Come liberarti dal burattinaio della mente
Come liberarti dal burattinaio della mente
In questo articolo speciale riservato ai soli iscritti alla newsletter, ti parlerò di quello che secondo me è uno degli approcci al cambiamento interno più profondi e potenti che ci siano.
Se praticato correttamente è in grado di trasformare la vita di una persona e aiutare ad eliminare alla radice gran parte delle paure, preoccupazioni e convinzioni limitanti.
Arrivai a questo approccio solo dopo molti anni di intensivo “smanettamento interno” e all'improvviso molte tecniche di crescita personale che conoscevo al tempo divennero quasi superflue.
E dire che ero da poco tornato dall'America dopo aver frequentato i corsi più avanzati e costosi di quel mattacchione di Bandler :-)
Un bug nella mente
Questo approccio tende ad eliminare un "bug" interno che quasi tutte le persone hanno, spesso senza neanche esserne consapevoli ed è alla base della maggior parte delle tue preoccupazioni, sofferenze e pensieri negativi.
È il burattinaio che muove i fili dei tuoi pensieri e delle tue emozioni, ma lo fa in modo subdolo perché la sua priorità non è farti stare bene ma soddisfare i suoi loschi piani :) È un’entità che vive nella tua mente e manipola i tuoi pensieri e le tue emozioni per ottenere ciò che desidera.
Ora ti chiederai, "...e chi diamine è DannyZ questo burattinaio che agisce nella mia mente?!" Pronto a scoprirlo? Sto parlando dell’ego.
Cos'è l’ego?
Secondo alcune filosofie orientali l’ego (dal latino io) è un’identità formata dai pensieri che fai su te stesso ed è l’insieme delle etichette che utilizzi per descriverti. È un’immagine mentale costruita da quella vocina nella tua testa che ininterrottamente giudica, si lamenta e critica, il "piccolo me” di Tolle :-)
Come si comporta l’ego?
Durante le interazioni con le altre persone sei solito notare ciò che ti accomuna o ciò che ti distingue da loro? All’ego piace notare la differenza, ciò che ti separa dagli altri. Si basa infatti sul senso di separazione dalle altre persone e necessita di conflitto e “nemici” per sopravvivere.
All’ego piace tantissimo scaricare la responsabilità all'esterno, lamentarsi delle persone, o di questa o quella situazione.
La normale condizione di questa falsa personalità è la paura e l’insoddisfazione. L’ego è sempre incompleto e precario. Le altre persone per lui sono tipicamente una minaccia oppure un mezzo per realizzare ciò che vuole.
Questa personalità illusoria non è mai veramente felice. Rivisita continuamente il passato e anticipa con preoccupazione il futuro. Ama controllare le cose e cercare di mostrare la sua superiorità evitando come la peste di apparire “inferiore”.
Se riconosci alcuni o tutti dei seguenti comportamenti nell'elenco sottostante, molto probabilmente l'ego sta manovrando i tuoi fili interni :-)
- Cerchi di apparire in modo diverso da ciò che sei.
- Hai bisogno di avere ragione e provi soddisfazione nel dimostrare che l’altra persona è in torto.
- Hai paura del giudizio degli altri
- Ti capita di sentirti inferiore o superiore alle altre persone
- Minimizzi o invidi il successo degli altri.
- Durante una discussione ti identifichi con la tua posizione.
I 4 bug dell’ego
Il primo passo da fare per contrastare l'influenza di questo burattinaio interno è sapere riconoscere il suo modus operandi. Ecco 4 caratteristiche principali che possono segnalare la sua attività.
1- Vorrebbe essere il più “bravo”, abile e competente.
Ricordo che quando ero un bambino mi gasavo tantissimo nel vedere i film di Bud Spencer. Per me era chiaro che avrebbe potuto stendere con una simpatica scazzottata qualsiasi cattivo del pianeta.
Poi un giorno, in un film, lo sentii dire che per quanto fosse forte ci sarebbe stato sempre qualcuno più forte di lui. Ma come!!!? Non è lui il più forte?!!!
Lì capii che se ci poteva essere una persona più forte del grande Bud, da qualche parte ci sarebbe stato uno più bravo di me ai videogiochi. :-)Ricorda che per quanto tu possa essere abile, spiritoso, o eccellere in questa o quella attività ci sarà sempre nel mondo uno più bravo di te.
O lo diventerà a breve :) A questa sorte infatti non si sottraggono neanche i grandi campioni dello sport: motociclismo, atletica, scacchi,…
Basta ad esempio pensare a come Valentino Rossi sia rimasto campione incontrastato per anni e poi ad un certo punto si sia trovato a fare i conti con quei "rompiballe" di Lorenzo, Márquez etc.. :-)
Infatti, quasi tutti i numeri 1 dopo un periodo più o meno lungo in cima alle classifiche, hanno poi quasi sempre dovuto affrontare la batosta di doversi confrontare con nuove leve emergenti pronte a strappargli lo scettro dalle mani.
La maggior parte dei record sono costantemente battuti.
2- Ti promette la felicità ma non te la darà mai
La felicità a lungo termine, alle condizioni dell’ego, è impossibile da raggiungere. Infatti, il suo incessante bisogno di essere approvato, accettato e lodato è incolmabile.
Non importa quanti riconoscimenti otterrai, sarà sufficiente una semplice critica per attivare i segnali d’allarme dell’ego.
Più dai a lui ciò che vuole e più la sua sete aumenta. Come una voragine senza fondo, se nutrito a dismisura, può letteralmente inghiottire la vita di chi lo “ospita”.
Tantissime persone hanno letteralmente rovinato la loro carriera, le loro relazioni e infine la loro vita per essere state sopraffatte dall’ego.
3- Sembra proteggerti ma in realtà ti rende più vulnerabile.
Un concetto cardine è infatti questo, l’ego non protegge te ma solo se stesso. Qui non si parla di avere una buona autostima e possedere una sana idea delle proprie capacità e del proprio valore.
Al contrario. Dal punto di vista del tuo ego il tuo valore personale è sempre messo in discussione, continuamente precario e vulnerabile al giudizio delle altre persone.
Sarà sempre lì a vacillare ogni volta che noterà una persona che ha più successo di te.
4. L’ego è fatto di parole.
L’ego è basato sul linguaggio e si alimenta attraverso il tuo dialogo interno. Questo fa sì che la tua esperienza sia impoverita in modo estremo visto che la realtà è incredibilmente più vasta della capacità del linguaggio di riprodurla.
Immagina di dover trasmettere il sapore di una fragola ad una persona che non l’ha mai mangiata semplicemente descrivendolo. Mission impossible :-)
Per quante parole tu possa avere nel tuo dizionario, non riuscirai mai a descrivere ed esprimere in modo completo la realtà in quanto il linguaggio è solo un’approssimazione di questa.
Come i pnellisti sanno bene, la mappa non è il territorio, il menu non è il pasto. Figuriamoci se chi sei veramente può essere limitato da una decina di parole. :)
Proprio perché con il linguaggio non è possibile trasmettere l’esperienza di ciò che si è, tra qualche istante ti proporrò un’esercitazione pratica per iniziare a sperimentare la tua vera natura.
Chi sei in realtà?
Una delle esperienze più importanti della maggior parte delle pratiche meditative e spirituali consiste nel rendersi conto che ciò che sei è molto più vasto di quel mix di pensieri e di etichette che utilizzi per definire te stesso.
Infatti è un limite enorme essere identificati con un concetto mentale di noi stessi e non con ciò che veramente si è.
Hai mai pensato a chi sei veramente? Chi è la persona che risponde al tuo nome? Nota cosa emerge in risposta a queste domande. Potresti rispondere: mi chiamo Marta, sono una mamma, una parrucchiera, sono una persona timida, di successo, una fumatrice, ecc.
Se però approfondisci questa esplorazione interna, ti accorgerai che tutto quello che credi di essere si riconduce a pensieri o immagini.
Il punto cardine è questo. Tu sei veramente quella collezione di pensieri, etichette ed immagini? Se smettessi di fare questi pensieri cesseresti di esistere? Tra poco lo scoprirai :)
Come sganciarsi dall'ego e percepire la tua vera essenza con l'"Antivirus mentale"
Sei ciò che osserva
Sei riuscito a percepire, anche se per qualche istante, lo spazio tra i pensieri? Quando ti trovavi in questo spazio, dov'era la persona timida, l’impiegata, la sfortunata nelle relazioni? Chi è che osservava lo schermo della mente quando su esso non comparivano pensieri, emozioni, etichette?
Quello spazio tra i pensieri è la consapevolezza pura che si trova dietro il ruminare incessante della mente. È la tua vera essenza, libera dall'ego e dai condizionamenti negativi.
È l’intuitivo senso di esistenza che ti accompagna sin da quando eri bambino, nel quale emergono tutti i tuoi pensieri, giudizi, ed emozioni. Questo campo di consapevolezza non è definito dal contenuto che ospita temporaneamente, così come lo schermo di un televisore è indipendente dalle immagini che compaiono in esso.
Questa esplorazione interna potrebbe essere illustrata in questo modo. Nella colonna "A" trovi le qualità intrinseche alla tua vera natura, ciò che sei quando non attribuisci a te stesso nessuna etichetta mentale.
È l’osservatore neutro di tutte le tue esperienze. Nella colonna "B", trovi le etichette mentali, il contenuto transitorio che emerge nella tua mente. Questa colonna si riferisce a ciò che la tua consapevolezza è in grado di osservare.
A) Colui che nota. (il soggetto) -Consapevolezza
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B) Ciò che viene notato. (il contenuto) Nome "Marta". |
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La controprova per verificare qual è la tua vera natura consiste nel realizzare che se smettessi di creare tutte le etichette (che trovi nella colonna B), non solo non cesseresti di esistere, ma la tua esistenza diventerebbe molto più libera, serena e felice.
La tua capacità di osservare la realtà per ciò che è, senza filtri interni, aumenterebbe a dismisura.
Infatti quando rimuovi i giudizi mentali che hai appiccicato a te stesso, non solo il tuo senso di identità non si riduce, ma diventa enormemente più pieno, completo e vasto.
Purtroppo quasi mai siamo in contatto con quello spazio incontaminato dentro noi. Infatti molto spesso durante la giornata siamo identificati con i pensieri che facciamo e con i ruoli che interpretiamo nella vita. In effetti ciò che accade per alcuni aspetti è simile all'esperienza di guardare un film.
Un film nella mente.
Hai presente quando guardi un film e sei completamente assorto nella trama e nelle vicissitudini del personaggio, provi le sue paure, ti commuovi e ridi con lui? Questa è una forma di identificazione simile a quella che avviene con il tuo falso sè.
Solo che lo schermo non si trova all’UGC ma nella tua mente :-)
Inoltre al contrario di ciò che accade al termine del film, quando le luci in sala si accendono e ti accorgi che eri identificato con un personaggio e una storia di finzione, raramente nella quotidianità ti rendi conto di essere identificato con la voce nella tua testa e il suo interminabile flusso di giudizi ed etichette.
Come interrompere l’illusione dell’ego
Sintetizzando, il modo per entrare in contatto con una realtà non contaminata dall'ego consiste nell’entrare nel momento presente appena ti accorgi di essere identificato con la voce nella tua testa e il suo flusso interminabile di giudizi ed etichette.
Non farti però ingannare dall’apparente semplicità di questa pratica, l’ego è come la carne di Wolverine, tende a rigenerarsi :-)
Per concludere.
Potrai nella vita passare da cameriere a meccanico, fare soldi o perderli tutti, trasformarti da timido a sicuro, andare in India e cambiare nome ma niente di tutto questo influenzerà la qualità essenziale di ciò che sei, la presenza consapevole e immutabile che si trova dietro a tutte le esperienze e che la pratica della consapevolezza porta alla luce.
L’identificazione con la falsa personalità, che molte tradizioni spirituali chiamano ego, è alla base della maggior parte delle sofferenze che gli uomini causano a se stessi e alle altre persone. Ogni volta che ti identifichi con un ruolo o con un’etichetta, limiti e imprigioni la tua vera natura.
Riuscire a separare la versione “concettualizzata” di te stesso, da ciò che sei veramente è una delle capacità più profonde e importanti da apprendere nella vita. E ricorda che in ogni istante, nel momento presente puoi trovare la chiave per liberarti da questa illusione.
In linea con lo stile di IperMind ho fatto del mio meglio per trasmettere in modo pratico e semplice questo potente approccio di lavoro su se stessi, in genere questi concetti sono affrontati in libri di natura spirituale, iper astratti, filosofici e ben poco pratici.
Credo che sia anche per questo motivo che gli esperti di crescita personale "classica" tendono ad ignorare questo tipo di percorso. Spero tu abbia apprezzato l'impegno :-)
P.S. Ora io ho parlato abbastanza, adesso mi piacerebbe sapere cosa ne pensi tu. Eri già consapevole di avere questo bug interno? Sei riuscito ad ascoltare il brano e a percepire lo spazio tra i pensieri? Fammelo sapere nei commenti!
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