La Legge del Ciclo

La Legge del Ciclo

La Legge del Ciclo Capacità di trasformare il tempo in cicli. Sensibilità nel percepire il momento adatto all'azione, dando un ritmo alla vita.

Capacità di trasformare il tempo in cicli. Sensibilità nel percepire il momento adatto all'azione, dando un ritmo alla vita.

La Legge dei Cicli si manifesta con due energie, una è l'impulso dietro al movimento in avanti, l'altra è l'impulso che sottostà alla sua attività ciclica che è chiamata "ciclico a spirale", che unite alla attività rotatoria stimola (come impulso iniziale) l'atomo interno, producendo il periodico emergere della forma e il costante e lento processo verso una meta.
Questa legge, di flusso e riflusso è una delle leggi fondamentali dell'universo, usata dal Signore di Volontà-Potere, che determina sia la scomparsa che l'apparire di qualsiasi cosa manifestata. L'effetto di questo impulso provoca l'incarnazione di tutti gli esseri in tre cicli o giri della ruota dell'esistenza: immersione nella materia dello Spirito, attività che produce l'equilibrio di queste due forze e attività che ritira l'energia centrale dalla forma, producendo l'oscuramento.
Quando un uomo riesce a padroneggiare l'aspetto tecnico e sa calcolare il tempo, possiamo affermare che è un iniziato; perciò sicuramente questa è una delle leggi più difficili da governare.
Questi cicli di tempo ritornano continuamente su se stessi con periodicità e intelligenza: infatti, ci sono cicli di materia, di evoluzione spirituale, razziali, nazionali ed individuali. Un aspetto di questa legge è chiamato curiosamente "delle maree", concerne la vita di desiderio, di percezione sensoriale e di sentimento ed è connessa con lo sviluppo della consapevolezza. Essa è una legge umana fondamentale che protegge, sviluppa e regge la vita ciclica e fluttuante di tutte le anime portate in incarnazione dal desiderio. L'aspirante spirituale deve capire e operare già dall'inizio della sua formazione con questa legge e deve saper vivere come anima indipendentemente dal turbinio ciclico della vita terrena.
I cicli per l'uomo evoluto devono essere periodi di opportunità in cui operare, rilevandone le forze, gli influssi e le energie, per utilizzarle a scopi evolutivi.
La Legge dei Cicli è il principio dell'apparire periodico, un effetto benefico dell'amore-saggezza della divinità innata, poiché determina la successione di stati di coscienza che producono una crescita lenta e graduale verso l'autoespressione, l'autoriconoscimento e l'autorealizzazione.
L'uomo evoluto segue sempre la legge dei cicli, senza fretta ma in modo deliberato, sapendo però che ci sono limiti di tempo da rispettare. Egli deve cogliere i periodi favorevoli, sapendo che anch'essi, comunque, hanno un termine. Questa legge alimenta i principi di limitazione, manifestazione periodica ed espansione. Essa stimola nell'unità vivente il germe latente del sentire, cioè l'apparato di reazione all'ambiente.
"Affrettarsi lentamente" dicevano i nostri padri latini. La mancanza di calma impedisce il contatto con l'anima e ci costringe ad "inseguire il tempo, perdendo così il ritmo. Bisogna invece lavorare e aspirare restando calmi nell'intimo. Ciò che dobbiamo sviluppare è la costanza equilibrata. Questo ci permette di aderire alla visione senza che il lavoro esterno fisico, seguito con attenzione dal cervello, sia turbato dalla ricettività interiore.
La Legge dei Cicli è caratterizzata anche da interludi di apparente silenzio, inerzia e inattività, sia dal punto di vista individuale, di gruppo che planetario; perciò bisogna imparare a lavorare con intelligenza e comprensione, poiché viviamo in un mondo di apparenze che non hanno vera attinenza con quello Reale.
La Legge periodica si capisce se osserviamo il ritmo della vita, con i suoi culmini, le ore buie e depresse (quali alternative ai momenti elevati) e i difficili interludi quando si elabora la comprensione con l'intervento della ragione. Governare questa legge significa padroneggiare lo sviluppo ritmico per bilanciare la predisposizione all'attività frenetica con l'uso sapiente del ritmo della vita.
È da ricordare il fatto che "ogni ciclo deriva da un altro ciclo di relativa compiutezza, e conduce sempre ad una voluta più alta della spirale" con la ripetizione dell'azione ciclica. La Legge di Attrazione e Repulsione produce l'effetto ciclico e per conseguenza la legge di periodicità. Infatti:

- Il periodo in cui domina la nota della forma è quello dell'involuzione.
- Il periodo della repulsione della forma da parte dello Spirito è quello del campo di battaglia nei tre mondi.
- Il periodo dell'attrazione tra Spirito e Spirito, col conseguente ritiro dalla forma, è quello del Sentiero.
- Il periodo in cui domina la nota dello Spirito è quello dei piani superiori dell'evoluzione.

Il minore segue sempre il suo ciclo in seno al maggiore. L'ego, con la sua forza magnetica, raccoglie ad ogni rinascita materia dal ciclo maggiore in cui si trova. Tutto è governato dalla legge di periodicità, alla quale sono collegate molte altre leggi, come le tre Leggi Cosmiche e le sette Leggi Sistemiche che si manifestano o non si manifestano sull'uno o l'altro dei sette piani del sistema solare. Ogni vita soggiace a tre grandi cicli: Nascita - Vita - Morte. Solo l'Adepto perfetto conosce il mistero dei cicli per mezzo del numero, del suono e del colore...
La Legge dei Cicli, già complessa in se stessa, è collegata alla Legge di Causa ed Effetto (anche conosciuta come legge del karma), non del tutto comprensibile a tal punto che quando un uomo conosce ciò che ha prodotto il fenomeno della manifestazione, ha ottenuto il diritto di entrare nella Gerarchia per dirigere egli stesso le correnti di energia planetaria.
L'intervallo o ciclo dell'uomo evoluto, fra un'incarnazione e l'altra, è molto breve perché il suo proposito è di lavorare alla liberazione della forma perciò è sospinto nuovamente in incarnazione nei tre mondi.
Il karma non è né un premio né un castigo: non esiste un essere che maneggia le cose secondo la sua volontà come un giustiziere, ma siamo noi che ricompensiamo o "puniamo" noi stessi a seconda del nostro modo di porci verso la legge applicandola o infrangendola. E' semplicemente l'adempimento della legge di giustizia ed equilibrio, un assestamento delle forze turbate dall'uomo, un'infrazione alla legge di armonia.
Ogni effetto è preceduto da una causa che mette l'uomo di fronte alle sue responsabilità. Ad ogni individuo sarà resa una perfetta giustizia, perché ad ogni esperienza felice o dolorosa, corrisponderà un apprendimento che lo aiuterà a realizzare progressivamente il suo vero Essere.
Quando ci incarniamo ci limitiamo entrando nella legge dei cicli, o apparenza periodica, ma contemporaneamente ci liberiamo per mezzo del susseguirsi di stati di coscienza che ci portano all'espansione della stessa e alla realizzazione del Sé. Quindi: Limitazione - Manifestazione periodica - Espansione nel tempo e nello spazio.

Fonte: Associazione Pax Cultura

 


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