Una diversa lettura della vita del Cristo............30.....6....19

Una diversa lettura della vita del Cristo

In occasione delle festività cristiane Campo Quantico non poteva non cogliere l’occasione per rivedere la vita di Cristo da un altro punto di vista, un punto di vista sicuramente diverso da quello cosiddetto ‘ufficiale‘.

Abbiamo tutti ben chiara nella mente la vita di Gesù di Nazareth, e il significato che ci è stato tramandato dalla Chiesa ufficiale attraverso i Vangeli.
Ci è stato detto che Gesù si è incarnato ed è morto sulla croce per poterci salvare. Ma vi siete mai chiesti salvare da cosa? Vi siete mai soffermati sul significato di questa affermazione?

Innanzi tutto dobbiamo partire dal presupposto che i Vangeli sono stati sicuramente re-interpretati e alcune volte anche manipolati ad arte, in special modo tra il III e il IV secolo DC, quando la Chiesa diventò la religione di Stato in seguito all’editto di Costantino, dal nome dell’imperatore romano che lo promulgò.

I testi che sono arrivati fino a noi sono abbastanza lontani dagli originali, e gran parte del significato profondamente simbolico delle parole e azioni di Cristo è purtroppo andato perduto.
Igor Sibaldi nel suo bellissimo libro “Il Codice Segreto del Vangelo” ricostruisce il Vangelo di Giovanni così come appariva nella sua versione originale del II secolo DC. Ne consiglio la lettura a chi fosse interessato a conoscere il vero significato simbolico di quanto contenuto nel Nuovo Testamento.

Una interpretazione quantistica della vita di Cristo

Ma in questo articolo del blog voglio andare oltre. Desidero infatti rivedere la figura del Cristo alla luce delle teorie quantistiche che trattiamo di solito su queste pagine.
Partiamo allora dal presupposto che la realtà che vediamo è solo una illusione generata dalla nostra mente, e che di conseguenza il tempo non esiste, o almeno non esiste un tempo lineare e continuo così come lo percepisce la nostra mente limitata.
Il poco spazio a mia disposizione non mi permette di riaffrontare di nuovo questi argomenti, e quindi do per scontato che conosciate già queste cose, ma se siete confusi vi invito a leggere gli altri articoli di questo blog dove tratto ampiamente questi argomenti.

Il fatto che il tempo sia un’illusione rende consequenziale il fatto che il passato non esiste da nessuna parte, e che quindi ciò che crediamo sia accaduto in passato esiste solamente nella nostra mente. Si potrebbe arrivare a dire che Cristo non sia mai realmente esistito, ma forse la cosa più esatta che possiamo dire è che tale questione non ha senso porsela, non esistendo appunto alcun mondo reale nel quale il Cristo potesse mai essere vissuto, se non nella nostra coscienza, che è un derivato della coscienza collettiva.

Troppo difficile? No, se avrete la costanza di seguirmi fino in fondo.
Se accettiamo il fatto che la realtà esiste solo nella nostra mente, allora dobbiamo accettare anche la naturale conseguenza che tutto ciò che vediamo, persone comprese, esistono solo come effetto della proiezione di chi siamo internamente. Ricordate la legge dello specchio?

Questa è una di quelle Leggi con la L maiuscola, che non ci insegnano a scuola ma che vanno assolutamente conosciute da chi aspira a conoscere come funziona davvero il mondo. In base alla legge dello specchio, ogni persona che incontriamo nella nostra vita, da chi ne fa parte in modo stabile, fino a coloro che incontriamo una volta sola, rappresentano nient’altro che la proiezione di parti del nostro inconscio.

Gli altri non sono altro che la proiezione di noi stessi, che appaiono ad un certo punto nella nostra esistenza con l’unico fine di aiutarci a riconoscere e portare alla luce parti di noi che il più delle volte non sappiamo di possedere.

Beh, sappiate che la legge dello specchio vale sempre, anche nel caso dei personaggi storici.

Ecco che forse il discorso sulla salvezza diventa un pò più chiaro.

Se la figura di Gesù è una nostra creazione, e se è vero che la realtà è solo un riflesso di una nostra parte, allora ne consegue che Gesù Cristo rappresenta la nostra parte ‘Cristica’ o illuminata.
Cosa vuol dire questo? Vuol dire che il Cristo è dentro di noi, nella forma del nostro Vero Sè, Colui che conosce la realtà delle cose e vive al di fuori dello spazio e del tempo, e quindi al di fuori dell’illusione.

E’ questo il vero messaggio di Cristo, che nessuno ci ha mai rivelato. Il messaggio è che siamo Esseri Divini, e non dobbiamo fare alcun percorso per illuminarci, dato che siamo esseri perfetti, e l’illuminazione è già un nostro stato naturale. Se non fosse così non avremmo mai creato e ‘materializzato’ la figura del Cristo.

Il significato della Salvezza

Cosa vuol dire allora la parola Salvezza? Perchè il Cristo ci avrebbe salvato morendo sulla Croce? A questo punto dovrebbe essere molto chiaro il significato di questa assunzione.
La salvezza, o illuminazione, di fatto è quello che nei Vangeli viene chiamato l’ingresso nel Regno dei Cieli. E come fa Gesù ad entrare nel Regno dei Cieli? Facendosi crocifiggere, naturalmente. E cosa significa per noi questo? Significa che possiamo raggiungere lo stato di illuminazione (o salvezza) solo quando ‘moriremo’ per poter poi risorgere, ma la morte e la resurrezione qui hanno solo un significato simbolico.

Morire sulla Croce vuol dire distruggere il proprio ego, eliminando tutte le false convinzioni che creano le illusioni del mondo. Gesù rappresenta la nostra parte Divina che può esternarsi e rendersi visibile al mondo (cioè risorgere) solo dopo aver distrutto la parte di sè che appartiene alla materia, che per noi vuol dire annullare l’ego, la parte di noi che ci tiene legati all’illusione.
Come dice Salvatore Brizzi, il Vangelo è una storia a lieto fine, perchè Cristo alla fine risorge. Tutti si concentrano sull’episodio della crocifissione, ma il vero messaggio è nell’atto della resurrezione, attraverso il quale Gesù dimostra che la Vita trionfa sempre sulla morte. Anzi, il vero messaggio di Cristo, che nessuno ci ha mai detto, è che, in quanto esseri divini, siamo eterni, non siamo mai nati e mai moriremo, e di conseguenza la morte non esiste.

In occasione delle festività provate a pensare a questa interpretazione, e a guardare alla vita di Gesù sotto quest’altro punto di vista. Passate le feste da Creatore Consapevole, e vedrete che il mondo vi sembrerà un pò diverso. Allora avrete fatto il vostro primo vero passo verso la Salvezza.

Paolo Marrone

 

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