Alla ricerca del proprio vero intento

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Alla ricerca del proprio vero intento - Il Cerchio Sciamanico

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Alla ricerca del proprio vero intento

Sii chiaro riguardo a quello che desideri e ricorda che tutti i vecchi desideri che hai espresso in passato sono presenti là fuori da qualche parte!

09/06/2016

Questo articolo è stato pubblicato dalla rivista Sacred Hoop, Issue 37-2002 su gentile concessione. Traduzione italiana a cura dell'Associazione Culturale Il Cerchio Sciamanico

 

L'Intento, ossia la nostra capacità di orientare la nostra vita, è operativo fin dal nostro primo atto di respirazione ed anche da prima. Attraverso di esso diamo forma alle nostre circostanze e diamo una direzione alla nostra vita. Le nostre prime grida esprimono il nostro intento per il cibo ed il nutrimento e man mano raggiungiamo l'età adulta e sviluppiamo un senso di individualità, il nostro modo con cui esprimiamo le nostre esigenze cambia in modo naturale. Se sviluppiamo un senso “consapevole” dell'intento, abbiamo più di una possibilità di essere responsabili della nostra stessa rotta attraverso la vita senza il pericolo di incorrere in una lotta di volontà o di giochi di potere con gli altri. In effetti, un intento chiaro spesso blocca questo tipo di conflitto mentre si sta manifestando, (a meno che, naturalmente, il nostro intento non sia quello di sperimentare il conflitto!).

 

Se non ci facciamo carico consapevolmente di questa forza, ci possiamo ritrovare in una situazione in cui la nostra vita venga sospinta, diretta e frustrata dalle aspettative e dalle intenzioni di quelli che ci circondano.

Alcune persone sembrano esteriormente piene di motivazione, di determinazione e di energie nel loro perseguire ciò che vogliono. Ma il nostro intento è molto sottile nella modalità con cui dà forma alla nostra vita. Una persona può apparire come “uno che vola alto” poiché mette molta determinazione ed ambizione in una carriera di successo, mentre un'altra persona può magari desiderare solo meno responsabilità possibile, facendosi trasportare alla deriva da una situazione all'altra a quanto pare senza timone.

Ma le apparenze possono essere molto ingannevoli; per quest'ultimo stile di vita può essere necessaria altrettanta, se non addirittura più energia per mantenere l'intento.

 

Il percorso della nostra Anima

Possiamo trovare tutti i tipi di ostacoli sulla nostra strada e sentire la mancanza di un 'flusso' nella nostra vita. Allora giunge il momento di fermarsi e di fare qualche seria riflessione sul fatto che i nostri piani siano realmente in linea con il vero cammino della nostra anima oppure no. Infatti, se qualcuno vuole diventare un costruttore, un infermiere od una casalinga, ma non è quello che ha scelto per questa esperienza di vita - una scelta fatta prima della nascita - allora si ritroverà a lottare contro la propria stessa corrente di vita.

L'antropologo Joseph Campbell, la cui lunga e brillante carriera gli ha permesso di raccogliere le tradizioni e le storie spirituali e sociali presso moltissime popolazioni indigene, ha identificato questo processo di intento come l'incontro con il vero cammino. L'ha chiamato “seguendo la tua felicità”.

Quando siamo sulla buona strada ed il nostro intento è allineato al percorso che la nostra anima ha intrapreso, allora può accadere l'inaspettato, il miracoloso, il fortuito. In effetti si tratta di un ottimo modo di conferma per verificare che siamo allineati con il nostro intento se la nostra vita scorre davvero bene.

Ma in qualunque direzione rivolgiamo il nostro intento, prima dobbiamo “chiedere” consapevolmente se possa essere accolto e realizzato dal mondo che ci circonda. Questa identificazione del nostro vero intento, del desiderio del nostro cuore, del nostro scopo principale, è spesso supportata dal senno di poi, e così il nostro senso dello scopo matura durante tutta la vita. Sono utili dei rituali cerimoniali di riflessione come la meditazione, le veglie e le richieste di visione (trascorrere del tempo in solitudine con il mondo naturale), da fare regolarmente durante la vita al fine di prendersi del tempo per guardare indietro e per guardare avanti.

 

La questione dell'etica

Così, dopo aver sperimentato alcune false partenze e vagliato vari obiettivi ed opzioni, ci si augura di raggiungere po' di chiarezza su quello che veramente vogliamo e se abbiamo bisogno di un cambiamento di stile di vita o di carriera o forse di qualche guarigione a livello personale.

E subito ci troviamo di fronte ad una questione di etica. Fino a che punto ci possiamo spingere per raggiungere i nostri obiettivi? E se fosse a discapito della salute o della felicità degli altri? Oppure possiamo spendere più soldi di quelli che abbiamo sul nostro conto in banca? Dobbiamo avere regole e confini per ottenere ciò che vogliamo? I bisogni dell'individuo possono superare i bisogni della comunità? Queste sono le scelte omni-presenti i cui esiti possono continuamente insegnarci cose sulla nostra condizione umana.

Per garantire che ciò che stiamo facendo per seguire la nostra felicità sia etico, possiamo ricordare l'antico adagio “Se male non fai, fai quello che vuoi”. Oppure possiamo offrire i nostri sogni per il fine più grande e buono che conosciamo -Spirito, Dio, od a qualsiasi nome si riconosca il potere più alto - con la clausola “Se è nella Tua volontà e per il mio bene più alto”.

 

Intento ed Azione

Per dirigere il nostro intento dobbiamo essere chiari riguardo a quello che vogliamo e consapevolmente portare la nostra mente e la forza di volontà a focalizzarlo senza distrazioni o dubbi. Dobbiamo poi stare a vedere cosa succede, per continuare a fare delle correzioni sulla rotta, man mano sperimentiamo i risultati dei nostri desideri.

La norma che regola è “ciò che va in giro, torna in giro”.

Qualunque cosa inviamo nel mondo, alla fine torna a noi; quello in cui crediamo modella ciò che creiamo attorno a noi e dobbiamo vivere con quello che creiamo!

Questo avviso si ritrova in molti vecchi racconti sotto forma di “state attenti a ciò che desiderate – arriverà a voi” (e magari con risultati che non erano stati previsti).

Nella leggenda dell'avido re Mida, egli manifestò il suo desiderio (espresse il suo intento) che tutto ciò che toccava si trasformasse in oro. Non aveva pensato a come sarebbe stato in grado di mangiare e così morì di fame.

Per raggiungere un obiettivo, dobbiamo imparare “l'abilità dell'agguato” come la chiamò Carlos Castaneda (1). Proprio come un cacciatore che insegue la sua preda, così dobbiamo sapere come dirigere il nostro intento.

 

Allineamento magico

Se il nostro intento è in allineamento con il nostro scopo dell'anima, possiamo allora sperimentare meravigliose sincronicità con il mondo che ci circonda, quando eventi apparentemente casuali e fortuiti si collegano con i nostri desideri e si manifestano connessioni ed opportunità letteralmente di punto in bianco. Questo aspetto 'magico' viene segnalato più e più volte da persone che riportano di eventi che sono accaduti portando direttamente alla realizzazione del desiderio oppure immediatamente dopo seminari o cerimonie volti a chiarire l'intento ed il legame con i Poteri Spirituali che aspettavano solo di poter aiutare in questo modo.

A volte è apparso inspiegabilmente del denaro per pagare le tasse, a volte sono stati inaspettatamente offerti degli aiuti, a volte è stata sistemata la cura dei bambini o sono stati ricevuti doni di oggetti che erano necessari durante i seminari - anche se non erano stati indicati come necessari in anticipo!

Ed ho regolarmente ricevuto telefonate concitate e lettere dopo tali seminari che hanno come inizio “Non ci crederai, ma quando sono tornato a casa ....”

E, naturalmente, mi pervade sempre un'immensa meraviglia quando ho esperienza diretta di queste sincronicità a livello personale. Si tratta ogni volta di una sensazione fresca di meraviglia di fronte al 'miracolo'.

Agendo, partecipando ad un evento o celebrando un rito, il pieno potere dell'intento è in grado di manifestarsi sul piano fisico, ricevendo energia e potenza. La lista dei desideri cessa di esistere a livello mentale e quindi potenzialmente vaga e mutevole. Invisibili energie benefiche possono poi aggiungere il loro aiuto senza che noi si debba necessariamente sapere che cosa o chi siano. Siamo quindi attivamente eseguendo un agguato – intraprendendo azioni sia che si tratti di conseguire i soldi per una nuova auto o che si agisca da guaritore.

 

Il coraggio di cambiare

Spesso ci vuole moltissimo coraggio per riconsiderare il nostro percorso nella vita, per verificare se si stia seguendo la nostra felicità. E dobbiamo imparare quando scendere a compromessi, per esempio seguendo la nostra felicità nell'intraprendere una carriera teatrale, iniziando dall'apprendistato dietro le scene piuttosto che andando a scuola di recitazione.

Ma se riusciamo a mantenere i piedi per terra ed a cogliere le migliori scelte etiche che ci si prospettano, se siamo sul cammino scelto dalla nostra anima, allora potrà accadere l'impossibile.

 

 

NOTE:

1: Nella famosa serie di libri pubblicati dalla fine degli anni '60 agli anni '90, Carlos Castaneda ci riporta gli insegnamenti di uno sciamano Yaqui che ha chiamato Don Juan.

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