Risveglio al mondo Divino (prima parte)

Risveglio al mondo Divino (prima parte)

 

illuminato mistico yogaEsistono
esseri umani che in alcune condizioni si risvegliano subito o, in altre
parole, spontaneamente all'illuminazione spirituale, a volte senza
nessun tipo di preparazione, attraverso la grazia misteriosa di Dio.
Nella visione degli yogi, il più delle volte però, è necessario uno
sforzo più o meno prolungato per ritornare alla sorgente del sé
immortale. Ecco alcune simili testimonianze, più antiche o più moderne:

 

Il saggio illuminato indiano KRISHNAMURTI era
solito annotare giornalmente, in dettagli, simili esperienze misteriose
nel suo diario intimo: "nell'istante in cui mi sono svegliato, questa
mattina, ho avuto bruscamente una fulminea percezione, che si è
rivelata sotto forma di una visione estatica che sembrava senza fine.
Per me non aveva nessuna origine, nessuna direzione, e sembrava
abbracciare simultaneamente e totalmente tutte le visioni, tutti gli
esseri e tutte le cose, in eguale misura. Ciò che vivevo superava
nell'immensità i fiumi, le valli, i monti, la terra, l'orizzonte e
tutte le creature. "La visione" profondamente sbalorditiva era trafitta
da una mirifica luce penetrante e da una vibrazione la cui rapidità era
per me quasi incredibile. Il mio cervello, sopraffatto, sembrava non
poter seguire quello che succedeva, il mentale dilatato in una
beatifica immensità non era più capace di un'altra percezione. Tutto
diventò per me una diafana luce pura che, nel mio essere, era vissuta
come uno stato oceanico di serenità irresistibile."

 

Nella sua famosa
autobiografia il grande yogi PARAMAHANSA YOGANANDA descrive anch'egli
l'esperienza dei mondi divini, che nel suo caso è stata accompagnata da
un intenso stato di riconoscenza. Ecco la sua relazione: "Signore Dio,
ho pregato sopraffatto da questa grazia, sono morto, o ancora vivo? Un
affascinante gioco di luci diafane apparve allora di fronte al mio
sguardo sbalordito. Una vibrazione simile ad un blando mormorio si
trasforma in parole: "cosa c'entrano la vita e la morte con la luce
eterna? Io che ho creato secondo l'immagine della Mia Chiarezza. La
relatività della vita e della morte appartengono al sogno,
all'illusione di questo mondo..."

 

Possiamo anche citare come profondamente
significativa anche la rivelazione di San Paolo sulla via di Damasco
così come ce la rivela lui stesso: "camminavo, avvicinandomi a Damasco
quando, ecco che ad un tratto, verso mezzogiorno,una grande luce venuta
dal cielo mi ha avvolto interamente nella sua brillantezza accecante.
Sono caduto allora sopraffatto dallo stupore al suolo e ho udito una
voce che mi diceva: "Saul, Saul perchè Mi perseguiti? Ho risposto: "chi
sei tu, Signore?" La misteriosa voce mi ha detto: "sono Gesù il
Nazareno, colui che tu perseguiti". Le persone che erano in quel
momento vicino a me hanno visto anche loro la luce che mi avvolgeva, ma
nessuno di loro ha sentito la voce che mi ha parlato... ed io poiché
non riuscivo più a vedere, a causa della brillantezza accecante di
quella luce, sono arrivato a Damasco portato per mano dai miei
compagni." Nei tre giorni seguenti, Saul è rimasto così senza vedere,
senza mangiare e senza bere.

 

illuminazione eternita yoga
Recentemente, un monaco benedettino chiamato Henry Le Saux, dopo aver
compiuto un lungo viaggio in India dove ha familiarizzato la pratica
della tradizione yogica e poco più tardi, dopo aver raggiunto un alto
stadio spirituale attraverso la pratica YOGA, è stato chiamato SWAMI
ABHISHIKTANANDA ha descritto uno stato di illuminazione divina nel suo
diario: "... io in quegli istanti ho vissuto quello che si potrebbe
chiamare l'eternità e quasi che non ho più saputo nulla, né di me, né
di questo mondo, poiché tutto intorno a me diventava Dio che mi
abbracciava. Sopraffatto da questo stato, posso dire solo che non
conoscevo se non questa strana luce brillante, senza raggi, senza
riflessi, senza profilo e senza una forma qualsiasi su cui l'occhio
potesse posarsi e così essere delimitata... Là tutto era una luce
paradisiaca, di fronte, dietro, sopra, sotto e posso aggiungere che mi
sembrava come un mare di ghiaccio senza limiti..."

 

Un giorno, nel 1973, il suo stato di illuminazione
spirituale si è manifestato così forte che HENRI LE SAUX non ha più
potuto sopportarne l'intensità né fisicamente, né psichicamente. Dopo
un simile momento, ha scritto: "Dio è molto di più di un'intensa e
sopraffattrice luce per poterti mantenere immutato di fronte a Lui.
Semplicemente quasi scompari assorbito nella Sorgente Suprema". Il 15
agosto 1973, scrive: "ho scoperto estasiato il Graal! Non è nè lontano,
né vicino, in realtà al di fuori di tutti i luoghi.... è il volo verso
le divine vette, il pieno risveglio... e la ricerca termina quando lo
hai trovato."

 

Simili esempi sono numerosi e noi potremo citarne
molti di più; si ritrovano non solo nelle testimonianze religiose o
yogiche, ma appaiono anche come descrizione di alcune persone che si
sono illuminate spontaneamente, solo attraverso la grazia misteriosa di
DIO, senza avere nessun tipo di formazione mistica, yogica o religiosa.

 

 

Di cosa si tratta?

 

risveglio Divino Illuminato
Alcuni di coloro che insegnano yoga si sono occupati sporadicamente di
raccogliere simili testimonianze provenienti dai praticanti yoga e
alcuni di loro hanno effettuato un'analisi attenta di queste relazioni
cercando sempre lo stesso obiettivo essenziale: il fatto di evidenziare
quanto più chiaramente l'aspetto generalmente universale di queste
"esperienze" e, allo stesso tempo si è cercato di mostrare che questo
vissuto enigmatico permette l'unificazione della Tradizione Millenaria
della saggezza Yoga con la Scienza. In realtà, ad un'analisi attenta e
lucida, realizziamo molto facilmente che quest'esperienza fondamentale
(ILLUMINAZIONE SPIRITUALE) costituisce l'obiettivo essenziale di ogni
via spirituale tradizionale. L'intera Tradizione della saggezza è
fondata su questo stato di Risveglio divino, sporadico in alcuni o
permanente in altri che sono completamente realizzati dal punto di
vista spirituale. L'illuminazione spirituale è un'esperienza divina
essenziale che, insieme alle rivelazioni ampie e sublimi che porta, fa
da fondamento a quasi tutti i testi spirituali essenziali su cui si
basano le diverse tradizioni della saggezza planetaria.

 

Vicino a questa conoscenza immediata (diretta) e
"interiore" della natura del reale, descritta dalla Tradizione della
saggezza, nel ventesimo secolo si è sviluppato e diffuso
considerevolmente un altro tipo di approccio: la Scienza, fondata
maggiormente su osservazioni e su sperimentazioni, che generalmente si
basa sui cinque sensi e sulla logica formale. Arrivati a un certo punto
ai confini del possibile, i ricercatori coraggiosi hanno iniziato già a
porsi delle domande essenziali; sono oggi stimolati più che mai dalla
paura provocata dalla dissociazione tra conoscenza e amore, tra le
applicazioni non sempre benefiche delle loro scoperte e l'etica,
dissociazione che a breve rischia, se non si prendono misure, di
condurci ad una catastrofe. Essi tornano per questo motivo alla
Tradizione millenaria, là dove la Saggezza e l'Amore sono i
indissociabili. Questo è, inoltre, proprio il suo messaggio essenziale;
quest'unico contributo giustificherebbe da solo l'intero sforzo di
riunificare la Scienza alla Tradizione yogica millenaria della saggezza.

 

 

L’approccio scientifico

 

illuminazione macrocosmo Dio
Questa riunificazione però si scontra spesso contro un grande ostacolo:
la Scienza non potrà per ora accettare la Tradizione millenaria della
saggezza se non a condizione di verificarne con i suoi criteri che le
sono specifici l'intero valore dell'illuminazione spirituale, su cui
essa (la Tradizione della saggezza) si basa. Alcuni si affretteranno
probabilmente a dire: ancora peggio per la scienza! Questa è però
un'attitudine distruttiva, e coloro che l'adottano dimenticano che,
attualmente, l'intera nostra civiltà è praticamente dominata dalla
Scienza e dalla tecnologia. Se attraverso il controllo scientifico
dello stato di illuminazione spirituale si potrà confermarne la sua
validità, la Scienza potrà in seguito ispirarsi sempre alla Tradizione
millenaria della saggezza per poter correggere rapidamente i propri
errori fondamentali. Un'altra naturale conseguenza sarà che numerose
persone, attualmente molto scettiche, potranno così entrare SENZA PIU'
ESITARE su una via spirituale tradizionale.

 

Sappiamo che ad oggi si sono raccolti sufficienti
dati per dimostrare che per lo meno una simile ricerca è possibile e
può rivelarsi fondamentale per l'umanità. Inoltre, possiamo dire che,
con la pratica sistematica e corretta delle tecniche millenarie yoga,
questa ricerca, realizzata nel proprio universo interiore o il
MICROCOSMO DELL'ESSERE UMANO, come dicono gli yogi, è già iniziata.

 

Nella seconda parte del presente studio cercheremo per quanto
possibile di definire chi è in realtà un essere umano illuminato
spiritualmente e come lo si può riconoscere: Come riconoscere un essere spiritualmente illuminato

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