Lo Spirito del Guerriero della Luce

Lo Spirito del Guerriero della Luce

 

 

“L’amore è incondizionato. La paura è piena di condizioni.”

                                                                  Dal libro: LA PADRONANZA DELL’AMORE
di DON MIGUEL ÁNGEL RUIZ

Ho letto una prefazione al “Guerriero della Luce” che diceva così:
“Se accade che il clamore del mondo soffochi la nostra voce interiore, vuol dire che è giunto il momento della lotta: dobbiamo risvegliare il Guerriero della Luce che dorme in ciascuno di noi e intraprendere un cammino disseminato di lusinghe e tentazioni, un sentiero in cui ogni passo può nascondere le insidie di un intero labirinto, un percorso dove la vittoria ha il medesimo volto della sconfitta.
Ma chi può soccorrerci nei momenti di difficoltà?
Quali parole dobbiamo ascoltare tra le miriadi che ci rimbombano nelle orecchie?
Possiamo davvero condividere con gli altri i sogni e i rimpianti?”

Sicuramente questa è un’eccellente premessa al testo, valida soprattutto se calata e riferita alle fatiche umane e sociali odierne.
E gli interrogativi, finali?
Sono sicuramente dovuti …
E’ quando tocchi il fondo e ti senti male ovunque, quando vorresti, ma non ce la fai, … quando ti senti vuoto e morto dentro e vorresti magari abbandonare anche il corpo per cercare la PACE, che forse è giunto il tempo di darsi una bella sferzata di vita, “adottando” un libro guida ed iniziando un percorso serio di crescita, magari a due, se la tua crisi coinvolge anche un’altra persona, che ti vive accanto o condivide in qualche modo le tue giornate.
Gli altri non sanno?
Temi non capirebbero?
Beh, sappi che se invochi il cielo, qualcuno di giusto, pronto a soccorrerti, arriverà, non temere.
Nessuna Preghiera, fatta con il cuore è priva di risposte, semmai siamo noi che le disdegniamo o non sappiamo coglierle o non vogliamo farlo, ma questo è un altro tragico discorso …
Gli Angeli sicuramente ci sono, anche se i nostri occhi non sono in grado, sovente, di visualizzarli e ci fanno o faranno sicuramente pervenire una risposta alle nostre invocazioni.
Un libro eccellente per uscire dal buio?
Beh, ce ne sono indubbiamente molti, ma io, per una mia forma di amore viscerale, partirei proprio dal Guerriero di Luce, di Coelho.

“Chi è o che cos’è un Guerriero della Luce?”

“È colui che è capace di comprendere il miracolo della vita, di lottare fino alla fine per qualcosa in cui crede, e di sentire allora le campane che il mare fa rintoccare nel suo letto.”

Il guerriero della Luce è una persona tra tante, come me, come voi, qualcuno che non si era né si è mai ritenuto un Guerriero della Luce, anzi a volte pure un po’ sfigato, passatemi il termine.
“Di essere Guerrieri della Luce sono capaci tutti- sostiene Coelho, e a ragione … – e nessuno di loro ritiene di essere un Guerriero della Luce, benché in effetti lo sia.”

Verissimo!!!
Questo ci accade, perché viviamo senza consapevolezze e affiniamo poco la nostra Anima, di cui ignoriamo spesso, volutamente o meno, sia l’esistenza che la forza, l’energia prorompente.
Partecipiamo e sosteniamo il tangibile, la vita materiale, senza sapere che ciò che i nostri occhi vedono, colgono, partecipano, sono un’infinitesima parte di ciò che esiste e che noi uomini non vediamo, al contrario degli animali.
Ci curiamo del corpo, stressiamo la mente, strapazziamo il nostro cuore e … non andiamo oltre.
Non sto facendo un discorso religioso, ma bensì spirituale, vale a dire da una posizione di gran lunga più elevata, la postazione da cui potremmo vedere e controllare meglio o, per meglio dire, vivere in spontaneità ciò che siamo e ci attende.
Siamo una generazione affaticata, perché NON CONOSCIAMO i DONI AVUTI e NON LI SAPPIAMO GODERE ed UTILIZZARE.
La realtà non ci aggrada, quindi ci lamentiamo, ma facciamo ben poco per modificarla, preferendo essere tra i suoi giudici, che tra gli artefici del cambiamento.
Il negativo avanza e noi soffochiamo, perdendo di conseguenza il bello di noi stessi e della vita: le emozioni si inaridiscono, le relazioni sono virtuali, la passione scema …
Il Guerriero è fuoco, forza, vitalità, rinascita continua …
Lo abbiamo dentro e vive in me, in ciascuno di voi, sotto la brace e per stanarlo, dovete arrivare alle vostre ceneri, come ho fatto io, non una, ma centinaia di volte.
Come?
Spesso combinando magari qualche pasticcio o avvicinandovisi parecchio, almeno secondo i ben pensanti e giudicanti, coloro che, come pensionati, se ne stanno bene appoggiati al muro ad osservare e sparare sentenze su chiunque si muova o respiri …
I futuri Guerrieri vengono portati dalle loro scelte alla situazione estrema di sentirsi perennemente esausti, schiacciati contro un muro e senza una via di fuga e invocano aiuto.
E’ allora che il Divino, che ha rispettato ogni loro passo, dettato dal libero arbitrio, può finalmente rispondere alle loro richieste disperate, non prima.
Allora una luce ci avvolge e nel silenzio razionale, ci guardiamo finalmente dentro e ci riscopriamo, ci sentiamo di nuovo pronti a giocare il tutto per tutto, a chiudere gli occhi e passare attraverso un cerchio di fuoco, oltre le nostre paure, e quindi capaci e pronti a metterci in gioco, nonostante tutto …
In poco ci riusciamo a rialzarci da terra …
E’ quando non abbiamo più nulla a cui aggrapparci, che iniziamo a muovere con determinazione i piedi e a risalire in superficie, proprio come chi dall’acqua è stato trascinato nel cuore di un mulinello ed inghiottito.
Tutto questo, in genere, coincide con un arrivo tangibile, una nuova “presenza” umana al nostro fianco, mandata appunto per completarci e vivere con noi questo validissimo nuovo “NOI” .
Di  quale presenza umana si tratta?
Per molti di un compagno/ compagna, mentre per altrettanti di un maestro, di un mentore, di una figura di riferimento che accompagnerà o guiderà, condividerà in qualche modo, questo passaggio obbligato, questa specie di consacrazione e rinascita.
Perché obbligato?
Perché o ti ripigli o ti ripigli
Non esistono altre vie o meglio nulla che valga la pena di prendere in considerazione, perché sarebbe solo puro e totale annientamento, sarebbe un continuare a vivere a metà, avvolti solo dalla nostra natura umana, senza la parte più grande e importante di noi: l’Anima e il Cuore.
Il Guerriero che si ritrova, sente finalmente le campane suonare dentro …
Egli recupera il senso di ogni cosa, riconnettendosi in primo luogo con la Natura, che sente fortemente parte di sé e gli suscita emozioni e sensazioni intense e vitali.
Le sensazioni destano ciò che forse da tempo ricusava e non viveva al meglio: il proprio mondo emotivo e la propria voglia e capacità di amare.

“Tutte le strade del mondo conducono al cuore del Guerriero: egli s’immerge senza esitazioni nel fiume di passioni che scorre sempre attraverso la vita.
Il Guerriero sa che è libero di scegliere ciò che desinerà: le sue decisioni sono prese con coraggio, distacco e, talvolta, con una certa dose di follia.
Accetta le proprie passioni, e le vive intensamente.
Sa che non è necessario rinunciare all’entusiasmo delle conquiste: esse fanno parte della vita, e ne gioisce con tutti coloro che ne partecipano.”

 Egli ha un cuore forte, capace di immense passioni.
Tutto parla al suo cuore, che lui ascolta e ora comprende.
Accoglie ciò che nasce e riceve da quest’ultimo, con spontaneità, senza averne più paura o porsi inutili domande: sente che ciò che gli scorre dentro,  grazie al cambiamento avvenuto, è buono, lo vivifica e lo rasserena, consentendogli di offrirne agli altri, in maniera insolita.
Così diviene più attento agli altri, più generoso, meno egoista e più prodigo di attenzioni.
E’ ora pronto a dare il meglio di sé, perché la vita lo appaga e la passione che riversa su chi sente di amare, lo rende sereno, forte e capace di dare al Mondo ciò che egli è e sa.
Ogni suo dono, basato su sani e forti principi e valori, germoglia e questo gli permette di stare sereno e finalmente appagato.
Ora è veramente libero nelle sue scelte, capace e coraggioso e sa finalmente cosa sia e come si attivi, la sana follia creatrice, che un tempo pensava non gli appartenesse, ma così non era, perché essa appartiene sia a lui che agli elementi che lo affascinano e guidano, come appartengono a chi gli vive accanto, come suo uomo o donna o mentore.
Qualsiasi cosa faccia, ora la fa con determinazione e senza chiedersi se andrà a buon fine, perché sa che ciò che  viene, come un vento caldo, da dentro non è mai destinato a fallire …
Che si tratti di un lavoro, di una relazione, di un hobby, di un impegno nuovo … non importa: importa la gioia e la serenità con cui ora investe il suo tempo e le sue energie per tutto questo.
Cambia e il suo cambiamento non passa inosservato, perché ogni volta raggiunge ciò che aveva pensato di raggiungere, senza apparente fatica.

Il Guerriero accetta le proprie passioni, e le vive intensamente, … tutte, ma soprattutto l’Amore, che vive come un uragano, un brivido caldo che gli toglie il fiato e lo rende unico.
In qualsiasi iniziativa lui diventa travolgente , perché in lui TUTTO ora nasce dal centro del suo Essere e si esprime attraverso le sue fatiche, le sue mani, il suo corpo, la sua mente, progettato dal suo IMMENSO cuore e sostenuto dal suo Spirito rinnovato.
Il Guerriero della Luce ottiene molte vittorie, raggiunge qualsiasi obiettivo desideri conseguire, ma non se ne vanta e vive tutto con estrema semplicità e scioltezza, gustando semplicemente la gioia del percorso e della condivisione.

“Ma non perde mai di vista le cose durature, e i solidi legami creati attraverso il tempo.

Un Guerriero sa distinguere ciò che è transitorio da quello che è definitivo.”

Egli è fedele, crea solidi legami e distingue a pelle ciò che è e sarà per sempre, da ciò che è transitorio, ma non per questo rinuncia al dialogo e al confronto…
E’ consapevole che qualsiasi evento o persona che ci passano accanto sono parte di un progetto e quindi accetta di offrire il suo supporto a chiunque glielo chieda, anche se diverso, altro da lui, dai sui pensieri, dai suoi valori e principi.
Sa che ciascuno di noi può essere “un’occasione di cambiamento” e quindi accetta il confronto, lo scambio, l’ascolto, anche se partono da persone con altri punti di vista.
Il Guerriero di Luce ha dei punti fermi e di forza che sostengono la sua esistenza, e questi sono le cose durature ed i legami solidi, creati e forgiati attraverso il tempo.
La vita gli ha insegnato quali sono le cose per cui vale la pena vivere, così ora egli offre e sostiene vera amicizia, veri sentimenti, grandi passioni e un amore immenso.
Questi sentimenti li cresce, li nutre, li matura e li coltiva, … perché finalmente è consapevole, a livello quasi viscerale, di ciò che è persistente e ciò che è fallace, cioè pura evanescenza del momento.

“Un Guerriero della Luce non conta solo sulle proprie forze. Usa anche l’energia dell’avversario.”

Egli ha sofferto e sperimentato il dolore sulle sue carni e nell’Anima, quindi sa osservare e far tesoro di ogni mossa, azione e palpito dell’avversario …
Sa risparmiare i colpi per allungare i suoi fendenti all’occorrenza; lui non cerca la lotta per la lotta, perché non serve, ma si espone al combattimento quando tutto gli dice che lo deve fare.

“Quando inizia il combattimento, tutto ciò che possiede è l’entusiasmo, e i colpi che ha appreso durante l’addestramento.
A mano a mano che procede nella lotta, scopre che l’entusiasmo e l’addestramento non sono sufficienti per vincere: è necessaria l’esperienza.”

Intelligente, vivace, attento, un Guerriero apprende velocemente l’arte del confronto e quando lo deve mettere in atto lo fa con consapevolezza e volontà, entusiasta di potersi misurare, per sostenere una giusta causa.
Sebbene ben addestrato dalla vita trascorsa e attuale, ogni volta si cimenta comunque con un avversario nuovo, quindi imprevedibile, da vari punti di vista, nonostante tutto, e per tanto da non sottovalutare…
Presto si accorge che gli viene chiesto altro, un qualcosa di più sottile di cui ancora non ha esperienza, eppure non si perde d’animo, ma pensa a quanto ha avuto modo di provare nel tempo…per trovare ciò di cui ha ora bisogno.
Ogni situazione vissuta, anche se diversa, possiede delle costanti e queste rappresentano appunto ciò che noi definiamo conoscenze pregresse o esperienza.
Viene soccorso dai loro insegnamenti, ma i colpi sono a volte forti e spietati …

“Allora egli apre il suo cuore all’Universo, e chiede a Dio di ispirarlo, affinché ogni colpo del
nemico diventi una lezione di difesa per lui.”

 Nel questo nuovo vissuto, il Guerriero riallaccia il suo contatto con il Divino e l’Universo, per chiedere aiuto e quando ha bisogno di altro sostegno chiede l’ispirazione, affinché ciò che il nemico fa diventi nell’immediato una lezione, anzi la lezione di cui ha bisogno per sapere di nuovo cosa fare e come agire per proteggersi e continuare al meglio la lotta.

“I compagni commentano: ”
Com’è superstizioso. Ha interrotto la lotta per pregare, e rispetta i trucchi dell’avversario.”

I suoi compagni a volte non comprendono le sue modalità, perché sono altro da lui, quindi spesso lo giudicano e pensano sia debole, inadatto o cedevole verso il nemico e le difficoltà, ma non è così.
Un Guerriero ha chiaro dove vuole arrivare e sa perfettamente che qualcuno lo guida ovunque e sempre …
Egli sa che è ben protetto e non deve temere nulla, né lasciarsi sviare e indebolire nemmeno dal giudizio, che spesso partendo dai suoi stessi compagni d’avventura, potrebbe ferirlo e distrarlo.
Chi non sa, non può essergli di nessun aiuto, di questo ha piena consapevolezza.

 “A queste provocazioni il Guerriero non risponde. Sa che, senza ispirazione ed esperienza, non c’è addestramento che dia risultato.”

Ogni Spirito di Luce sente la connessione con lo Spirito Divino e si fida.
Qualunque cosa accada, il Guerriero di Luce sa con estrema certezza, che non sarà invano.
Egli è protetto e il compito che sta compito è guidato e sostenuto, quindi non potrà accadergli nulla di male.
Le prove della vita sono tante, ma il suo cuore è leggero e le forze, ben calibrate lo supportano; non si sente mai sfinito e sebbene qualche volta la lama dell’avversario lo sfiori o lo colpisca, lui trova sempre un motivo per procedere, per credere in sé e nell’aiuto celeste, anche quando il buio avanza e le critiche si intensificano …
Credo che siamo in tanti tra i Guerrieri ad esserci sentiti persi in certi momenti della nostra vita o particolarmente avvolti da vissuti intensi, eppure la Fede ci ha sorretti …
E’ stato quando, per esempio, un portone si è chiuso e la fatica e la paura ci sono state compagne; allora ci siamo sentiti persi, …ma improvvisamente qualcosa è cambiato e di nuovo la serenità è tornata …
Quando le prove arrivano è sempre per offrirci il meglio di noi stessi e della Vita in generale e farci giungere grandi novità, pronte ad  offrirci qualcosa di magico e di migliore …
Il Cielo organizza sempre tutto al meglio e così tutto finisce bene, tranne che, quando ci facciamo prendere dalla disperazione e rimaniamo a grattare l’uscio che si è chiuso e non ci giriamo nemmeno a guardare cosa abbiamo davanti.
Lo ripeto spesso, perché l’esempio calza a pennello …
Avete presente le porte blindate degli ingressi delle banche?
Dobbiamo richiuderci alla spalle la prima porta, perché la seconda si apra …
La stessa cosa accade quando ci succede qualcosa di nuovo, sconvolgente, dinamicamente evolutivo.
Un fatto accade, spingendoci ad uscire allo scoperto, a lasciare la nostra quotidiana zona di comfort e tutto vacilla dentro e intorno a noi: una morte, una separazione, un abbandono, un’ingiustizia, un dolore, una malattia, un problema … rappresentano la nostra porta in chiusura …
Non importa la natura del divenire, del cambiamento, importa lo sconvolgimento che le accomuna e che ci viene propinato …
Ci sentiamo sconvolti come  se fossimo gatti, rinchiusi in una stanza…
Ci mettiamo in difesa, ci arrabbiamo, ci sentiamo privati ingiustamente di ciò che avevamo, di ciò che “ci apparteneva”, secondo le nostre filosofie terrene e quindi ora, essendone stati spogliati, ci sentiamo feriti, umiliati, incapaci di riprenderci e ingiustamente provati dalla vita, dalla sf… , dal destino
Se abbiamo il coraggio di girarci ci accorgeremo invece che davanti a noi sta un meraviglioso portone e spesso accanto qualcuno di speciale, che ci accompagnerà nella nuova avventura, come Beatrice che attendeva il nostro Dante per scortarlo oltre i regni in cui Virgilio lo aveva condotto..
Chi si volge, girando le spalle alla porta ormai richiusa, spesso si ritrova come Guerriero di Luce e riscopre ed educa, finalmente, il proprio Guerriero interiore.
Siamo grandi e forti, molto più di quanto possiamo anche solo immaginare …
Basta concedercelo e vivere, vivere appieno.
Il passaggio può averci in qualche modo ferito, ma ora tutto sarà nuovo, diverso, migliore, se lo accoglieremo e non continueremo inutilmente a lacerarci le unghie ed il cuore, grattando e battendo disperatamente contro il vecchio portone, che non ci può offrire più nulla, non si può essere riaperto.
Temiamo il nuovo e non abbiamo la consapevolezze che si tratta solo di un dono, un regalo, un lato positivo di quanto sta avvenendo.
La vita è magia pura e noi non lo comprendiamo a volte e questo ci inganna e ci procura solo guai e pensieri inutili.

“… quando si trova davanti a qualcuno che gli ispira timore, il Guerriero ricorda che l’altro hale sue stesse insicurezze.  Ha superato ostacoli simili, ha vissuto gli stessi problemi.
Ma sta affrontando la situazione in modo migliore. Perché? Perché si serve della paura come motore, e non come freno.
Allora il Guerriero apprende dall’avversario, e si comporta nella stessa maniera.”

A volte il Guerriero cade negli stessi tentennamenti dei non guerrieri: la paura.
Perché la paura???
Perché essa viene coltivata e distribuita a piene mani, per tenere l’uomo ingabbiato nelle sue insicurezze, affinché non crei, non migliori, non superi certi limiti stabiliti come invalicabili.
Vi siete mai accorti di come veniamo facilmente depistati dai mezzi di informazione sui veri problemi politici interni, con fatti cruenti di cronaca dispensatici ad hoc, oppure con notizie ed anticipazioni di atti terroristici?
Beh, sto parlando di questo.
Viviamo e purtroppo cadiamo nella trappola del “terrorismo emotivo” , che poi pervade la nostra esistenza e devia anche le cose sane che potremmo e dovremmo vivere.
Che bello invece osservare i bambini sotto i tre anni, quando non hanno ancora nutrito, grazie a noi, il lato oscuro della paura.
Il Guerriero di Luce si accorge che presto perderà la battaglia, se continua a prestare ascolto alla paura e a rimanere immobile, lontano dal vero combattimento…
Allora qualcosa dentro si smuove e lo spinge ad osservare meglio il suo avversario e a ricordare …
Anch’egli è umano e quindi nutre sicuramente le stesse emozioni e quindi insicurezze …, ma sta affrontando la prova odierna in maniera più proficua rispetto al Guerriero.
Perché???
Forse perché la paura la usa per lanciarsi nel vuoto, non per frenare …, seguendo la saggezza atavica, l’istinto, che lo spinge a muoversi, a tentare, a fare, a sperimentare …

Mia nonna era solita dire, di fronte ai momenti faticosi della vita:” Via il dente, fuori il dolore!!!”
E’ così …
Vivere è tuffarsi nella Vita, non evitare, è sfruttare il lato buono della paura, quello che ci spinge a muoverci, non a rimanere bloccati come un pezzo di granito.
E allora, cosa aspettiamo???

Questo articolo è stato amorevolmente scritto da Ti degli Arcangeli (l'autrice dei 2 libri Le Preghiere Arcobaleno dagli Arcangeli e La Via della Luce. Testi guida dell’Arcangelo Uriele ) con canalizzazione di un Arcangelo specifico oppure facendosi ispirare da Arcangeli e Angeli.
Sei libero di copiarlo su un altro sito/blog, però per correttezza lascia questa dicitura incluso il collegamento cliccabile a www.sottounarcobalenodiluce.com

 

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