L’Essenza e la Personalità

L’Essenza e la Personalità

Nel lavoro su di sé vi è un momento molto importante: quello in cui l’uomo incomincia a distinguere tra la sua personalità e la sua essenza. Il vero ‘Io’ di un uomo, la sua individualità, può crescere solo a partire dalla sua essenza. Si può dire che l’individualità di un uomo, è la sua essenza divenuta adulta, matura.

Nel sistema psicologico derivato dagli insegnamenti della Quarta Via accanto alle “mappe” che descrivono l’essere umano in base alle funzioni o centri che lo compongono e in base agli stati di coscienza, esiste un’altra suddivisione quella tra personalità e essenza. L’essenza è quanto propriamente appartiene ad ogni individuo, mentre la personalità è quanto egli ha acquisito nel corso della propria esistenza. Partiamo dalla personalità che può essere definita come l’insieme (struttura) di tutti gli apprendimenti acquisiti progressivamente nel corso della vita e che rappresenta una sorta di “pelle” psicologica dell’individuo. Nella situazione ordinaria la personalità è lo strumento con cui l’individuo si rapporta agli altri e ala realtà, e con cui filtra e decodifica ciò che gli arriva dall’esterno. Sicuramente la personalità è qualcosa di esterno in ciò che è un individuo. Se paragoniamo l’individuo ad una sfera, usando una metafore di Rodney Collin, la personalità (anche rispetto al ruolo delle influenze esterne) è come la luce del mondo che si riflette sulla superficie della sfera: ne caratterizza la superficie ma non è parte della sfera, un po’ come la maschera che indossa l’attore ma che non sarà mai parte dell’individualità dell’attore stesso.

Gran parte del modo in cui un individuo “funziona” è dato dalla sua personalità che, dunque, si attiva in maniera meccanica e senza consapevolezza: una volta strutturata essa ci agisce. Tuttavia, la personalità è da un punto di vista psicologico imprescindibile garantendo quello scambio tra noi e il mondo, rappresentando la nostra identità. La personalità non ci appartiene fin dalla nascita, ma è una struttura acquisita durante la nostra vita tramite l’educazione ricevuta e attraverso l’ambiente viviamo. Per tutti gli individui la personalità rappresenta quello che essi definiscono come “ciò che sono”, ed identificandosi come questa struttura essi ne fanno la propria identità. Come già detto non è possibile immaginare la psicologia di un individuo senza una personalità.  Caso diverso è quello della falsa personalità che si struttura intorno alle fallaci ed errate convinzioni e credenze su ciò che ogni individuo ritiene di essere. A differenza della personalità, il lavoro su se stessi deve mirare a smantellare la falsa personalità per sostituirla con una visione oggettiva e reale di noi stessi.

L’Essenza può essere definita come un processo: essa appare ogni volta che l’individuo riesce a smantellare la propria meccanicità e alla luce della consapevolezza in un dato tempo riesce a comportarsi (riesce ad essere) in maniera oggettiva. Così quando si afferma che l’Essenza è nel manifestare se stessi, si sta dicendo che l’individuo è veramente libero dagli automatismi (la falsa spontaneità) e cosciente di sé e del momento, e può pienamente “fare”. L’Essenza è, dunque, quella potenzialità insita nell’individuo di essere oggettivo, di vedere ed agire distaccato ma partecipe alla vita; è ciò che in ultima analisi costituisce la completa realizzazione del nostro essere pienamente risvegliato. L’Essenza di un individuo è, quindi, la sua vera capacità di essere giusto, equilibrato, imparziale, oggettivo ma non obbedendo a verità esterne e immutabili, ma abbracciando la logica della relatività perché ad ogni livello di sviluppo del nostro Essere corrisponde una diversa visione della realtà.

Il più grande ostacolo nello sviluppo dell’essere umano sta nella differenza che viene a crearsi tra la Personalità ed l’Essenza. Questa divergenza viene chiamata falsa personalità. L’individuo nel suo livello ordinario non conosce se stesso dal momento che non riceve una educazione che favorisca la conoscenza della sua natura. Al contrario la maggior parte dei processi educativi funzionano in maniera opposta, sollecitando una serie di apprendimenti e imponendo ruoli che allontanano la persona dalla propria Essenza e favorendo la costruzione di una falsa personalità. La falsa personalità è un insieme di idee, pensieri e atteggiamenti su noi stessi e sulla realtà che ci circonda che sono stati appresi e a cui gli individui sono molto affezionati e a cui si aggrappano con forza, utilizzando per la loro difesa i respingenti (meccanismi di difesa) in grado di annullare tutti gli attriti che si vengono a creare e che evidenziano la falsità delle nostre credenza. Solitamente la parte più difficile di questo lavoro è che l’uomo ha condensato nella sua falsa personalità un ritratto immaginario di sé molto lontano dalla realtà della sua Essenza.

Il lavoro su se stessi deve mirare allo smantellamento della falsa personalità e consentire alla personalità e all’Essenza di procedere in uno sviluppo reciproco dal momento che l’una ha bisogno dell’altra. Entrambe sono fondamentali nell’individuo: per esempio non dobbiamo pensare che una persona con una Essenza più sviluppata rispetto ad un’altra abbia più possibilità di riuscita nel lavoro su se stessa. Infatti affinché il lavoro possa essere affrontato è necessario che l’individuo sia dotato di una personalità strutturata, in grado di supportare lo sviluppo dell’Essenza. Analogamente chi è dotato di una personalità troppo “forte” potrebbe avere difficoltà nel suo procedere nel lavoro, dal momento che farà molte resistenze a valutare criticamente le proprie meccanicità che lo sostengono.

Una nota particolare merita la cosidetta personalità di lavoro. Si tratta di quella struttura che viene a crearsi nel momento in cui iniziamo a compiere sforzi coscienti rivolti al ricordo di sé e la cui esistenza è a discapito ed in sostituzione della falsa personalità. Dunque, la personalità di lavoro nasce dalla deliberata ricerca della consapevolezza di sé e che proprio grazie a questi risultati viene sostenuta e a sua volta riesce a supportare la persona nel prosieguo del lavoro.

C’è un momento nel lavoro su se stessi in cui iniziamo a vedere i nostri limiti e di come l’ostinata assenza di consapevolezza di noi è alimentata dalle menzogne che ci raccontiamo; è allora che si sperimentano in questo percorso dei momenti difficili perché infrangere il nostro ritratto immaginario (falsa personalità) e scoprire in noi aspetti che non pensavamo di avere, è non solo complicato (sforzo) ma anche estremamente doloroso.

In questa fase è possibile cominciare a intravedere la nostra Essenza e a sperimentare non solo l’ancora fugace suo beneficio, ma anche l’attrito generato dalla nostra personalità che potrebbe non apprezzare l’essenzialità di ciò che sta nascendo. Non dimentichiamo che la personalità frutto dell’apprendimento ordinario è estremamente convenzionale e quindi potrebbe rifuggire da abitudini e atteggiamenti propri del manifestarsi della nostra Essenze che sfuggono a tale ordinarietà. Per poter modificare la struttura della falsa personalità sostituendo alle “immagini” che la compongono una più realistica visione di noi è necessario un lavoro intenzionale che deve essere condotto gradualmente. Infatti, una diversa e più vera visione di noi e della realtà dovesse all’improvviso sostituire la falsa personalità, potrebbero esserci conseguenze anche spiacevoli per l’individuo, fatte di disorientamento e perdita di identità. Difficilmente potremmo sostenere questa sostituzione così repentina.

Questo post è parte di un percorso per stimolare in chi legge un lavoro su di sé ispirato alle idee della Quarta Via riviste nell’ottica della psicologia attuale. Nel corso dei post verranno fornite anche le indicazioni per una serie di esercizi volti a focalizzate l’attenzione sull’osservazione di se stessi al fine di acquisire una consapevolezza maggiore. Ogni post è di per sé esaustivo, ma chi intendesse usare questa risorsa per cominciare a lavorare su di sé, è importante seguire la cronologia dei post come progressione logica degli argomenti.

Leggi lezione n. 17: Conoscenza ed Essere

 

entro di Ascolto Psicologico
https://www.centroascoltopsicologico.it › 2022/06/15

 

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