Gentilezza
Gentilezza
Gentilezza significa trattare noi stessi e gli altri con dolcezza. Essa riflette una comprensione della preziosità di ogni vita e sentimenti di rispetto
Indice
- 1 Gentilezza e benessere
- 2 Siamo sempre gentili? E gentili si nasce o si diventa?
- 3 Consigli per allenare la gentilezza
La gentilezza è considerata una virtù e parte integrante dell’etica. In filosofia, la gentilezza è definita come una preoccupazione genuina e profonda per gli altri (Schopenhauer, 1840/2006). Come tale, essa deriva dalla compassione, ovvero una calda comprensione di sé e degli altri dinnanzi a sofferenze o fallimenti (Malti, 2020).
La gentilezza nelle parole crea fiducia. La gentilezza nel pensare crea profondità. La gentilezza nel dare crea amore (Lao-Tzu)
Gentilezza significa trattare noi stessi e gli altri con dolcezza. Come tale, essa riflette una comprensione della preziosità di ogni vita e della bellezza dell’imperfezione, oltre a comportare sentimenti di rispetto per tutti. (Drummond, 2006; Li & Fischer, 2007; Malti, Peplak, & Zhang, 2020b). La gentilezza riflette dunque una particolare sensibilità per gli altri, oltre che per se stessi. In altre parole, essa è un atteggiamento premuroso nei confronti della vita, che crea significato e scopi. Implica una profonda preoccupazione (e compassione) sia per gli altri che per se stessi e, quindi, in quanto tale, riflette un apprezzamento della dignità di ogni essere vivente. Implica anche una comprensione genuina della preziosità di ogni vita nella sua unicità. Essere gentili richiede consapevolezza delle emozioni e degli stati d’animo propri, degli altri e della relazione tra questi (Malti, 2020).
Gentilezza: cos'è, perché è importante essere gentili ...
Gentilezza e benessere
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