Rispettare se stessi e stabilire un confine fra sè e gli altri.

Rispettarsi significa accettarsi per quello che si è, con l'intenzione di impegnarsi nella propria evoluzione.

Qualcuno può porsi delle domande, e chiedersi il perchè ho proposto questo argomento in questo momento.
Se siete interessati a discuterne possiamo farlo chiedendo apertamente la motivazione del perchè ( per me ) in questo momento è importante. Un abbraccio ..Namastè Viramo

In questa fase della mia vita

In questa fase della mia vita per me il rispetto di me stessa significa coerenza tra il proprio pensiero, la propria parola, la propria azione. Con questi tre elementi che connettono in modo lineare e pulito tra loro posso sentire "bene" il mio "centro" e utilizzare al meglio la mia energia e quindi avere rispetto di me!

A dire il vero mi è necessario ancora del tempo perchè questa interazione avvenga in modo diretto e veloce ma al momento non m'importa.
Ho imparato nel frattempo che il silenzio mi è molto amico e tanto più la preghiera.
Quando i pensieri inutili (paure, preoccupazioni, dubbi) cominciano a cavalcare la mia mente la preghiera viene spontaneamente in mio aiuto. In questo modo utilizzo l'energia dei pensieri per la preghiera e questa stessa energia (io credo) ritornerà a sorreggermi nel momento dell'azione.
Per quanto riguarda la parola ho compreso che è molto più saggio non spenderla inutilmente perchè è anch'essa energia e quindi meglio tenerla in serbo se non si è più che sicuri di poter sostenere senza fatica ciò che si è detto.
Al momento mi sto "allenando" su questo e trovo che ciò mi aiuti a trovare la mia forza ed un maggior rispetto di chi io sono.
Grazie per avermi stimolato a questa riflessione.
Betty

rispetto di sè

E' giusto dire "mi stò impegnando per la mia evoluzione e quindi non posso fare altro che rispettarmi (come rispetto ogni specchio che mi rimanda la mia immagine)"? Rispettarsi vuol dire anche perdonarsi (di solito siamo terribili con noi stessi) o comunque non avere il bisogno (da vittima) dell'altrui comprensione?

e ancora parafrasando Gesù Cristo "rispetta il prossimo tuo come tè stesso"? Il rispetto (per sè stessi) è il forse il primo passo verso l'amore (per tutti)? Se così fosse...... EVVIVA.

E' forse il non rispetto di sè che dà il permesso a chiunque di ABUSARE di noi stessi nelle piccole e grandi cose? (penso a chi ti sfrutta poco o tanto giocando sul fatto che tu sei buono o alle tante donne maltrattate e picchiate, o al mobbing sul posto di lavoro)

Mi sorge che il rispetto di sè è come un bel lucchetto sul cancello di casa che dice "qui non si entra senza il permesso."

che ne pensate? ciao a tutti.

CONFINI.

Benvenuto Beppe.
Certamente stabilire i confini non significa chiudersi ermeticamente, perchè le informazioni possono continuare a entrare e uscire.
Dobbiamo imparare a tracciare dei confini e a riconoscere ciò che appartiene a noi e ciò che appartiene agli altri. Dobbiamo imparare a guardare la realtà in modo selettivo per poter scoprire così gli aspetti che rafforzano il rispetto per noi stessi.

Ecco perchè è necessario porre delle barriere secondo i nostri desideri, sviluppando così la capacità di fare delle scelte per poterci proteggerei dall'energia altrui.
Credo fermamente che ognuno di noi possiede la soluzione dei propri problemi. ecco perchè aver rispetto di se stessi significa che la nostra realtà è vera per noi, anche se non lo è per un altra persona.
Abbiamo in noi le risorse necessarie per vivere in modo armonioso e positivo.
Così io penso, e così cerco di relazionarmi alla vita.
Un abbraccio. Namastè Viramo

rispettare se stessi

Ciao Viramo, il mio commento? Aver rispetto di se stessi, per me ora, è seguire i propri desideri, le proprie inclinazioni e non permettere ad altri di interferire nelle TUE scelte.
Ho imparato questo dalla mia vita passata ed ora mi sento molto determinata nelle mie scelte.

Certo è utile non chiudersi in se stessi e dare spazio e possibilità ad altri di esporre il proprio parare, si rischierebbe, altrimenti, di isolarsi, ma la cosa dovrebbe finire lì, tenendo conto che poi sei solo tu l'ultima a decidere per il tuo bene.
Dico "per il tuo bene" perchè in ogni caso ogni esperienza vissuta nel bene o nel male è comunque una crescita e una conoscenza in più per permettere l'espansione della tua coscienza.

Un bacione. Ale

ok

questa risposta mi piace molto, mi da anche un suggerimento che è quello di cercare cosa veramente voglio. non per essere materialista ma non si vive di solo spirito e sinceramente faccio fatica a considerare la crescita personale solo un fatto dell'anima, mi hanno sempre inculcato il buonismo e il farsi prossimo, ma caspita.... e io!!!!
adesso sono in una fase transitoria dove sono un pò in aria, continuare la stessa strada di "buonismo e spirito" o mettere i piedi per terra e diventare ache un pò "egoista e materialista"?
La crescita personale io la vedo distorta solo come un fatto dello spirito (probabilmete deviazioni cattoliche), ma non potrebbe essere anche una crescita e uno sviluppo in fatto di esperienze materiali?
ciao a tutti

Ciao Pego, penso che per

Ciao Pego,
penso che per essere spirituali occorra trovare il PROPRIO SPIRITO e ritengo che individuare i PROPRI
desideri sia la cosa fondamentale.

Isolare i desideri che credevo essere miei ma che in realtà mi erano stati "consigliati" è stata la prima tappa per capire quale è la mia volontà e quella che invece era falsata.

Siamo nati sul pianeta Terra, siamo qui per fare esperienza e non per reprimere i nostri entusiasmi.

Ho avuto un buon Maestro, Gesù Cristo e chi più di Lui spirituale? Eppure mangiava, beveva, si divertiva.... stava con i piedi per terra. Chi più di Lui aveva rispetto per se stesso?

Per quanto riguarda "buonismo e spirito" penso proprio che le due cose non vadano insieme.
Occorre essere buoni non buonisti. La bontà si sente nel cuore, il buonismo è un sentirsi obbligati a fare e questo non è coerente con il rispetto di sè.

Avere i piedi per terra, secondo me, non significa essere egoisti e materialisti. Avere i piedi per terra è aver coscienza della realtà delle cose per poter individuare il bene e il male.

Sono necessarie le esperienze umane, perchè ci permettono di conoscere e conoscendo permettiamo la nostra crescita e ciò non deve essere dissociata dalla crescita spirituale perchè chi cerca e sperimeta E' SPIRITUALE, in quanto sperimenta la cellula divina in sè.
Crescita personale e crescita spirituale per me sono la stessa cosa.

Ciao, ciao, Ale

ALE SEI UNA CONTINUA SORPRESA!

Ho aperto il Forum per rispondere a Pego, ed eccoti qua.
Hai detto esattamente ciò che avrei scritto io. Sei davvero una sorpresa. Ti dicevo sempre che io facevo il tifo per ALE, ed eccoti qua. Felice di fare la tua conoscenza.
ALEE''' avanti tutta ..... Ciaoooo NORI

MERAVIGLOSA ALE

NAMASTE' VIRAMO

confuso, caro pego.

Non hai mai sentito parlare di un SANO EGOISMO?
Se la strada che hai seguito fino ad oggi ti rende sereno,continuela, ma se così non è, allora apriti a nuovi orizzonti.
A te la scelta, solo tu sai come realmente stai, dunque???????????
Quando non ti troverai più a dividere il materiale dallo spirituale , allora tutto ti apparirà molto più semplice.
Un abbraccio Namastè Viramo.... ciao

Si Ale, hai colto il

Si Ale, hai colto il segno.
L'energia ci invita a ritornare auto referenti al nostro Centro d'attrazione permanente.
La scienza dell'essere e l'arte di vivere, presenta una filosofia di vita nel comportamento, per esaltare tutti gli aspetti della vita di ogni giorno e suggerisce soluzioni per sradicare le sofferenze.
La vita non dovrebbe essere una lotta, gli uomini sono nati per essere felici, armonizzando il contenuto
spirituale interiore raggiungeremo questo Stato dell'Essere.
Nmastè VIRAMO...

accettarsi per quello che si è

Ciao Viramo,
mi sono fatta la domanda del perchè in questo momento è importante per me "accettarsi per quello che si è" ed ho visto che ancora non sono libera dai vari confronti che , guarda caso, sono sempre in negativo per me.
Ci sto lavorando e sto rafforzando la mia "unicità".
Voglio ritrovare il mio maestro interiore e sono convinta che ce la farò.
Ciao a tutti - buona notte - Alba

Cosa significa accettarsi ?

Ciao Alba
Tu sei forse quella del gruppo che ha più esperienza dei Forum per averli seguiti con costanza.
Dunque sai che ci sono i contradditori.Non sarebbe certamente costruttivo se tutti dicessimo: "che bello, oppure sono d'accordo", vero ?

Io ho letto il tuo post e devo dire che ho trovato, ancora, solo la tua intenzione.
Dov'è il concetto ? Dov'è l'analisi costruttiva?

Confrontarsi non vuol dire partire perdenti, ma prendere coscienza dell'esempio che ti viene così generosamente e continuamente offerto dalle altre.

Tu dici: "ci sto lavorando" Come ? Da sola?
Scusa se te lo ripeto ma, come già ti avevo scritto alcuni mesi fa, anche oggi, tra le righe, sento ancora la tua frase: "ho preso atto".

Visto che ora stiamo lavorando alacremente per andare alla ricerca di ciò che si cela nell'inconscio, Viramo ti ha detto una cosa molto saggia:

Scendi nell'inconscio a spalare come facciamo noi e poi dì ad alta voce, senza pudori, tutto quello che troverai.

Anche a te, come ho scritto in un altro post, dico sinceramente: BUON VIAGGIO.......credimi, se trovi la strada è un viaggio meraviglioso
Namaste NORINELLA

Si Alba, il maestro interiore

Si Alba, il maestro interiore potrai trovarlo se oserai andare oltre, lasciare andare quello che chiami negativo e per lasciare andare significa prima eliminare quello che non ti permette di trovarlo.
La conoscenza di come fare è già da te conosciuta,ora ti manca il FARE.
Cerca e troverai, e quando avrai trovato quello che devi lasciare, comincia a spalare per liberare l'inconscio da vecchi schemi che ti impediscono di DIRE ad alta voce ciò che ti blocca.
Questo per me significa lavorare, SPALARE.
Oggi sai come fare, possiedi la teoria, dunque, dipende da te, solo da te,, se mettere in pratica ciò che hai compreso, che deve essere fatto. Auguri, Namastè Viramo

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