la solitudine, ma provano immensa gioia
nello stare insieme, si salutano con molto affetto, con abbracci ed
effusioni. Nessun uomo sta accanto ad una donna senza tenerla
teneramente tra le proprie braccia, circondandola di dolci carezze.
Fin dalla più tenera età i bambini vengono educati all'altruismo, al
rispetto reciproco, all'amicizia ed all'amore, all'interno di gruppi
familiari numerosi ed aperti a continui contatti con persone sempre
nuove e diverse per abitudini ed opinioni.

La vita su Iarga è un'avventura meravigliosa in cui donarsi
reciprocamente in piena libertà, con entusiasmo condividere tra
fratelli le proprie emozioni, partecipare alle gioie e sofferenze del
prossimo. Gli Iargani purtroppo conoscono molto bene la società
terrestre e considerano aberrante che sul nostro pianeta, nonostante
lo sviluppo tecnologico, la dignità umana di intere popolazioni venga
insensibilmente calpestata. E' per loro inconcepibile che vi siano
paesi ricchi che godono del lusso più sfrenato, sperperando ricchezze
nell'accumulo e nella sperimentazione di ordigni sempre più
sofisticati e distruttivi, mentre migliaia di bambini muoiono di fame
tra atroci sofferenze nell'abbandono più totale, privati del loro più
elementare diritto: il diritto alla vita! Manca sulla Terra la
cultura del rispetto delle diverse etnie, ideologie e religioni.
Manca il rispetto e l'amore per la Madre Terra, essere vivo e dotato
di coscienza, oltraggiato dal nostro comportamento dissennato. Il
continuo sfruttamento delle non illimitate risorse naturali, i
devastanti esperimenti atomici, l'inquinamento dell'aria, dell'acqua
e del suolo minano i suoi delicati equilibri, compromettendo
gravemente la sopravvivenza di intere specie animali e vegetali e il
futuro dell'umanità tutta. In nessun programma di governo sono
contemplati i diritti delle generazioni future. Dimentichiamo che è
nostra responsabilità e preciso dovere lasciare in eredità ai nostri
figli, uomini di domani, un mondo vivente integro in tutta la sua
bellezza, così come noi stessi lo abbiamo ricevuto dagli antichi
padri. Gli Iargani guardano con preoccupazione a noi terrestri che
viviamo ignorando completamente l'esistenza delle leggi di selezione
cosmica, le quali sanciscono l'auto-annientamento di pianeti in balia
di discriminazioni e forti contrasti sociali, avidità, egoismi, tanto
più se sono in possesso di una scienza evoluta, che non prende atto
delle sue serie responsabilità e non si pone al servizio della vita.
Norma di selezione per l'immortalità di una razza intelligente è ciò
che gli Iargani definiscono "creatività immateriale", in poche
parole: Amore Cristico. Solo se l'uomo con libera scelta abbandona i
desideri egoistici ed orienta la propria creatività verso un
miglioramento delle condizioni di vita degli altri, esprimendo valori
quali la tolleranza, la stima, l'amicizia fraterna, la compassione,
l'amore altruistico, può godere di quell'interiore senso di
appagamento e di quella profonda pace con se stesso che è la felicità
vera. Solo così l'uomo aumenta in dignità e saggezza, può creare un
mondo armonioso e gettare le premesse per la sopravvivenza della
propria specie. Quando sulla Terra concretizzeremo gli insegnamenti
cristici realizzeremo l'etica di una civiltà socialmente stabile.
Allora nuovi orizzonti si schiuderanno. Viaggeremo fra le stelle,
esploreremo lo spazio cosmico alla scoperta di mondi sconosciuti e
saremo partecipi con altri esseri delle meraviglie dell'Universo. Lo
sviluppo e la creatività saranno inarrestabili e daranno l'avvio alla
formazione della superciviltà, in cui l'uomo diviene essere
onnicreativo in grado di dominare l'energia e la materia.

Quel misterioso cielo rosa scuro di Iarga, che si tinge di verde alla
tenue luce crepuscolare, non è un sogno.... L'ingegnere olandese
Stefan Denaerde una sera estiva era in navigazione con la sua
famiglia a bordo di una barca a vela nel Mare del Nord, nella Scozia
orientale, quando all'improvviso la bussola impazzita e strane luci
colorate sull'acqua attrassero la sua attenzione. Con pauroso fragore
l'imbarcazione si incagliò in un gigantesco oggetto sommerso, da cui
fuoriuscirono due esseri con abiti lucenti ed una sfera trasparente
intorno alla testa. Con voce metallica gli uomini delle stelle
parlarono a lungo della loro casa lontana su un pianeta verde dalla
luce nebbiosa, dove tutti gli abitanti si guardano negli occhi con
amore. E quel pianeta si chiama Iarga.

  

FONTE: Dal libro scritto da Stefan Denaerde

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