Legge del Karma e della Rinascita.... (parte 2^)..............21....11....15

 

Legge del Karma e della Rinascita (parte 2^)

Le forme pensiero che gravitano intorno a noi ci possono più o meno condizionare. Un pensiero ricorrente quando ha una certa intensità diventa, in seguito, un’abitudine alla quale la mente torna spontaneamente. Queste abitudini ci fanno agire in un determinato modo, spesso senza rendercene conto. Solo cambiando i nostri pensieri, immettendo principi e valori etici, possiamo uscire dalle forme pensiero negative e crearne di positive.

All’inizio non sarà facile, ci costerà sforzo e fatica, però in seguito tutto diventerà spontaneo.
L’armonia nella nostra vita dipende dalla padronanza dei nostri pensieri, perché sono i semi dei nostri sentimenti ed azioni e determinano il nostro destino. La forza creatrice dei nostri pensieri ha un potere enorme.
Si evolve tramite l’esperienza rispettando le Leggi e non con la sola conoscenza. Accettando la Legge del Karma e della Rinascita il Piano evolutivo sulla terra diventa molto più comprensibile, dando così risposta ai molti enigmi che l’uomo trova spesso davanti a sé.

Il premio Nobel Maurice Maeterlinck sintetizza molto chiaramente la legge del karma e della rinascita:

I pensieri costruiscono il carattere. L’uomo diventa ciò che pensa. Crediate in tutta verità a voi stessi. L’uomo è responsabile di ciò che è ed è intrappolato nella rete di ciò che ha pensato e fatto. Egli non può né cambiare né distruggere il passato, ma finche non si siano manifestati gli effetti delle cause precedenti, egli può modificarle con nuove forze.”

KARMA = azione delle conseguenze del passato.
Quale azione?
Tutte.
Tutto ciò che si è fatto, detto o pensato.
Vale solamente per gli esseri coscienti. Noi.
A pensarci bene, tutto si riduce a pensiero, perché le altre azioni sono la conseguenza del pensiero.
Una bella responsabilità!
Dunque, siamo e saremo ciò che pensiamo.
“Semina bene, raccoglierai bene”.
Che genere di semina è un bene?
Il pensiero che produco, che nasce nella mia mente, va, parte, si amplifica e risuona tutt’attorno a me e, come un suono infinito, si propaga in tutto l’universo.
Che cosa posso fare io, piccola cellula del grande organismo chiamato Umanità?
Tremo al pensiero di quale responsabilità ho, vivendo e pensando, cioè seminando.
Gioisco al pensiero che posso, curando il mio piccolo, lanciare pensieri-cause e contribuire al benessere del Grande Organismo.
Sto attenta, ci riesco solo in parte, ma sapendo, cerco di creare effetti positivi.

KARMA = legge di causa-effetto.
Io, tu, loro. siamo tutti collegati con le nostre azioni e i nostri pensieri.
Così si crea il KARMA individuale e collettivo.
Insomma, anche il KARMA di un gruppo, di un popolo o di una nazione.
“Ogni nazione ha il governo che si merita”, recita un detto.
Direi, piuttosto, che ha il governo che si é preparata con le proprie azioni già da diverso tempo.
C
he cosa possiamo fare noi, piccole unità, ma significanti?
Ci è permesso di pensare in grande, ma dobbiamo agire in piccolo!
All’inizio, osservando tutti i nostri pensieri, poi va da sé.
Se sono nati con un intento amorevole, a fin di bene, creeranno effetti positivi.
Questo è ciò a cui dobbiamo tendere.
In questo modo aiuteremo noi stessi, ma anche i nostri fratelli a far nascere un KARMA con effetti positivi, insomma, un buon KARMA.

Fonte: Associazione Pax Cultura

 

TUTTOENIENTE

 

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