SCIENZA E SPIRITUALITA' Forme della Medianità. veggenza, psicometria, intuizione.

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SCIENZA E SPIRITUALITA'

Forme della Medianità. veggenza, psicometria, intuizione.

Le forme della medianità vengono classificate nel seguente modo:

 

alla Natura : in naturale e di prova o compito.

Riguardo a Fenomeno: in lucidità, incorporazione ed effetti fisici.

E al Medium; in cosciente, semi-cosciente e incosciente.

Nella lucidità si include la telepatia, la veggenza, la psicometria, le voci e l’intuizione.

Negli effetti fisici includiamo, infine, tutte le estese e impressionanti serie di fenomeni così denominati, incluso le guarigioni. Questa suddivisione è puramente soggettiva ( dell’autore) , per facilitarne la comprensione al lettore.

COS’E’ LA LUCIDITA’ MEDIANICA.

Richet ha definito la “lucidità” come la “conoscenza da parte dell’individuo di qualsiasi fenomeno non percepibile o conoscibile dai sensi normali. fuori da qualsiasi trasmissione attraverso la mente cosciente o incosciente”.

Con questa definizione puramente scientifica, l’eminente ricercatore ha voluto dire che si tratta di una facoltà spontanea. Non legata ai sensi fisici o non dipendente da effetti telepatici, da facoltà dello stesso individuo. Indipendente da interferenze esterne e che si manifesta per se stessa; in una parola l’ intuizione.

Ma poiché nei quadri della lucidità includiamo anche la veggenza e le voci. Nonostante il grande rispetto dovuto al fondatore della metapsichica, non possiamo accettare in totum questa definizione. E questo ci obbliga , pur non avendo l’autorevolezza scientifica dell’insigne maestro. A definirla nel modo seguente: “ La lucidità è la facoltà mediante la quale i medium possono vedere, udire e conoscere oltre i sensi comuni. E i confini delle vibrazioni della luce e del suono connaturati al mondo fisico”.

I mediuim non vedono e non odono, è chiaro, con i sensi fisici, ma con altri più elevati, aperti al piano iperfisico. Dove questi sensi astrali, d’altronde, non si localizzano in organi specifici, poiché sappiamo che si o de e si vede in tutto il perispirito; e non percepiscono o non vengono valutati in quanto legato alla conoscenza quadridimensionale che ancora ci sfugge in questo pia)no.

 

Il medium dotato di lucidità è colui che possiede la capacità ( veggenza, ascolto delle voci o chiaroudienza, intuizione). Portata a questo grado di equilibrio, di sintonia,, che lo colloca fra i due mondi – fisico e iperfisico o astrale-. Essendogli tutt’e due accessibili. Nella veggenza e nelle voci il medium agisce tanto in stato di coscienza che di semicoscienza o di incoscienza.

(forme della medianità: veggenza, telepatia, psicometria, intuizione).

LA TELEPATIA .

LA Telepatia è la capacità mediante la quale il medium riceve delle impressioni mentali – idee e pensieri – proveniente da un emittente incarnato o disincarnato. Queste impressioni permangono nel campo dell’attività perispituale

la Veggenza, detta pure chiaroveggenza, è la visione iperfisica, utilizzando lo stesso metodo di semplificazione e uniformandoci ad altri autori, la dividiamo in:

Veggenza ambiente o del luogo. Nello spazio e nel tempo

 

La Veggenza ambiente o del luogo è quella che si verifica nell’ambiente in cui si trova il medium. Calandosi in fatti che proprio lì si svolgono e può essere considerata come una facoltà ai suoi primi stadi. Il medium può vedere degli Spiriti presenti, dei colori, luci e forme. Può vedere anche dei segni, quadri e simboli proiettati mentalmente, nel suo campo di visione, dagli istruttori invisibili o da qualsiasi Spirito. Quando il fenomeno guadagna, con lo sviluppo, maggiore nitidezza, il medium potrà leggere parole e frasi intere, pure proiettate al momento dagli Spiriti comunicanti. In questi casi non sempre i simboli, i segni e i caratteri sono chiari, appropriati e significativi. Essendo invece, a volte, molto inespressivi poiché dipendono dalla capacità immaginativa, dalla intelligenza o dal potere mentale dello Spirito comunicante.

 

PROCESSO DI POLARIZZAZIONE.

La veggenza nello spazio è quella in cui il medium vede scene, quadri, segni o simboli, in luoghi distanti da dove opera. Questa visione è ottenuta, comunemente, in due modi: 1- dalla formazione di un cavo astrale. Che è un processo di polarizzazione di un certo numero di linee parallele di atomi astrale che vanno dall’osservatore alla scena che deve essere vista. Tutti gli atomi sui quali si agisce si trovano, finchè dura l’operazione, con le loro assi di atomi astrali rigorosamente parallele le une alle altre. In modo da formare una specie di condotto attraverso il quale il veggente guarda.

2- Con lo sdoppiamento mediante il quale lo Spirito del medium, abbandonando momentaneamente il corpo fisico. O meglio, esteriorizzandosi, viene portato sul luogo della scena da osservare, quindi direttamente. Per cui in questo caso la visione è molto più nitida e completa. Quando il medium non ha ancora sviluppato la capacità di sdoppiamento, gli stessi istruttori lo immergono in un sonno sonnambolico. E, in questo stato, lo trasportano nei luoghi desiderati. In questi casi il veggente o narra la scena vista solamente dopo il ritorno e il risveglio nel corpo fisico, o andrà narrandola durante lo stesso sonno sonnambolico man mano che la osserva.

LA SUCCESSIONE DEGLI EVENTI.

È quella in cui il veggente vede scene rappresentanti fatti che succederanno o sono già avvenuti in altri tempi. Opera pertanto in pi eno dominio quadrimensionale. La veggenza nel Tempo, è la successione degli eventi senza fine. E si aprono per lui le regioni poco definite dove si trovano i registri dell’eternità ( piano akashico), i quali, scorrendo sotto i suoi occhi, gli daranno come in una pellicola cinematografica la visione nitida e progressiva degli avvenimenti passati e futuri.

I medium, collocati in un “angolo del tempo”, cioè in un momento fra due cicli di tempo, possono abbracciare con lo sguardo ciò che è già stato e ciò che sarà. Visto che, secondo Marin, il futuro non è predisposto, bensì realizzato costantemente nel Tempo. Le cause, passate o presenti, proiettano nel futuro i loro effetti, ai quali rimangono legate in modo che il veggente. Collocato fuori da questa linea di collegamento fra i due punti, può abbracciare detti effetti da un estremo all’altro.

 

Nel primo caso, quello delle cose del passato, come si comprende la visione è evocatrice e, nel secondo, quello delle cose del futuro, è profetica. C’è ancora da osservare che, nel caso di visione nel tempo, il medium può essere trasportato in sdoppiamento nella regione o nel punto dove si trovano i clichés astrali. Oppure questi clichés possono essere proiettati dagli Spiriti istruttori nel luogo dove il medium si trova.

( le forme della medianità: veggenza, psicometria, intuizione).

VISIONI DEI FATTI PASSATI

Questo speciale tipo di veggenza si caratterizza per il fatto che, nel campo medianico, si sviluppa una serie di visioni di fatti passati. Dal momento in cui alla presenza del veggente viene posto un oggetto qualsiasi legato a quelle visioni.

Per esempio, sottoponendo al veggente un pezzo di legno, egli potrà vedere da dove proviene, dove è stato tagliato. Da chi è stato lavorato, di quale costruzione ha fatto parte e tutto ciò che è in relazione ad esso. Si dice che il celebre romanzo “Gli ultimi Giorni di Pompei” di Lord Bulver Lytton sia stato scritto in questo modo. Lo scrittore, mentre visitava le rovine della città morta, prese un frammento di mattone. E, usandolo come polarizzatore, vide scorrere nel suo campo di veggenza tutti gli avvenimenti riguardanti la distruzione della città.

Una forma di lucidità molto interessante è quella in cui lo Spirito del medium, esteriorizzato, abbandona la sua “mente minore”. ( Quella che usa abitualmente, e che porta in sé per le prove della sua attuale incarnazione) e penetra nella “mente maggiore”, nella “mente totale”. ( Quella legata a tutti i fatti della sua evoluzione e che contiene tutti i ricordi del suo passato). E, integrato momentaneamente in essa, rivive determinate scene e fatti lì, incisi indelebilmente. Questo è ciò che succede in ogni incarnazione, indelebilmente e in modo naturale, quando lo Spirito ritorna errante nello Spazio.

 

LA MENTE MAGGIORE

 

Nel caso della psicometria, quella della reintegrazione momentanea nella mente maggiore, il processo è chiaramente sonnambolico. Non il sonnambulismo classico dove c’è dipendenza imposta da un ipnotizzatore incarnato. Ma sdoppiamento naturale, cosciente, in cui il medium rivive i fatti, li vede, li sente. E, allo stesso tempo, li va descrivendo a voce o per iscritto, godendo o soffrendo nuovamente per tutto quello che è successo molto tempo fa, forse migliaia di anni fa.

Normalmente, quando lo Spirito si incarna, la mente si riduce, dimenticando il passato e perdendo la possibilità di rievocare determinate esperienze. E, quando si disincarna, la mente si espande, si integra per riprendere il possesso di se stessa. Eccezionalmente, nel caso di lucidità medianica, l’espansione mentale è momentanea, limitata nel tempo.

C’è anche un aspetto, peraltro poco comune, di veggenza che è interessante riferire. Si tratta delle visioni collettive, cioè di scene osservate contemporaneamente da più persone. Per esempio: contingenti di soldati che fanno manovre in pianure con molte case, a volte in pieno giorno, alla presenza di spettatori esterrefatti; numerose carovane di uomini e animali che valicano montagne, sparendo per gole e dirupi, senza lasciare orme; bande irregolari di individui alla guida di veicoli; greggi condotti da pastori…

Tali si sono verificati in alcuni paesi, specialmente in Scozia, alla presenza di molte persone, si sono ripetuti in determinate date generando sconcerto in tutti. Veramente non c’è spiegazione plausibile per tali fatti e qui li riferiamo solamente a titolo informativo.

In effetti non è credibile che gli Spiriti abbiano promosso la materializzazione in massa di tanti individui ed animali, facendoli diventare francamente visibili; pure non è credibile che, per coincidenza, in determinati giorni e ore si siano riunite nello stesso luogo tante persone in possesso di facoltà di veggenza…. Comunque sia, il fenomeno esiste ed è stato osservato moltissime volte. Per la verità si tratta di immagini mentali proiettate da Spiriti dotati di alta capacità di realizzazione nel campo della creazione ideoplastica.

 

( le forme della medianità: veggenza, , psicometria, intuizione).

LE VOCI

E’ la facoltà mediante la quale il medium ode voci profferite da Spiriti e suon i da loro prodotti o legati alla Natura.

Quasi sempre le voci si risvegliano nel medium che ha già manifestato la facoltà di veggente, dato che queste sono facoltà reciprocamente complementari. Così come succede con le immagini della chiaroveggenza, le voci e i suoni riecheggiano a volte nel cervello del medium e a volte vengono udite fuori, più o meno lontane, secondo la capacità uditiva manifestata dal medium.

IL LAVORO DELLO SPIRITO SULLA COSCIENZA FISICA E SUI NERVI SENSORIALI.

Nel primo caso, lo Spirito che parla trasmette la parola o il suono e le onde sonore non attraverso la cortina fluidica di protezione. Che separa il perispirito; tali impressioni non sono trasmesse agli organi dei sensi fisici ed è per questo che il medium ha l’impressione di sentirle nel cervello. Nel secondo caso, le impressioni sonore, trasmesse attraverso la cortina fluidica, raggiungono gli organi di senso e cadono nel campo della coscienza fisica; interessano i nervi sensoriali dell’udito, va precisato senza passare per il timpano, ma semplicemente per induzione. E può anche succedere che lo Spirito che invia i suoni o le voci agisca direttamente sull’atmosfera terrestre. Materializzandoli, o meglio, condensandoli, più o meno intensamente. Al punto da ferire il timpano dell’udito fisico per dar luogo a un’audizione diretta comune.

Il primo caso è più ricorrente, ossia è quello della permanenza dei suoni nel campo dell’attività perispituale senza attraversare la cortina fluidica di separazione.

Il medium udente può captare tanto onde sonore provenienti da Spiriti disincarnati. Che deliberatamente le trasmettono, come un qualsiasi rumore, voci, parole e persino intere conversazioni. Provenienti dal mondo etereo, anche quando non vengono trasmesse espressamente per sua conoscenza. Aperto il suo campo uditivo al suddetto mondo, il medium può captare molte cose che là stanno succedendo. In modo più o meno perfetto, secondo la sua capacità di audizione. La forma più comune di questa facoltà è la telepatia. Il centro di forza coronarico, in certi casi, agisce sulla ghiandola pineale sviluppando veggenza e ascolto di voci mentali.

( le forme della medianità: veggenza, , psicometria, intuizione)

 

 

LO SFORZO EVOLUTIVO.

Lo studio della qualità dell’intuizione comporta un’ampia indagine, ma qui esporrò una breve sintesi.

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Nello sforzo evolutivo, l’uomo si è comportato secondo istinto, ha acquisito più tardi la ragione e si avvia ora verso l’intuizione. Che, tuttavia, appare appena all’orizzonte. Nell’epoca in cui viviamo, in senso generale, la ragione ha il pieno dominio e le componenti intellettuali sono preponderanti; però ci sono alcuni uomini, più evoluti, che già si governano, più o meno coscientemente, con l’uso di questa facoltà di più alto livello.

Nello studio dell‘intuizione, non c’è posto per termini correnti tanto apprezzati di coscienza, sub coscienza e incoscienza, nel significato restrittivo che comunemente gli si dà, perché le vere realizzazioni spirituali non dividono la mente ma, al contrario la unificano, la dilatano per integrarla nella mente universale.

PERCEZIONE DELLA VERITA’ UNIVERSALE.

L’intuizione è la percezione della verità universale, totale e qualsiasi barlume che si abbia di essa è una particola della verità nel suo complesso, soprattutto quando manifestata in relazione a un caso particolare o isolato. La verità totale ha potere e autorevolezza in se stessa e non ammette restrizioni di qualsiasi genere; e perciò l’uomo intuitivo non discute né analizza le sue manifestazioni ma, semplicemente, ubbidisce. L’obbedienza alle manifestazioni dell’intuizione è una delle condizioni fondamentali dello sviluppo e ampliamento di questa facoltà dell’individuo.

La conoscenza intellettuale può essere acquisita con lo studio, con l’applicazione, il raziocinio, l’osservazione, con la sperimentazione; l’intuizione però non dipende in nulla di ciò: è unicamente una conoscenza trasfusa o, meglio, un discernimento spontaneo di una verità serena e unica. Le donne, in generale, sono più intuitive degli uomini perchè si affidano più ai sentimenti che alla ragione e l’intuizione non è un prodotto della ragione: è la percezione di un determinato argomento che si avverte in certi momenti e circostanze, o di una determinata situazione, e quanto più dolorosa o imperiosa e urgente fosse la situazione, più alto e più rapidamente parlerà l’intuizione indicando il vero cammino o la vera soluzione.

 

IL SENTIRE IINTERIORE

Ma cos’è l‘intuizione da dove viene? È una voce interiore, il sentire interiore che parla e che deve essere ascoltata senza indugi. Questo sentire intimo che abbiamo nei confronti di una certa cosa o argomento; è la verità cosmica, divina, presente nel nostro IO, in forma potenziale, perché Dio è la Verità unica ed eterna che Lui sta spargendo in tutto il Creato Universale, di cui noi siamo una particola viva , operante e sensibile. L‘intuizione è il nostro collegamento diretto e originale con il Dio potenziale, interiore, così come il raziocinio è il nostro collegamento con il mondo.

L’uomo è un essere limitato dai suoi corpi organici e fluidici, ma là dove non arriva con il braccio, ci arriva con l’intelligenza e dove l’intelligenza non arriva, ci arriva con l’intuizione. Come Spirito, poi, possiede ampi poteri.

La conoscenza derivante dall’intelletto ci fa conoscere il mondo che ci circonda, mentre l‘intuizione ci dà il discernimento delle cose divine; la prima si colloca nella ragione che misura, pesa e divide, analizza, trae conclusioni; la seconda invece poggia sulla Fede perché crede solamente e confida.

La ragione è metodica, meccanica, circoscritta, ma l’intuizione è intrinseca, illimitata, indipendente, al di sopra di qualsiasi legge, onnicomprensiva. Il campo della ragione arriva fino dove l’intelligenza glielo permette, ma quello dell’intuizione non ha limiti perchè è il campo della coscienza universale. Per ciò, a volte la ragione dice “Sì” quando l’intuizione dice “NO”; quando l’una dice “prudenza”, l’altra dice “fiducia”; questa dice “prima ragiona”, ma l’altra determina “credi e segui”.

L’una è ombra sempre vacillante, l’altra è luce sempre chiara; questa dubita e si nega, l’altra confida e si consegna. Perché la ragione è la legge, mentre l’intuizione, in un certo senso, è la grazia.

 

UN UOMO RINNOVATO E’ UN UOMO INTUITIVO.

L’apostolo Paolo si riferiva sempre a uomini che vivevano sotto la legge e realizzavano atti in conformità di essa, ma indicava sempre come vero cammino della grazia, nel quale si deve essere onesti non perché ci possono essere leggi contro la disonestà; virtuosi non perchè ci sono leggi contro la trasgressione, sinceri non perché ci sono leggi contro la menzogna, ma perché la grazia eleva il sentimento umano e lo purifica persino al di sopra della legge, perché c’è un piano di vita spirituale dove non interferisce la legge, un regno al di sopra della legge dove governano solo le virtù dello Spirito emancipato dall’errore.

L’uomo funziona su tre piani, e precisamente: quello fisico, quello intellettivo e quello spirituale, che corrispondono, rispettivamente, all’istinto, alla ragione e alla intuizione; ma la verità totale, essenziale, divina, è percepita solo dall’uomo intuitivo. L’uomo del futuro, cioè l’uomo rinnovato, che ha vinto se stesso vincendo il dominio della rozza materia, sarà un uomo intuitivo.

( le forme della medianità: veggenza, psicometria, intuizione)

MA QUALE’ L’ORGANO DEL SESTO SENSO?

Quando l’intuizione parla, non si limita solamente all’aspetto circoscritto o parziale dei problemi, ma comprende ciò che sta alle spalle e di fronte, raggiunge l’aspetto totale, a seconda della proiezione dell’individuo nel campo generale della sua evoluzione. È difficile per noi localizzare nel corpo fisico la regione o l’organo per mezzo del quale si esercita l’intuizione. L’organo dell’intelletto è il cervello e possiamo dire che la ragione ha sede in questo organo. Ma, per quanto riguarda l’intuizione, se non è esercitata dalla ghiandola pineale e pituitaria ( organi delle manifestazioni medianiche- organo del sesto senso), forse la sua sede è il cervelletto, organo sensoriale sopra il normale, che con tempo tende a svilupparsi.

Amore, fede e intuizione, ecco le caratteristiche sublimate dall’uomo spirituale. L’uomo intuitivo risolve i suoi problemi con elementi ottenuti dal piano divino, mentre la ragione li risolve secondo i ricorsi della stessa intelligenza umana, legata alle cose del mondo.

Tanto più l’uomo preclude il suo udito alle voci del mondo materiale, tanto più si apre nel suo intimo la voce sublime di questa preziosa facoltà dello Spirito. Tanto più lo Spirito si rivela a se stesso e si integra con il Cosmo, tanto più si unisce a Dio.

 

L’IMMAGINAZIONE CREATRICE

Dice Alexis Carrel, uno dei più stimati esponenti della scienza ufficiale, riguardo questa meravigliosa facoltà: “ E’ evidente che le grandi scoperte scientifiche non sono unicamente opera dell’intelligenza. I geni, oltre al dono di saper osservare e comprendere, posseggono altre qualità, come l’intuizione e l’immaginazione creatrice. Per mezzo dell’intuizione, apprendono ciò che gli altri uomini non vedono, percepiscono la relazione tra fenomeni apparentemente isolati, sentono incoscientemente la presenza del tesoro ignorato. Tutti i grandi uomini sono dotati di potere intuitivo. Sanno, senza ricorrere alla ragione e senza analizzare ciò che gli interessa sapere.

Le scoperte dovute all’intuizione devono essere sempre sviluppate dalla logica. Tanto nella vita comune che nella scienza, l’intuizione è un mezzo per acquisire conoscenze di grande rilevanza, ma pericolose. A volte è difficile distinguere l’intuizione dalla illusione. Chi si lascia guidare solo dall’intuizione va incontro a errori. Ma i grandi uomini o i semplici, di cuore puro, possono essere condotti dall’intuizione ai più alti vertici della vita intellettiva e spirituale”. ( da “L’uomo, questo sconosciuto).

Vediamo cosa dice Pietro Ubaldi ne “La Grande Sintesi”:

“ Nel mondo della materia abbiamo in primo luogo dei fenomeni; dopo la percezione sensoriale e, infine, per mezzo del sistema nervoso, convergendo, nel sistema cerebrale, la sintesi psichica – la coscienza. Fino a qui si arriva sul terreno della ricerca scientifica e della esperienza quotidiana. Non commise errore il materialismo quando vide in questa coscienza un’anima figlia della vita fisica e destinata, come questa, a estinguersi.

Se ci caliamo più a fondo, incontriamo la coscienza latente, che sta alla coscienza esterna e chiara come le onde elettriche stanno alle onde acustiche. Questa coscienza più profonda appartiene all’intuizione, che è il mezzo della percezione alla quale, come già detto, si deve giungere affinché la conoscenza possa progredire”.

(Forme della medianità: veggenza, psicometria, intuizione)

 

L’ESSENZA DIVINA DELLA REALTA’

Pertanto l‘intuizione porta a questo regno di piena coscienza e lo fa in virtù di un cammino così chiaro e così orizzontale che persino i ciechi non perdono mai la via. Ma la sua voce può essere udita solo nel silenzio, nella purezza e nella intimità dell’essere, condizione incompatibile con i rumori del mondo. Fievole all’inizio se fosse attesa sempre senza indugi e, con fiducia, andrà man mano aumentando e guadagnando crescente forza e finirà per essere udita in qualche circostanza e in qualche momento, indicando all’individuo l’orientamento più sicuro, più alto e più giusto, aprendosi come un fiore alla luce e al calore del sole supremo.

Tra le facoltà medianiche è la più elevata e la più perfetta perchè pone l’individuo non più e solamente in contatto con cose ed esseri del mondo spirituale, ma direttamente, e a più alto livello, con l’essenza divina delle realtà.

Tratto dal libro di Edgard Amond “Medianità”.

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