Chi sei veramente?

Chi sei veramente?

Tra esattamente 365 giorni il 98% degli atomi che compongono oggi il tuo corpo, saranno stati totalmente sostituiti: avrai a tutti gli effetti un corpo nuovo di zecca, eppure sarai sempre tu, avrai ancora ricordi, conserverai la tua personalità e soprattutto non ti sarai accorto di niente. La domanda sorge spontanea: “Se non sei il tuo corpo e la tua mente, allora chi sei”?

Viviamo in un paradigma della realtà del tutto fallace. Il Mondo ci sembra un’entità solida e del tutto statica, ma non è affatto così, ci sono processi invisibili ogni istante che avvengono continuamente, in un flusso infinito, al di là delle nostre percezioni.

Il corpo fisico è un processo

Di questa illusione ne è vittima anche il nostro corpo fisico. Ci sembra sempre lo stesso, certo col tempo si usura, muta, invecchia ma ci sfugge in realtà la velocità con cui esso provvede a rigenerarsi e sostituire i suoi componenti ogni singolo istante.

La scienza l’ha dimostrato, il ricambio cellulare è rapidissimo, più che un’entità solida e fisica il nostro corpo è un processo in costante mutamento. Tale processo coinvolge tutta la realtà fenomenica in cui l’essere umano è appunto inserito. Gli atomi che ora compongono un albero di baobab in Africa, fra qualche mese potrebbero essere all’interno dell’ossigeno che inali e dopo qualche mese ancora essere all’interno del corpo di un pappagallo nel sud est asiatico

Immagina un oceano infinito che continua a creare onde le quali si innalzano per un po’ sulla superficie del mare per poi dissolversi e tornare nel Tutto, questo è più o meno ciò che succede ogni istante sotto i nostri occhi: la realtà si plasma in forme fisiche concrete per poi dissolversi e riprendere concretezza sotto altra forma, in un flusso armonico, preciso ed incessante.

Corpo nuovo, vecchio te

Vai di fronte allo specchio oggi, guardati bene, guarda il corpo nella sua interezza e prova ad immaginare che tra circa un anno o poco più, non sarà più presente nel tuo corpo un solo atomo di quelli che lo costituiscono oggi: avrai a tutti gli effetti un corpo nuovo di zecca (con tutti gli errori e le imperfezioni che tale processo comporta negli anni a causa del così detto invecchiamento).

Ipotizza di comprare una macchina e nel giro di un anno lentamente, sostituirne tutti i pezzi che la compongono, sarai di fronte a quello che sembra essere sempre lo stesso veicolo, stessa lunghezza, carrozzeria, colore, eppure è un’altra macchina a tutti gli effetti. Questo è ciò che ci succede e sta succedendo anche ora nel nostro corpo: quando questo processo si ferma la macchina è da buttare.

La reincarnazione è sotto ai nostri occhi

Eppure, nonostante il corpo cambi più e più volte nell’arco di una vita, riusciamo a conservare in noi emozioni, sensazioni, ricordi, ad attuare comportamenti e caratteristiche che non dovrebbero esistere dato che anche il nostro cervello è nel frattempo totalmente rinnovato. Ci deve essere qualcosa di presente e di immutabile che sovraintende e gestisce il processo di costante mutamento del corpo fisico, quella componente è lo Spirito, la coscienza divina, l’intelligenza eterna che “lavora” attraverso il nostro veicolo. Basterebbe questa consapevolezza, del costante mutamento del corpo, per intuire che la reincarnazione è un fenomeno evidente e molto più svelato di quanto possa sembrare: non occorre ricordare vite precedenti o avere esperienze di uscita dal corpo per capire che la coscienza si reincarna ogni secondo nel corpo fisico.

Certo anche la coscienza evolve, ma al contrario della componente fisica essa è onnipresente e ci accompagna per tutto il nostro percorso terreno, lasciando poi il corpo (quando esso non riesce più a sostenerne la missione) e continuando il suo viaggio verso altri lidi (nella maggior parte delle volte, incarnazioni successive).

Mente e corpo sono gli strumenti della Coscienza

Ciò che sto cercando di farti comprendere è che l’apparato psico fisico (mente e corpo) è una sorta di ologramma (apparentemente solido, per quel che riguarda la componente fisica) che la coscienza utilizza come strumento, come canale per manifestarsi in questa realtà, ma tale apparato, non ha nulla a che fare con Noi, con la nostra vera identità, poiché essa è appunto un’identità spirituale non fisica, anche se non è facile arrivare a sentire dentro di Sé questa verità.

La presenza di questa coscienza in noi, sarebbe meglio dire, nel nostro corpo, è molto più evidente di ciò che possa apparire, basti pensare che l’uomo, con la sua misera intelligenza, non riuscirebbe mai a gestire i milioni di funzioni chimiche, biologiche e fisiologiche che il suo corpo richiede ogni secondo, non riuscirebbe a controllare e regolare tutte le reazioni immunitarie e la termoregolazione, nessun essere umano nemmeno il più evoluto ce la farebbe (salvo vette di integrazione spirituali a cui riescono ad accedere pochissimi esseri umani sul nostro pianeta), è quindi evidente (a sempre più persone) come ciò sia appannaggio di una coscienza superiore che non è separata dalla nostra identità in quanto, come esseri spirituali, ne conserviamo e ne riproduciamo tutte le caratteristiche (anche se sono per la maggior parte temporaneamente sopite a causa dell’esperienza fisica che abbiamo scelto di intraprendere).

Tu non sei la macchina (corpo), non sei il pilota semi-automatico che governa il veicolo (mente) ma sei il passeggero che è temporaneamente ospite del mezzo: chi giunge a questa consapevolezza interiore è libero dal Mondo, ha trasceso l’identità illusoria e frammentata di cui è stato a lungo vittima, diventando Uno con sé stesso.

http://francescopirani.info/chi-sei-veramente/

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