NON GIUDICARE O SARAI GIUDICATO...

Ciao...

Già ieri avevo meditato sulle parole trovate nel pensiero del giorno, in special modo su queste:

"incontrare persone prive di giudizio è come respirare dell'aria pura, dopo aver vissuto a lungo in un ambiente pieno di smog."

poi stamane ho trovato quello che parla del non giudicare come ci è stato insegnato da Gesù.

Ora ritengo che, in questo momento, sia per me della massima importanza approfondire l'argomento.

Io ti frequento da tanti anni e sempre ho notato che tu non giudichi. Aspetti che ti pongano dei quesiti prima di rispondere. Ho anche notato che dai molta importanza al " non giudicare " e perciò ti chiedo di spiegarmi, con la visuale di oggi, cos'è per te il NON GIUDIZIO.

Tante volte ci hai dato delle spiegazioni ma una delle cose che mi mettono in confusione è quando sento che anche se positivo, un giudizio è pur sempre un giudizio.

Grazie in anticipo per la risposta.  Namasté   NORI

 

IL NON GIUDIZIO...SEMPLICEMENTE ACCADE..

 

Avere l'abitudine o sentire il bisogno continuo di dare giudizi è un modo per tenere sotto controllo gli altri sperando che, così facendo, ci diano la loro attenzione.
Sarebbe un bene non concentrarsi sui giudizi, ma prendere coscienza dei propri più autentici e profondi, sentimenti ed emozioni.

Il non giudizio semplicemente accade.

Qualcosa in te non trova energia sufficente per formulare giudizi, è come se non ci fosse  vento, ma una quiete costante che non permette movimento alcuno...tutto è pacato tranquillo..Posso definirla una quiete silente.

Certamente senti i vari giudizi che vengono formulati...ma qualcosa in te non si muove e.... anche se vorresti dire qualcosa, riesci solo a constatare priva di quell'energia che muove gli stati d'animo...Non è facile risponderti, come puoi definire qualcosa che ha perso consistenza e al suo posto è rimasto solo uno spazio vuoto?

Ogni creatura ha il diritto di usare il proprio pensiero come meglio crede, perchè ciò che puoi pensare è il risultato di come hai potuto percepire la vita, sentire la vita, sperimentare la vita.

Quando sento giudizi, è come se sentissi il rumore che produce il gesso sulla lavagna e dato che, non è per me bello, semplicemente cerco, se posso, di cambiare discorso oppure non mi trattengo, tutto qua...altro non posso fare....

Ho integrato il significato della parola LIBERTA', ed è per questo motivo che lascio liberi gli altri dal mio giudizio..

Posso intervenire se mi chiedono dei pareri, delle  opinioni..questo si...Ma poi rispetto il loro pensiero che, altro non è che il risultato della lora storia- vita..

Se rifletti bene vedrai che, come ha detto Gesù, hanno già la loro pena, dunque perchè caricarli ancora di più?  Chi giudica non è quieto, anzi...il suo stato d'animo è sconvolto dalle energie in movimento e non tutte sono gentili, ci sono venti che sconvolgono, distruggono.. Per far capire meglio il mio sentire riguardo al giudizio, posso paragonarlo al vento= movimento emozionale e alla quiete= come alla padronanza degli stati d'animo...

Il rispetto per l'essere nel suo insieme, e sprattutto per la sua individuale storia, porta in se l'impossibilità al giudizio.. Vivrai così una vita secondo la tua verità raggiunta tenendo conto delle opinioni altrui che possono essere delle grandi maestre di vita.

Posso solo dirti che stai bene con te stessa, solo quando ti sei liberata da tutto quello che in fondo non ha una vera importanza, se non quella di essere in PACE, quieta...

Praticamente accade L'ACCETTAZIONE CHE TUTTO E' PERFETTO COSI' COME E'... A te scegliere con chi intrattenerti durante il percorso VITA..

Non so spiegare meglio il mio sentire...Solo che c'è una quiete interiore, una specie di bonaccia nello spirito uomo.

Un..{#emotions_dlg.big-hug}Marinella..


 

 

 La risposta è esattamente

La risposta è esattamente come me l'aspettavo e ho trovato anche il punto focale sul quale lavorare.

LIBERTA' = PACE E QUIETE

Se ho ben capito è lasciando liberi gli altri che otterrò la mia libertà e quindi la PACE.

Si potrebbe scrivere un trattato sul significato di libertà ma voglio soffermarmi per il momento sull'essere liberi dal giudizio.

L'esempio dei due monaci di Gaza mi ha fatto riflettere. Per questo lo trascrivo:

"Ecco un esempio tratto da Barsanufio e Giovanni, due monaci di Gaza del 6° secolo. Dopo aver biasimato un fratello per la sua negligenza, Giovanni è dispiaciuto nel vederlo triste. E' ancora ferito quando a sua volta si sente giudicato dai suoi fratelli. Per trovare la calma, decide allora di non fare più rimproveri a nessuno e di occuparsi unicamente di ciò di cui sarebbe responsabile. Ma Barsanufio gli fa capire che la pace del Cristo non  sta nel chiudersi in se stesso. Gli cita più volte le parole dell'apostolo Paolo: < Ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina> (2 Timoteo 4,2)

Lasciare gli altri tranquilli, può essere ancora una forma sottile di giudicare. Se voglio occuparmi solo di me stesso, è forse perchè considero gli altri non degni della mia attenzione e dei miei sforzi ? Giovanni di Gaza decide di non più riprendere nessun suo fratello, ma Barsanufio comprende che in effetti egli continua a giudicarli nel suo cuore. Gli scrive: Non giudicare e non condannare nessuno, ma avvertili come veri fratelli (lettera 21 ). E' rinunciando ai giudizi che Giovanni diventerà capace di una vera preoccupazione per gli altri.

Ora, visto che ho deciso di mettermi a nudo, sinceramente devo dire che la tentazione di quel monaco l'ho avuta anch'io ma le parole del confratello che gli fa comprendere che la pace del Cristo non sta nel chiudersi in sé stesso, mi ha aiutata.

Anche una delle frasi della tua risposta mi ha dato una chiave:

"Posso solo dirti che stai bene con te stessa solo quando ti sei liberata da tutto quello che in fondo non

ha una vera im portanza, se non quella di essere in PACE, quieta...."

Che dirti, se non ancora una volta GRAZIE ? Sono certa che questo è nuovamente un lavoro "di straordinario" che i nostri amici del sottile ti stanno facendo fare.

hahaha Occhiolino Ciao   NORI

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