UNO STARGATE DIMENSIONALE SUL GRAN SASSO?


IL CONTROVERSO
COINVOLGIMENTO DEL COMANDO SPAZIALE


STATUNITENSE SUGLI
AVVISTAMENTI UFO DEL GRAN SASSO

 

 

 


UNO STARGATE
DIMENSIONALE

 


SUL GRAN SASSO?

 

 


Una manifestazione
quantica, un intreccio di controinformazione


 e
testimonianze dubbie su avvistamenti che lasciano intravedere


 un possibile
intervento di servizi di intelligence. Le indagini sul Monte
Foltrone

 

Negli ultimi anni
il persistente flap di avvistamenti UFO sui vari versanti della
catena del Gran Sasso è diventato ancora più chiaro e manifesto.
Le diverse segnalazioni, da parte di increduli turisti e di
residenti, evidenziano strani fenomeni, che si palesano come
improvvisi lampi luminosi o come normali manifestazioni
elettromagnetiche.
A tutto ciò si sommano ripetuti avvistamenti di sfere
incandescenti colorate dall'incomprensibile movimento erratico o
di dischi metallici che sorvolano e sovrastano la boscaglia, sia
di giorno che di notte.
L'oggetto discoidale fotografato sul Monte FoltroneDa
tempo le nostre ricerche sono finalizzate a cercare una risposta
soddisfacente che offra la chiave di codifica dell'ormai cronico
flap del Gran Sasso, vagliando, filtrando e analizzando una
massa di informazioni giunta da diverse fonti. Ciò non esclude,
dal nostro punto di vista, il beneficio del dubbio. Permane
infatti il pericolo di inquinamento delle prove. Le indagini
sono tutt'ora in corso, pertanto le informazioni presentate in
queste colonne vanno considerate come un'anticipazione,
sufficientemente esauriente.
Per tale motivo, per tutelare il buon esito delle ricerche, la
libertà d'azione dei nostri collaboratori, e soprattutto la
privacy dei testimoni, è stata effettuata una selezione dei
files più importanti, omettendo generalità, date ed ubicazione
dei luoghi in esame.

Una
manifestazione quantica

Sul finire
dell'Ottobre '98 una notizia alquanto curiosa apriva la pagina
di cronaca di un quotidiano locale abruzzese. Si trattava di un
avvistamento, effettuato da un gruppo di escursionisti teramani,
di una porta dimensionale di luce alle pendici del Foltrone, sul
Monte Gemelli, Catena del Gran Sasso. Uno degli escursionisti
aveva velocemente contattato il Norad, North American Air
Defense, il centro per la difesa dello spazio aereo del
Nordamerica in USA. Gli interlocutori del Norad, come pronta
risposta, avevano assicurato di inviare alcuni dei loro migliori
esperti sul territorio in questione, in quanto avevano conferme
che si trattava di un'anomala manifestazione quantica! Da parte
nostra, ci attivavamo, ben coscienti da subito che non sarebbe
stato facile districare la matassa.
Com'era prevedibile, da noi contattato, il quotidiano abbruzzese
preferiva trincerarsi dietro il proprio diritto all'esclusiva, e
non ci favoriva ulteriori informazioni atte a verificare.
Suggerendoci, così, che la misteriosa fonte avesse usato la
testata per propri, indecifrabili, scopi.

In primis, appare
subito singolare che l'escursionista teramano, diffidando dei
maggiori organismi italiani del settore - il Cisu, Centro
Italiano Studi Ufologici, sia il CUN, Centro Ufologico Nazionale
- abbia preferito contattare il Norad americano. Inoltre, le sue
presunte generalità risultano inesistenti in tutta la provincia
di Teramo e dintorni, nemmeno al CAI, Club Alpino Italiano, ne
sanno qualcosa.Così si presentava la vegetazione nel teatro degli avvenimenti
Le stesse autorità civili e militari, a partire dai carabinieri
di Campli, vicino al Monte Foltrone, non sanno assolutamente
niente della porta di luce dimensionale che si sarebbe mostrata
ai fortunati escursionisti, di cui si è fatto portavoce il
misterioso testimone. Nel tentativo di verificare la notizia, ci
siamo recati sul monte Foltrone, presentandoci prima come
semplici turisti, poi girando come curiosi appassionati di
astronomia e di misteri, e infine qualificandoci come
ricercatori UFO.

Mentre ben poco è
trapelato sulla luminosa porta dimensionale, qualcosa abbiamo
appreso su alcuni insoliti avvistamenti. Attendibili testimoni
oculari hanno raccontato dei timori di molti pastori locali. Di
notte, infatti, una sfera bianca di notevoli dimensioni, a luce
fredda simile al neon, ma con un potere d'illuminazione notevole
- da una testimonianza risulta che rischiarava a giorno il
terreno circostante - si librava tranquillamente sulle cime
della boscaglia, spaventando e disperdendo le greggi al pascolo.
In molti l'hanno vista, ed alcuni le sono anche andati
inutilmente incontro con dei fuoristrada.
Così si presentava la vegetazione nel teatro degli avvenimentiL'interesse
per questo avvistamento avrebbe anche coinvolto due ragazze di
Pescara che, qualificatesi per ufologhe, avevano scelto proprio
questo luogo impervio per trascorrere un tranquillo week-end di
ricerca e di pura osservazione.

Avvistamenti
in pieno giorno

Un'altra
testimonianza oculare ci ha spinto a raggiungere una zona d'alta
montagna dove la sfera bianca sarebbe stata vista stazionare nel
cielo più del solito. Durante il viaggio, lungo la statale, al
di sopra di una collina, notavamo alcuni piccoli globi che
danzavano sopra le nostre teste. Dopo aver inchiodato la
macchina, presa la videocamera e le compatte da 35 millimetri
delle quali regolarmente ci serviamo, iniziavamo a riprendere le
sfere. Il tutto è durato poco più di cinque minuti, dopodichè i
globi luminosi, così come erano apparsi, si sono volatilizzati.
Nell'arco di tempo necessario a ricaricare le macchine e a
convincerci di aver visto solo grandi uccelli o fulmini
globulari, improvvisamente sono apparsi a quota relativamente
alta, per poi sparire dopo qualche minuto, due oggetti
discoidali, uno di un bianco splendente, l'altro scuro. Abbiamo
tentato nuovamente di filmare e fotografare l'avvistamento,
senza però ottenere risultati accettabili, almeno per ciò che
riguarda le scene riprese con la telecamera amatoriale. I
velivoli presentavano caratteristiche simili agli oggetti
fotografati nel 1996 sulla base Nato di Aviano, nel Veneto.
Ripresa l'auto, raggiunto il luogo previsto sul Monte Foltrone,
abbiamo notato che una parte degli arbusti e della boscaglia
presentava tronchi spezzati, tranciati e piegati, non a livello
di un colpo d'ascia o di una motosega, ma a circa due, tre metri
dal suolo, mentre l'area circostante era intatta. A questo punto
che conclusioni trarre? Oltre al materiale documentario da noi
raccolto, l'esperienza rafforza l'ipotesi che sotto il Gran
Sasso si nasconda una piccola Area 51 europea o qualche
installazione segreta.

Mistificazione o realtà?

L'eventuale
coinvolgimento del Norad, di cui ha parlato il quotidiano
abruzzese, appare fittizio e inverosimile. Si pensi, infatti,
che tale centro dispone di una fitta rete radar preposta alla
tempestiva individuazione di qualsiasi oggetto in avvicinamento,
controllando non solo gli USA, ma gli spazi aerei di quasi tutto
il pianeta. Il rilevamento di eventuali UFO rientra nei suoi
compiti. L'importanza di tale struttura statunitense è tale da
far escludere che ad un testimone oculare sia venuta in testa
l'idea di comunicare ad un giornale locale la notizia dell'invio
di esperti Norad in Italia, semplicemente per verificare un
"presunto" avvistamento di una porta di luce dimensionale.
Difficile, peraltro, che il Norad si esponga palesemente su tali
questioni, a meno di ragioni ben precise. In Italia, del resto,
i testimoni di avvistamenti UFO generalmente contattano
un'associazione di ricerca ufologica, piuttosto che il Norad
che, comunque, qualora realmente si attivasse in analisi e
ricerche UFO, lo farebbe in gran segreto, come qualsiasi altra
struttura d'intelligence.

www.segnidalcielo.it/ - 87k -

di Aldo Natale e
Daniele Valentini

 

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