La fisica quantistica ed il misticismo...............27...9...15

La fisica quantistica ed il misticismo

La fisica quantistica avvicina ai concetti di misticismo, all'interconnessione col "tutto-Dio" in un rapporto di comunione d'amore

 

Gli argomenti che iniziano con questo primo intervento introduttivo, ci vedranno toccare punti di elevata intensità spirituale, per cui meritano un’attenzione superiore o meglio la stampa del testo per poi leggerlo con attenzione.

Esistono figure mistiche le cui esperienze ci danno gli spunti necessari da esaminare alla luce della fisica quantistica, applicata alla conoscenza dell’essere profondo!

Queste hanno guadagnato stati elevati dello spirito che li ha portati a visioni celesti.

In questa prima parte non indicherò, nello specifico, alcuna figura mistica, ma darò solo dei cenni generali su come tali figure hanno “percepito” la verità, pur se attraverso dei canali spirituali come visioni, voci interiori ecc., comunque rivelazioni private di fonte elevata (Gesù, Maria vergine ed altri spiriti vicino a Dio).

La caratteristica che vi voglio portare all’attenzione è come la fisica quantistica e tutte le ricerche ad essa collegate, nel campo della conoscenza dell’essere e non nell’ambito della scienza da cui deriva (il campo della ricerca subatomica della materia), sono presenti in tali rivelazioni!

Tra queste per esempio quella che afferma che gli uomini fanno parte di una grande unità in comunione d’amore, ricorda molto l’interconnessione e comunione delle particella indicata dalla fisica quantistica.

Anche dire che l’osservatore (col famoso principio dell’indeterminazione di Heisenberg, provato in laboratorio a livello subatomico) influenza la realtà che osserva: - universo soggettivo e non più oggettivo, ricorda la “fede” indicata nelle rivelazioni mistiche come essenziale al fatto che la realtà grazie ad essa subisca una modifica “creativa” degli eventi.

L’uomo che osserva e crede, in modo totale nell’intervento divino, è simile a quanto afferma la fisica quantistica quanto dice che egli determina, se pur entro un range ristretto, un’ influenza sull’evento che osserva (esperimenta), poichè vi sono autostati e stati di sovrapposizione indeterminati che si determinano, a seconda della scelta operativa dello stesso osservatore.

Questo perchè la materia fluttua tra l’essere particella o funzione d’onda (campo energetico, nuvola di elettroni).

Inoltre in fisica quantistica si parla del principo della non località della materia-particella.

Due particelle, pur se separate rimangono in contatto, interconnesse, per cui se si stimola una anche l’altra subisce lo stimolo, nell’universo regna la sincronia tra i suoi componenti, ancor maggiore è la sincronia negli organismi viventi fino ai suoi componenti più microscopici. Ogni cosa nell’universo è parte del tutto e contiene al suo interno una sua immagine, anche se in piccolo, completa del tutto.

Infine la fisica quantistica parla del dualismo della realtà (particella e funzione di onda, nelle frazioni sub-atomiche), la materia non sempre si rappresenta come particella determinata ma è presente anche come qualcosa d’indeterminato che ha funzione d’onda, come di campo energetico non diventato ancora materia (non collassato allo stato di materia), cioè non ancora con lo stato definitivo e determinato della particella.

Questo comporta un diverso comportamento della realtà fisica che apre scenari reali che appaiono paradossali [nella meccanica quantistica: gli oggetti “quantistici” (elettroni, quanti di luce, ecc.) si trovano in certi “stati” indefiniti, descritti da certe entità matematiche (come la “funzione d’onda” di Schrödinger)] ma con caratteristiche vicine a quelle del mondo dello spirito.

I mistici mostrano modalità e contenuti che ricordano molto da vicino la fisica quantistica quasi che questa stia più a rappresentare il mondo dello spirito che quello della materia o quanto meno la sottile linea di separazione che li separa.

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