GIOCARE...( C'E' POSTA PER MAREA )

CIAO A TUTTI

IN QUESTO GIORNO TANTO BELLO SOLO UNA COSA VOGLIO DIRE...

TROPPO SERIA SONO STATA FINO AD OGGI E TROPPO HO VISSUTO LA VITA CON SERIETA' E RESPONSABILITA'...

DA OGGI MI DICO...CHE COMUNQUE SIA...E' UN GIOCO..

QUALUNQUE COSA E' UN GIOCO DA GIOCARE RESPONSABILMENTE MA GIOCO E'.

OGNI GIORNO INDOSSO LA MASCHERA...MA è UN GIOCO...

DA QUANDO MI SVEGLIO LA MATTINA A QUANDO TORNO LA SERA A DORMIRE...è UN GIOCO...

E' SEMPLICEMENTE SEMPRE UN GIOCO..

RICORDO CHE DA UN MESSAGGIO DELLA VOCE DATO A CHI NON RICORDO SI DICEVA..

"VINCE CHI GIOCA IN LIBERTA'"...

B.GIORNATA

MAREA

TI RISPONDE   OSHO...

TI RISPONDE   OSHO...

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Transformation Tarot Card
Gioco
La Sfida che Krishna Fece ad Arjuna

 

La tua mente continua a giocare all’infinito, l’intero contesto è del tutto simile a un sogno, in una stanza vuota. Mentre mediti, osserva la mente mentre gioca come un monello: assomiglia a un bambino che gioca e salta, solo perché scoppia di energia, tutto qui. Pensieri che saltano, scherzi e lazzi, solo per gioco – non essere serio su quelle cose. Anche se è presente un pensiero cattivo, non sentirti in colpa. Viceversa, se è presente un pensiero splendido, grandioso – l’idea di servire l’umanità e di trasformare il mondo intero, l’idea di portare il paradiso sulla terra – non gonfiarti troppo l’io, non sentire di essere diventato un grande! Si tratta solo della mente che gioca e scherza: a volte si abbatte e a volte si eleva. Non è altro che energia in eccesso che straripa e prende forme e aspetti molteplici, tutti diversi tra loro.

 

Devi applicare a tutta la tua vita la dimensione del gioco. Qualsiasi cosa tu stia facendo, sii presente in quell’azione con totalità assoluta, al punto da rendere irrilevante la fine. La fine verrà, deve arrivare, ma tu non l’hai a fuoco: tu giochi, ti diverti.

È ciò che intende Krishna quando, nel corso del Mahabharata – la grande guerra in cui ebbe luogo il colloquio riportato nella Gita – dice al suo discepolo Arjuna di lasciare il futuro nella mani del Divino: “Il risultato delle tue azioni è nelle mani del Divino, tu limitati ad agire”. Questo “semplice agire” diventa un gioco.

Ecco perché Arjuna ha difficoltà a comprendere. Infatti controbatte: “Se è solo un gioco, perché uccidere? Perché lottare?” Ma tutta la vita di Krishna è solo un gioco: è impossibile trovare un uomo non serio come lui. Tutta la sua vita è una commedia, un gioco, nulla di serio. Si diverte con ogni cosa, senza mai prendere nulla sul serio. Ne gode con intensità, ma non si preoccupa mai dei risultati. Ciò che accade è irrilevante.

Per Arjuna è difficile comprende Krishna, perché è calcolatore, pensa in termini di risultati, di conseguenze. All’inizio della Gita dice: “Tutto questo sembra assurdo. Su entrambi i fronti amici e parenti sono pronti a lottare. Chiunque vinca, sarà una sconfitta, perché la mia famiglia, i miei parenti, i miei amici verranno annientati. Se anche vincessi, sarà una perdita atroce: a chi potrò mai mostrare quella vittoria? “Le vittorie hanno valore se si possono godere con gli amici, i parenti, la famiglia. Ma in questo caso non rimarrà nessuno, sarà una vittoria di cadaveri. Chi l’apprezzerà? Chi dirà: ‘Arjuna sei stato grande’? Per cui, che io vinca o che sia sconfitto, la cosa mi sembra assurda’. E vuole rinunciare. È mortalmente serio, e chiunque viva in base a calcoli lo sarà altrettanto.

L’ambientazione della Gita è unica. La guerra è la situazione più seria che esista. Non puoi giocare in quelle circostanze: sono in gioco delle vite, milioni di vite, non si può scherzare! E Krishna insiste nel dire che perfino in quel caso si deve giocare. Non pensare a ciò che accadrà alla fine, sii semplicemente qui e ora. Sii solo un guerriero che gioca. Non preoccuparti dei risultati, perché sono nelle mani del Divino.

E non è neppure questo il punto: ciò che conta è che non devono essere nelle tue mani, non devi fartene carico. Se te ne fai carico, la tua vita non potrà mai diventare meditativa.

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grazie,

è quello che esattamente sento dentro qui e ora

è tutto!

 

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