USARE IL CERVELLO DEL CUORE - LA METAFORA.....24.....6....16

 USARE IL CERVELLO DEL CUORE - LA METAFORA
 Annie Marquier - Edizioni Amrita
 - La scoperta neurocardiologica
 - Il salto evolutivo della coscienza
 
"Il problema non è scegliere tra la "testa" e le emozioni, ma piuttosto
 tra due modi di funzionare molto diversi,, sia nella testa che nelle emozioni

… Un vento nuovo soffia oggi con forza nel cuore di un numero di esseri umani; l'umanità è pronta a fare un balzo in avanti, un "salto quantico" nell'espressione della coscienza, e molti di noi sentono un intenso desiderio di una vita nuova. Siamo pronti a scoprire e a mettere in atto nuovi modi di" funzionare", di organizzare la nostra vita, le nostre relazioni, il nostro lavoro e il nostro tempo libero; vogliamo che le nostre esistenze acquistino un significato molto più profondo e soddisfacente, e inoltre desideriamo vivere nella pace e nella libertà, singolarmente e collettivamente. … Vi invito a un incontro pieno di gioia e d'incanto con il Maestro del cuore

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La metafora

Per spiegare bene la dinamica interiore dell'uomo comincerò usando un'analogia molto semplice, ben nota alle tradizioni della sapienza antica, dalla quale ho già fatto ricorso nei miei libri precedenti. La riassumerò qui all'inizio, così da poterla usare in seguito per rendere più chiaro il mio discorso.

In base a questa analogia, l'essere umano, nei suoi elementi costitutivi, è paragonato a un insieme formato da un carro, un cavallo, un cocchiere che guida il cavallo e un padrone del carro che vi sta seduto sopra.
« Il carro rappresenta simbolicamente il corpo fisico.

« Il cavallo le emozioni.
« Il cocchiere la mente.
« Il padrone l'essenza di ciò che siamo veramente (coscienza superiore, anima, sé superiore, o in qualunque altro modo vogliamo chiamarla).

L'insieme formato da corpo fisico, emozioni e mente costituisce ciò che spesso viene chiamato "personalità" o "ego", termini che in questo libro userò in modo interscambiabile.

Il corpo fisico, il carro: in base a questa analogia, le condizioni del corpo fisico, il carro dipendono dall'opera di manutenzione che vi prestano cocchiere intelligente, ma anche dal modo in cui esso è trainato dal cavallo. Giacché le condizioni del nostro corpo fisico sono facilmente osservabili e misurabili, esso potrà fornire preziose indicazioni sul grado di padronanza posseduto dal cocchiere sull'insieme del suo tiro.

Le emozioni, il cavallo
: nel termine emozione è contenuta la parola mozione, cioè "moto", "movimento". Sono le emozioni che permettono la messa in movimento, e questo attraverso il fenomeno del desiderio. Anche se i tipi di desiderio possono essere molto diversi (io li divido in due grandi categorie), ciò non toglie che le emozioni costituiscono essenzialmente un vasto serbatoio d'energia accessibile ad ogni parte di noi. E' proprio per questo che, nella nostra analogia, il cavallo rappresenta le emozioni: è lui che possiede l'energia necessaria per tirare il carro, il che lo rende essenziale per la realizzazione del viaggio. Come viene utilizzata questa riserva di energia? La domanda è di fondamentale importanza, e in questo libro scopriremo tra le altre cose l'arte di utilizzare questa grande riserva, l'arte di governare le emozioni.

La mente, il cocchiere
: la mente e la sede dei processi di pensiero. Grazie la sua sviluppata intelligenza, le funzioni del cocchiere sono in linea di massima questa: trasmettere al Padrone/Maestro(1) del carro le informazioni che provengono dall'esterno; ascoltare gli ordini dati dal padrone del carro in risposta alle informazioni trasmesse; dominare fermamente il cavallo per guidarlo nella direzione indicata dal padrone del carro; e prendersi cura con intelligenza del carro.

Comprendiamo quindi quanto sia importante il ruolo della mente, visto che è destinata a fungere da legame fra il Maestro interiore (o sé superiore) e l'ego, affinché quest'ultimo possa esprimere concretamente la volontà del Maestro interiore in questo mondo. Sottolineo un elemento molto importante delle emozioni, evidenziato dall'analogia: il comportamento del cavallo dipende essenzialmente dal modo in cui essere condotto dal cocchiere, il che significa che i nostri stati emozionali sono in gran parte dovuto i nostri pensieri e non a ciò che succede fuori di noi, come invece siamo abituati a credere.

L'essenza dell'essere umano (l'anima), il padrone del carro
: la filosofia materialistica nega per il momento l'esistenza di un'essenza dell'essere umano. In compenso tutte le tradizioni e l'esperienza stessa della vita ci ricordano che, come è evidente che possediamo un corpo fisico, emozioni e pensieri, è altrettanto evidente che siamo qualcos'altro. I nomi attribuiti a questa parte essenziale dell'essere umano sono tanti quante sono le culture, e quella giudaico-cristiana la chiama anima. In qualche caso userò quindi questo termine che ci è ormai familiare, ma non lo forò riferendomi al suo significato religioso (che in certo qual modo gli è incluso, quando il termine è usato nel suo significato più alto), ma a quello di "essenza", come nell'espressione "l'anima di ogni cosa". Mi capiterà anche di usare il termine sé, perché in realtà noi siamo quella parte lì.

In questo modello, il "sé" o anima, che avremo occasione di scoprire meglio, è considerato l'aspetto dell'essere umano in cui albergano le più alte qualità del cuore e della mente che sia possibile concepire. Anche se per il momento tale concetto può sembrare vago, vedremo più avanti che il contatto consapevole con la vera fonte di questo potenziale può diventare molto concreto. Nel corso del libro constateremo come recenti scoperte scientifiche comincino a rivelare che l'esistenza di questa parte sottile (ma quanto attiva e potente!) È possibile, rendendo plausibile questo modello di partenza. Come sempre avviene quando si procede scientificamente, ho scelto di adottare questo modello non considerandolo una verità assoluta, ma uno strumento in grado di aiutarci a cogliere la realtà misteriosa della vita delle relazioni umane, e ad acquisire, grazie a una sua successiva estensione, una padronanza sempre più grande del nostro destino.(2)

QUALE DOVREBBE ESSERE IL "FUNZIONAMENTO" IDEALE DELL'UOMO …

Secondo questo modello, il "funzionamento" ideale dell'uomo prevede che il padrone del carro (il Maestro, o sé), depositario di ogni conoscenza di saggezza, trasmetta sotto forma di idee le sue direttive al cocchiere (la mente), un tipo sveglio e aperto che le trasformi in pensieri ispirati, necessari a eseguire perfettamente la volontà del suo signore: la volontà del cocchiere e quella del padrone sono un tutt'uno. Questo contatto diretto il secondo permette anche cocchiere di disporre di tutto intelligenza le competenze necessarie alla totale padronanza del cavallo (le emozioni). In questo modo tutto quanto il tiro (l'ego) è sempre condotto in modo armonioso ed efficace lungo il percorso stabilito dal padrone del carro, senza smarrirsi strade pericolose senza uscite. Il cavallo, domato alla perfezione, rimane in possesso di tutta la sua forza (potenziale emozionale totalmente disponibile) ed è in grado di tirare il carro velocemente, oltre che armoniosamente ed efficacemente (potenziale creativo al meglio delle sue possibilità), il che, sommato a un modo intelligente di condurre il veicolo, mi assicura le buone condizioni (buona salute grande energia fisica disposizione).

Allora, nel mondo materiale, l'insieme dei sistemi mentale, emozionale fisico, cioè l'ego, si trova totale servizio dell'espressione della volontà del padrone del carro, la nostra essenza, e si possono manifestare concretamente le più nobili qualità del cuore della mente, che il padrone reca in sé: intelligenza superiore, saggezza, compassione, ispirazione, eccetera. Viviamo in una condizione di pienezza, creatività, potenza e amore che niente e nessuno può alterare; siamo in grado di far fronte alle difficoltà e alle sfide della vita con saggezza, intelligenza, calma centratura. In particolare, il cavallo (il nostro sistema emozionale conscio e inconscio) rimane aperta è sensibile, pur senza lasciarsi disturbare da altri cavalli o carri che passano, condotti più o meno bene dei cocchieri di coloro che percorrono il cammino dell'esistenza insieme a noi. Se assolutamente ben condotto, il nostro cavallo può proseguire la sua strada qualsiasi siano il comportamento degli altri e le circostanze esterne. Le nostre relazioni, esenti da sommovimenti emozionali, sono feconde e felici, e diventano occasioni naturali per celebrare il viaggio della vita. Abbiamo disposizione tutta l'energia per creare e far risplendere pienamente la nostra luce nel mondo. Tutto ciò costituisce sicuramente un ideale che sarebbe assai bello realizzare …

… E COME INVECE L'UOMO "FUNZIONA" DI SOLITO

Non possediamo ancora questa padronanza istantanea. Finora il cocchiere ha dovuto condurre il tiro relativamente da solo lungo il cammino evolutivo, perché aveva sviluppato ben poco il contatto con il padrone del carro. Ora, cocchiere senza connessione con il padrone del carro, ha un modo di "funzionare" molto limitato; certo, dispone di tutto un sistema di conoscenze, ma esso è automatico è molto rudimentale, e senza la saggezza e il discernimento del padrone il cocchiere è incapace di svolgere veramente le sue funzioni in maniera efficace, armoniose creativa, e così pure di dominare bene il cavallo, sicché di solito il cavallo dominare lui. Il caos e le difficoltà quotidiane che viviamo oggigiorno, sia a livello individuale che planetario, provengono direttamente da questo funzionamento limitato.

L'interazione tra i differenti aspetti dell'essere umano sono sicuramente molto complesse. In compenso, applicando le ultime scoperte scientifiche ai fenomeni della coscienza, potremo, al di là di ogni sistema di credenze, gettare nuova luce sui meccanismi della psiche umana e, partendo di lì, rendere molto più facile governare le nostre dinamiche interiori, raccogliendone i frutti del quotidiano.

In questo inizio del XXI secolo, la realizzazione di questa padronanza e più che una semplice speranza, è una reale possibilità; abbiamo disposizione conoscenze e mezzi. È venuto il momento di restituire al padrone del carro, alla nostra essenza, il pieno potere che gli spetta. Questo cambiamento di direzione non è pura teoria: se riusciremo a integrarlo veramente nel quotidiano, si spingerà a una rivoluzione della coscienza umana tale da creare in modo naturale un mondo completamente nuovo, sia per noi stessi che per l'intera umanità.

Il libro che avete in mano vi invita alla scoperta dei segreti di questa grande rivoluzione.

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(1) N.d.T.: gioco di parole intraducibile fra maître nel senso di "padrone, signore" e maître nel senso di "maestro"; in questa analogia si parla ovviamente di maître inteso come "padrone del carro", ma più avanti l'Autrice ne spiegherà le funzioni in termini di "Maestro interiore" o "Maestro del cuore".
(2) Ricordiamoci che un modello non ha la pretesa di offrire una descrizione globale completa della realtà ultima, ma costituisce uno strumento di comprensione e di ricerca che può sempre essere ampliato in base alla scoperta che permette di fare. È così che procede ogni metodo scientifico ed è ciò che garantisce l'avanzare della conoscenza.

 

 
 
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