La vera natura dell'intuizione e la magia della sincronicità

La vera natura dell'intuizione e la magia della sincronicità

L'intuizione è una coscienza spirituale che indica il destino. Scopri come lasciarti guidare da lei, leggendo l'anteprima del libro di Frederick E. Dodson.

Che cosa significa vivere secondo intuizione?

L'intuizione è la capacità di comprendere qualcosa all'istante, senza dover ricorrere al pensiero cosciente.

Eccone alcuni sinonimi riportati nei dizionari:

sensazione, presentimento, ispirazione, percezione, premonizione, istinto, conoscenza innata, intuito.

Altri termini elencati come sinonimi, ma che non si riferiscono esattamente alla stessa cosa, sono:

chiaroveggenza, seconda vista, sesto senso, discernimento e impulso.

Man mano che evolve, l'uomo vive una vita più incentrata sull'intuizione che non sulle sue abituali reazioni psicofisiche.

Il passaggio dalla coscienza animale (sopravvivenza) alla coscienza razionale (informazione) e infine alla coscienza spirituale (intuizione), è caratterizzato da una maggiore fiducia nell’intelligenza cosmica.

Contrariamente a quanto si crede, l'intuizione è molto più precisa di altre facoltà. A essa devo gran parte del mio successo e della mia felicità, anche se le decisioni che prendo sono spesso in conflitto con il normale modo di ragionare.

Lo scopo di questo libro è esaminare l'intuizione da punti di vista diversi, per dare al lettore la possibilità di cogliere chiaramente il valore di questo dono ed elevare il proprio livello di coscienza.

L'intuizione non spiega né giustifica; si limita a indicare la strada. Poiché non segue la logica terrestre, non sempre sembra ragionevole. Le sue indicazioni sono semplici: «Di là» oppure «Di qua».

A volte è sommersa dal rumore della vita quotidiana, o dal turbinio della mente. In uno stato di calma, pero, riesci senz'altro a distinguerla.

Intuizione, coincidenze e destino

L'intuizione è un'informazione che proviene da un piano alto. Ѐ la visione d'insieme. Un personaggio all'interno di un quadro non può vedere l'intero quadro. Dalla sua posizione potrebbe giudicare la situazione x negativa. Ma una visione più ampia rivelerebbe che, senza la situazione x, non si sarebbe mai verificata la situazione y, che invece è un fatto positivo.

Un esempio: da adolescente fui licenziato dal mio primo lavoro in un negozio di scarpe. Per i miei genitori fu una disgrazia, ma io la considerai una benedizione. Sentivo intuitivamente che ero destinato a fare qualcosa di più grande che vendere scarpe da ginnastica. Se fossi rimasto, forse oggi avrei ancora fatto il commesso, anziché essere l’autore di venticinque libri e tenere seminari in tutto il mondo.

Una volta, mentre guidavo in autostrada, sentii di non dover cambiare corsia nonostante un'auto alle mie spalle mi stesse lampeggiando per poter sorpassare. Non mi succede mai di ostacolare il sorpasso di auto più veloci, ma quel giorno non mi spostai.

La mia compagna mi chiese: «Perché non cambi corsia? C'è uno che vuole passare». In quell'istante un'auto sterzò bruscamente finendo nella corsia che avrei occupato se avessi agevolato il sorpasso. Sarebbe stato un incidente mortale. «Ecco perché» risposi baldanzoso.

Intuizioni del genere si verificano quando la mente è serena. Una cosa la sai e basta. Senza bisogno di spiegazioni. Il cuore ci arriva molto prima della mente. Nella frazione di secondo che precede l'arrivo dei pensieri l'intuizione già sa. Ma appena inizi a pensare, quel sapere immediato svanisce. Conoscere questi meccanismi può essere utile per imparare una lingua straniera, usare il computer, giocare a tennis, scegliere un partner, capire la prossima mossa da fare, distinguere la verità dalle bugie, leggere l'energia di persone, oggetti e luoghi. Qualsiasi cosa.

Hai mai sentito cosa dicono gli atleti professionisti? «Appena inizio a pensare, perdo la partita». Ciò succede perché le performance di alto livello si fondano sulla programmazione subconscia, e in parte anche sull'intuizione, entrambe svincolate dal pensiero cosciente.

Affidarsi alla conoscenza intuitiva

In generale, si tende a equiparare pensiero e intelligenza, il che secondo me non è corretto. In venticinque anni di lavoro come coach nel campo della crescita personale ho imparato che molto spesso la causa dei problemi è un uso eccessivo del pensiero, a discapito del sapere innato. Nonostante questa conoscenza intuitiva che hai dentro, ti fidi molto di più della conoscenza "esteriore", di cui fanno parte anche le cose scritte in questo libro.

Tale sfiducia non solo non ti serve, ma è anche un velo che oscura la tua luce. Nella mia esperienza, appena apro un'e-mail con una proposta commerciale so già intuitivamente se vorrò collaborare con la persona che mi ha contattato o no, anche prima di aver cercato informazioni su Google o aver incontrato quella persona.

Quando ho davanti un nuovo software, imparo a usarlo cliccando qua e là in modo intuitivo. Se mi offrono "un ottimo investimento in borsa", sento subito se ne vale la pena o meno. Anche quando prendo in mano un libro so immediatamente se fa per me.

Come faccio? Mi fido del primo lampo di intuizione, quello che precede di una frazione di secondo il pensiero. Non c'è niente di sconosciuto per il sé superiore. Ѐ il sé inferiore, l'ego accecato da avversioni e desideri, confuso e indottrinato, a essere costantemente perplesso. L'intuizione può aiutarti anche a padroneggiare in pochi secondi conoscenze che normalmente richiedono anni di studio.

Ad esempio, non ho mai avuto il minimo interesse per il mercato azionario; mai letto un libro sull'argomento, né parlato con esperti del settore. Eppure i miei investimenti in borsa vanno più che bene. L'intuizione fa risparmiare un sacco di tempo. Nell'attuale stato evolutivo gran parte dell'umanità non ha ancora pienamente sviluppato la facoltà dell’intuizione. Riusciamo a cogliere solo barlumi dell'intelligenza superiore che risiede oltre i confini della nostra mente.

 

Come distinguere una vera intuizione?

Molti neanche pensano all'intuizione come a una vera e propria facoltà. Su Internet si sente spesso dire che l'intuizione non è precisa, che non ci si può contare. Ma io penso questo: se è imprecisa non è intuizione. La risposta intuitiva alla domanda che ti sei posto è sempre immediata e spontanea perché, appena inizi a riflettere, l'intuizione sparisce, sovrastata dalla mente analitica.

Puoi percepire in che stato è una persona nel momento stesso in cui la incontri, ma se inizi a pensare svanisce tutto. Cercare di sentire la delicata voce dell'intuizione in mezzo a una tempesta di pensieri è un po' come cercare di sentire il rumore di uno spillo che cade per terra durante un concerto rock. La meditazione ci aiuta a raggiungere lo stato di “non-mente”, a lasciar andare i pensieri, a ridurre il rumore interiore. 

Ѐ dunque evidente quale sia la caratteristica dell'attività mentale, anche senza bisogno di definizioni. Con ciò non voglio screditare il valore del pensiero; semplicemente credo che sia sopravvalutato. Molto del nostro pensare è frutto di indottrinamento. Facciamo nostri tutti i pensieri — positivi o negativi che siano — di genitori, educatori e insegnanti, così come incorporiamo tutti i pensieri della società trasmessi dai mass media. Per questo, più rimani in uno stato di non-mente o poca-mente, più sai, e meno ti affidi alla conoscenza distorta divulgata dai media e dalla scuola.

L'intuizione a volte ti suggerisce cose che sono difficili da spiegare agli altri.

Qualche tempo fa ero a un seminario quando una collega che stava partendo si offrì di lasciarmi la sua camera con balcone. La mia stanza era più piccola della sua e senza balcone, ma io le risposi che non volevo cambiare. Ciononostante, prima di partire, andò in portineria e mi riservò la sua camera con balcone. Dovetti insistere per rimanere dov'ero.

Nessuno capiva le ragioni della mia scelta, visto che l'altra camera era decisamente migliore. Come facevo a spiegare che volevo rimanere in quella stanza perché era la numero 160 e la somma delle cifre fa 7? Non sembra un valido motivo. Ma la stanza in cui ero stato in un seminario precedente era la numero 34, la cui somma è 7, e quella ancora prima era la 205, che fa ancora 7. E - non scherzo - prima ancora avevo avuto la 232.

Sapevo che non erano coincidenze, ma il segno che mi trovavo all'interno di uno schema trascendente. Datemi pure del superstizioso, ma cambiare stanza avrebbe interrotto quel flusso positivo. Se a volte il mio comportamento sembra bizzarro, è solo perché seguo l'intuizione, la sincronicità, e non quello che tutti si aspettano.

Agisco secondo le mie ragioni, non secondo le ragioni del mondo, e ciò mi ha sempre reso un buon servizio.

 

La magia degli eventi sincronici

Ci sono troppe informazioni in giro, troppa complessità: io preferisco basarmi sull'intuizione. Ho fatto un elenco delle situazioni paranormali o intuitive che mi sono capitate e, solo quest’anno, ne ho contate trenta.

Ad esempio una volta, mentre mi stavo addormentando, ebbi il pensiero di sparare un colpo di fucile. Di lì a poco la mia compagna si svegliò di soprassalto, dicendo di aver sentito uno sparo. «Certo» le spiegai «non so perché, ma prima avevo immaginato di stare sparando». Lei aveva colto telepaticamente quel pensiero mentre dormiva. Il rilassamento profondo e il sonno sono momenti altamente ricettivi che favoriscono intuizione e chiaroveggenza. In quell'elenco ho annotato situazioni talmente fuori da qualsiasi logica che esito a condividerle con altri. Quando ne parlo, infatti, la gente scuote la testa e si rifiuta di crederci perché le considera assurdità.

Ma, per chi vive secondo intuizione, la magia è cosa di tutti i giorni.

Ci sono solo due modi per conoscere a fondo qualcosa:

  • Esaminare quella cosa da centinaia di punti di vista diversi, studiandone ogni singolo aspetto e minimo dettaglio.
  • Lasciar andare i pensieri e mettersi in modalità ricettiva per accogliere la conoscenza intuitiva.

Amo molto la lettura e lo studio. Ho letto migliaia di libri sugli argomenti più disparati, ma non ho né il tempo né l'attenzione per imparare tutto. Pertanto, quando ho bisogno di informazioni, o mi affido a un esperto o ricorro all’intuizione, che è la banca dati universale della conoscenza. Non serve sapere come è fatto un computer per poterlo usare. Quando guardi una persona per strada, puoi percepire immediatamente il tipo di vita che conduce, così come sai all'istante se un percorso non fa per te.

Ѐ chiaro che sei libero di non seguire l'intuizione, ma sappi che, ignorandola, commetti un grave errore. Se ti chiedi: «Come faccio a sapere se l'impressione che ho è un'intuizione?» significa che stai pensando, e che l’intuizione se ne è già andata. A quel punto, sgombera la mente dai pensieri, rilassati, lascia andare tutto ciò che credi di sapere e guarda alla situazione con occhi nuovi, in uno stato di non-mente.

Quando osservi una cosa senza attribuirle alcun significato, opinione, etichetta o giudizio, torni a vedere chiaramente. Per meglio comprendere la differenza tra l'intuizione e le altre facoltà spirituali che abbiamo citato, diciamo che la chiaroveggenza, la seconda vista e il sesto senso sono collegate al “terzo occhio” (il chakra della fronte), mentre l’intuizione è collegata al sé superiore (chakra della corona). Il discernimento può essere influenzato dall’intuizione, ma anche dalla conoscenza e dall’esperienza.

L’istinto, invece, facoltà che abbiamo in comune con gli animali, appartiene a una consapevolezza di livello inferiore. Spesso il termine “istinto” è usato col significato di intuizione, come nella nota espressione "segui il tuo istinto".

Gli istinti in realtà sono impulsi che provengono dal corpo. In parole povere, se i chakra coinvolti sono quelli collegati agli organi sessuali o allo stomaco (sensazione di pancia), stai agendo d'istinto. Le sensazioni si assomigliano, anche se la provenienza è diversa. Ecco perché molti con “istinto” intendono intuizione.

Intuizione o proiezione?

In certe situazioni ti sarà sicuramente venuto il dubbio:

  • Intuizione o paranoia? (Se hai una sensazione sgradevole nei confronti di qualcuno.)
  • Intuizione o desiderio? (Quando senti che qualcuno vorrebbe conoscerti.)
  • Intuizione o gelosia? (Se ti sorprendi a pensare che il tuo partner ti tradisce.)
  • Intuizione o pia illusione? (Quando percepisci che un certo investimento è buono.)

La risposta è semplicissima: se sei in uno stato rilassato e positivo, le tue sensazioni in genere sono veritiere (intuizioni), mentre in uno stato di tensione, preoccupazione o forte desiderio, le tue “intuizioni” sono in realtà proiezioni di natura emotiva.

Ad esempio, una volta, mentre la mia ragazza era intenta a mandare messaggi con il cellulare, ebbi la netta sensazione che stesse flirtando con un uomo. Intuitivamente sapevo che era proprio così, e che non me lo stavo immaginando.

Infatti, normalmente non sono un tipo geloso o emotivamente dipendente - se lo fossi, sarei sospettoso sempre - ed era la prima volta che mi sentivo così. In quel caso fu proprio un'intuizione, non un istinto inferiore. Quando gliene parlai, lei mi disse: «Incredibile! Mi sento colta sul fatto! Effettivamente stavo mandando dei messaggi a questo tizio e abbiamo cominciato a flirtare!» A una mente calma non sfugge nulla; tutto le si palesa senza sforzo.

 

 

 

 

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