Il Potere della Resa

Il Potere della Resa

sintesi di Anna Orsini

Francesca Hezi è l’autrice di un articolo – pubblicato sul n. 54 della rivista “Vivere lo Yoga” di Gennaio-Febbraio 2014 – che ha come tema “l’arrendersi”.

L’autrice evidenzia l’abitudine, attualmente in voga, di parlare dell’ego e nota, anche, la moltitudine dei tentativi che tendono a darne una definizione.

L’ego è, essenzialmente, un’entità a sé stante, priva di amore, che esercita in modo maniacale lo strumento della valutazione e del giudizio critico su ogni aspetto della vita. L’ego si nutre dei suoi giudizi freddi e feroci indicandoci continuamente ciò che è bene e ciò che male. Il suo strumento più efficace è il dubbio che, presto, si trasforma in paura, demotivazione e paralisi.

Il suo inesorabile setaccio vaglia ogni emozione, ogni intuizione e ogni progetto; l’ego, nella sua sterile ricerca di perfezione, separa l’uomo dalla sua vera natura.

L’individuo evoluto è in grado, cogliendo l’intuizione, di farla diventare intenzione e, quindi, azione. Un ego troppo prevalente sarà causa di perdita di tempo prezioso in analisi e giudizi severi su di un progetto destinato a fallire. La lingua Inglese con l’espressione “analyze to paralyze” sintetizza questo processo in maniera mirabile.

Come possiamo diventare attenti osservatori della realtà e di sé stessi senza restar preda delle emozioni negative che il nostro ego ci rimanda?

La paura, l’inadeguatezza e la rabbia, di fronte ad eventi che il nostro ego non riesce a controllare, ci distruggono. Ci sentiamo colpiti dalla sorte, operando tentativi infruttuosi di “controllare” ciò che non possiamo “controllare”. E quindi?

Forse, l’unica strada è la resa!

Arrendersi alla vita non implica il non sentire, non partecipare, non agire, anzi, vuol dire accettarla per ciò che essa è, facendo tesoro di ogni evento e di ogni messaggio che ci arriva.

Accettare la realtà e arrendersi ad essa vuol dire spogliarsi dell’ego e indirizzarsi verso il cuore. Osservare con amore un disegno che possiamo comprendere come più grande di noi stessi, al quale partecipiamo senza reagire con la violenza delle emozioni negative.

Lo stato di frustrazione, di paura e il senso di fallimento e di inadeguatezza derivano dalla lotta che ingaggiamo con la vita, la quale, secondo il nostro ego, non ci gratifica; questa lotta non è sinonimo di azione, bensì di re-azione.

La disciplina dello yoga mette in guardia rispetto alle emozioni negative che sorgono dall’ego e dalla violenta reazione alla vita. Le asana inanellano le emozioni più potenti nel fisico a livello nervoso, muscolare, scheletrico; il pranayama, le spinge lì dove la mente le indirizza; la concentrazione e la visualizzazione le convogliano verso il cuore.

Il cuore è il centro della pace, dell’amore, della non-violenza, della resa.

 



Il Potere della Resa - istituto yoga firenze

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