Bambini si diventa ....La scoperta del bambino interiore

Bambini si diventa ....

La scoperta del bambino interiore...

          Quasi tutte le nostre azioni sono in realtà reazioni. Cosa significa? Che agiamo seguendo schemi comportamentali acquisiti ma che il più delle volte non sono adatti alla situazione reale. Ripetiamo gli stessi schemi perché ci danno una risposta sicura, anche se inadeguata, ai problemi della vita. Abbiamo la tendenza a ripetere per mantenere integra quell’immagine che abbiamo di noi stessi e che crediamo corrispondere alla nostra vera natura. I nostri modi di rapportarci alla vita e agli altri, allora, non sono vere azioni, ma semplice ripetizione di atteggiamenti per lo più appresi da qualcun altro, soprattutto dai genitori e dalla società. I modi con cui siamo arrivati a nascondere il nostro Sé sono molti, e tutti rappresentano precise risposte a problemi che si sono presentati di volta in volta. Ci comportiamo, insomma, come bambini che, non sapendo bene come fare, imparano una risposta ad una certa situazione e mettono in atto sempre quella. Il cervello, ripetendo gli stessi modelli comportamentali, nel corso della vita apre corsie sinaptiche preferenziali che ci indurranno a comportarci sempre nello stesso modo. Creano, cioè, un automatismo.
 
Questi automatismi rimangono dati di fatto indiscussi fintanto che non ci accorgiamo che il più delle volte non ci permettono di vivere una vita piena. Difatti ci portano in direzioni che consciamente vorremmo evitare. E’ come se fossimo preda di volontà superiori. In realtà, stiamo solo seguendo il nostro bambino interiore. Ognuno di noi è come un bambino ferito in cerca di protezione, approvazione, comprensione, amore. A causa di meccanismi che sono venuti a formarsi durante la crescita della nostra psiche, quel delicato foglio bianco dove si sono depositate sensazioni, emozioni, pensieri, paure, è come se ognuno portasse dentro un bambino che non è riuscito a crescere, e che si manifesta tutte le volte che siamo in una reazione emotiva ad uno stimolo esterno.
 
Se vi osservate, potrete rendervi conto che quando vi arrabbiate, o vi sentite prevaricati, o ingiustamente offesi, o avete paura, in realtà quello che succede è che qualcosa di esterno ha attivato una reazione, un programma che si è formato durante la vostra vita e che si ripete da molto tempo, poiché è l’unica risposta che sapete dare a quello stimolo; è quella che da piccoli vi ha protetti dall’essere feriti, o dalla paura di essere abbandonati. La situazione reale, invece, raramente è così grave come sembra. Per lo più non ci accorgiamo di essere nella “bolla” della reazione, e se ce ne accorgiamo cerchiamo ogni giustificazione possibile per trovare fuori di noi la causa di tutto.
 
La prima cosa da fare quando ci accorgiamo di essere nella reazione, più che nell’azione, è quella di riconoscerla per quello che è. Se è il nostro bambino interiore che si agita, dobbiamo parlargli come ad un bambino, appunto, quindi avere pazienza, perdonarlo, accarezzarlo e rassicurarlo. Instaurare un dialogo con lui, trattarlo come se fosse nostro figlio. Dargli quell’amore che forse non ha ricevuto nel passato. Dobbiamo permettergli di esprimersi, perché probabilmente la prima cosa che gli è stata insegnata è che quello che sentiva era “male” e quindi non andava manifestato.
 
Dobbiamo essere pronti ad accoglierlo senza giudicare, perché forse è abituato a ricevere un amore condizionato, e non si fida delle parole gentili che gli dite, a meno che non siate completamente umili, aperti e disponibili ad accettare davvero cosa sta dicendo.
 
Il nostro bambino interiore, che abbiamo nascosto per molti anni dentro noi stessi, è creatività, fantasia, gioia, curiosità, apertura senza pregiudizio, intuizione, spontaneità, vitalità. E’ fiducia nella vita e negli altri, emozione, espressione, magia.
 
Ad un certo momento della vita, però, inneschiamo il meccanismo di difesa. Già in famiglia si comincia a negare questo lato creativo ed immaginativo. Si cominciano a comunicare valori ritenuti più importanti, soprattutto socialmente accettati e ritenuti utili: realismo, praticità, concretezza, competizione ecc… Così facciamo coercizione sulla parte più pura di noi stessi.
Abbiamo occultato e represso talmente bene i sentimenti del nostro bambino interiore abbracciando i valori considerati adulti di razionalità e realismo che, per scoprire come è fatto un bambino, non sappiamo semplicemente ricordare come eravamo noi. Dobbiamo guardare altri bambini, come se noi non lo fossimo mai stati! Come se avessimo rimosso una parte della nostra vita. E gran parte dei nostri disagi e malattie proviene proprio dal non saper accogliere le esigenze del nostro bambino interiore, che grida la sua voglia di esprimersi, oppure vuole solo qualcuno che lo consoli e lo rassicuri, poiché ha paura o si sente solo e abbandonato.
 
Molte volte nell’arco della giornata ci comportiamo come bambini. Tutte le volte che “reagiamo” al comportamento degli altri o a certe situazioni con la paura, con la sensazione di essere inadeguati, non amati, non accettati. Quando abbiamo bisogno dell’approvazione degli altri. Quando giudichiamo persone o situazioni senza neanche conoscerle davvero. Quando siamo sotto shock, bloccati, incapaci di agire, col nodo allo stomaco, sopraffatti dalla paura. Quando critichiamo continuamente tutto e tutti. Quando ci ingozziamo di cibo. Quando vogliamo accondiscendere i desideri altrui a spese di quello che sentiamo veramente, come abbiamo fatto da bambini per conquistare la benevolenza e l’accettazione dei genitori. Se i genitori non sanno dare amore incondizionato, infatti, producono nel bambino l’eterna insicurezza di non sentirsi amato per quello che è ma per quello che riesce a far credere di essere. In questi casi il bambino interiore, negato, griderà, procurerà malesseri vari, e se la sua richiesta non verrà esaudita, o semplicemente ascoltata, potranno insorgere problemi fisici o psicologici di ogni tipo, sino alle malattie più gravi.

Riconoscere, ascoltare ed accettare il nostro bambino interiore è un processo fondamentale per ritrovare la serenità e l’equilibrio interiore.

26-06-2009 - Fonte: Promiseland.it

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