E' solo una commedia

E' solo una commedia

pubblicato il 11/11/22

Aruna Ladva

Perché siamo così attratti dai film e dalle commedie drammatiche?
Forse è perché diventano un veicolo per noi per vedere un microcosmo della vita. Questi eventi messi in scena servono a riflettere qualcosa delle nostre vite personali, poiché vediamo espressi i nostri drammi interiori e le emozioni della vita interpretate dagli attori sul palco.

Come potrebbe essere interessante una commedia se ci fosse solo una parte di chi che vive felice e contento... come può emergere un attore eroe se non c'è niente da conquistare o dimostrare? Come può il film essere stimolante, creare eccitazione e anticipazione mentre attendiamo quelle scene che smuovono emozioni, che sembrano farci vincere la noia e la monotonia. È questa tensione tra gli opposti che guida la trama, il buono e il cattivo creano l'elemento del dramma.

Ora diamo un'occhiata ai nostri drammi quotidiani. Vogliamo che ci sia solo il bene, senza alcun elemento negativo. Vogliamo una coerenza che con il tempo può diventare monotonia... e noia.

È questo che vogliamo davvero? Siate onesti. Vogliamo davvero che nella nostra vita non ci siano sfide o confronti? Non vogliamo prove o test? Non è forse proprio nei punti di tensione che mettiamo alla prova il nostro coraggio, per così dire?

Per quanto riguarda la noia, le persone possono annoiarsi in ogni caso, anche se nella loro vita ci sono molti drammi o non ce ne sono! Quindi, non si può dire che la vita sia noiosa. La noia è un atteggiamento, uno stato d'animo, non un fatto. Quindi, quando le persone mi dicono: "Mi annoio", non le prendo sul serio perché secondo me il mondo offre così tanto che non c'è tempo per annoiarsi! Forse manca la motivazione o semplicemente, oserei dire, più che altro per pigrizia!

Nel nostro mondo così pieno di pulsanti e di richieste, con tutto istantaneo, praticamente... tutto, questo non ci ha forse reso un po' pigri nel fare sforzi e nell'apprezzare il frutto del nostro lavoro? Otteniamo le cose velocemente con questo o quello su Amazon o ordinando una pizza, ma quanto siamo veramente soddisfatti di ciò che riceviamo? Anche quando mangiamo, abbiamo fatto il pieno di energia, ma quel cibo era davvero nutriente in senso spirituale? O sentiamo che manca ancora qualcosa? Questo non vale solo per il cibo, ma in generale per tutta la nostra vita.

Torniamo alle nostre vite... siamo realistici. Quando siamo completi, allora possiamo gestire tutto ciò che ci capita.
Quando siamo pieni di tutte le virtù e di tutti i poteri, allora possiamo dare e nutrire gli altri e non dobbiamo preoccuparci di noi stessi, perché sappiamo che ci possiamo sempre ricaricare, non c'è alcun senso di mancanza o di bisogno.
È quando siamo deboli e vuoti che non vogliamo essere feriti ulteriormente. Non vogliamo fare sforzi. Diciamo all'altro soldato su questo campo di battaglia della vita, non a parole ma con le nostre vibrazioni: "Per favore, non attaccarmi, sono già a terra e ferito". Pertanto, deponiamo le armi e accettiamo la sconfitta. Smettiamo di giocare a questo gioco della vita.

C’è la storia di una piccola formica che fece impazzire un elefante; si potrebbe pensare che il grande elefante avrebbe potuto eliminare la formica con un colpo di piede e schiacciarla! Invece no, la formica, pur essendo piccola, riuscì ad arrampicarsi e ad entrare nell'orecchio dell'elefante, e fu così che la formica fece impazzire l'elefante. Dobbiamo quindi prestare attenzione alle piccole cose. Se siamo sinceri, non sono tanto le grandi cose della vita a condizionarci, spesso sono le piccole cose a farci impazzire.
Rimaniamo stabili, incrollabili e non permettiamo che le piccole cose ci condizionino.

A volte vogliamo che la nostra parte sia come la parte di qualcun altro. Vogliamo vivere nei panni di un altro... Vogliamo quello che hanno, ma poi dobbiamo accettare l'intero pacchetto... che non è solo la grande casa e il bel marito, ma il cancro e l'infanzia traumatica ecc. Semplicemente non possiamo confrontarci con altri. In questo dramma mondiale, non ci sono due persone che hanno la stessa parte. Non esistono due anime uguali.

Quando andiamo in palestra cosa facciamo? Saliamo su quelle macchine per esercizi e iniziamo ad allenarci. Stiamo allungando i nostri muscoli per aumentare la loro forza. Non andiamo in palestra per ingrassare, ma per diventare sani e dimagrire. Facciamo l'allenamento per sentirci più in forma e più agili. Pertanto, abbiamo l'obiettivo di diventare migliori e più sani e stiamo davvero osservando una qualche forma di crescita positiva. Lo stesso vale per la vita, cresciamo dai nostri drammi.

Viviamo in un mondo di equilibrio, yin e yang, su e giù, oscurità e luce, di tirare e spingere, proprio come i nostri muscoli che si espandono e si contraggono. Il corpo non opera su un sistema di controllo e conflitto, ma di cooperazione e armonia. Non resistere... se lo fate, persisterà. Il nostro compito è trovare sempre l'equilibrio.

Così anche nella vita, quando ci troviamo in uno stato di squilibrio, questo è il segnale per noi. Proprio come quando ci ammaliamo; abbiamo il raffreddore o l'influenza, dobbiamo riposarci... e riflettere anche se possiamo! Dobbiamo rimetterci in equilibrio, per allinearci con il nostro programma originale di amore, pace e felicità. Essere guidati dalla nostra intuizione e dalla saggezza naturale dell'anima, questo è il nostro vero potere dell'anima. Nella vita, in ogni sfida che incontriamo, abbiamo la possibilità di scegliere se esercitare una virtù o un vizio. Quale sceglierai?

È tempo... di creare una vita in cui siamo felici di essere gli attori protagonisti del nostro film.

 

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