CHAKRA..PLESSO SOLARE.

TERZO CHAKRA: DEL PLESSO SOLARE
o MANIPURA (città delle gemme)

Il chakra del plesso solare, o della personalità, é il centro della forza, delle ambizioni dell'Io, ovvero dell'imposizione della propria personalità.
In questo chakra si trova il desiderio di individualità che si esprime in termini quali: "VOGLIO, DUNQUE SONO"; di conseguenza una disfunzione in questo chakra causa l'estensione alquanto violenta di pretese di dominio, dogmatismo, paura di sparire, invidia, bramosia di possesso e pensiero concentrato sulla proprietà. Questa é anche la sede della libertà personale e dei sentimenti di colpa ma anche delle possibilità di sviluppo potenzialmente illimitato, nonché delle limitazioni che il singolo pone a sé stesso. Spesso i sintomi a livello psichico dei blocchi nel plesso solare sono:

- PRETESE DI DOMINIO

- AVIDITA'

- SMANIA DI FARE ACQUISTI

- PAURA PER IL PROPRIO STATUS SOCIALE

Questo chakra é una sorta di "centralina" che controlla le funzioni metaboliche (soprattutto PANCREAS e FEGATO) del cibo e dell'energia; esso è quindi legato non solo alla trasformazione del cibo, ma anche all'assorbimento del prana e alla "metabolizzazione" di tutti gli stimoli esterni e delle emozioni (ANSIE, PAURE, ANGOSCE, DEPRESSIONI) che poi vengono trasmessi al cervello.
E' un chakra focoso e solare: se ben funzionante porta LUCE, CALORE, ENERGIA e POTERE.
I sintomi a livello fisico dei blocchi del chakra del plesso solare sono:

- DOLORI ALLO STOMACO

- DUODENITE

- DISFUNZIONI DEL PANCREAS E DELLE GHIANDOLE SALIVALI - PROBLEMI AL SISTEMA NEUROVEGETATIVO

Ghiandola ormonale PANCREAS
Colore IL GIALLO
Senso LA VISTA......www.raggiodiluce.it/chakra.htm - 45k - .

Manipura Chakra o del Plesso Solare [modifica]

Il Nabhi Chakra ( o Manipura Chakra).

Questo centro sottile dai 10 petali si chiama il Nabhi (ombelico) e si trova nella regione del plesso solare . Il Nabhi è il centro del benessere individuale e collettivo. Grazie alla forza creativa del suo Swadisthan, l’uomo sviluppa i mezzi per controllare le risorse naturali a proprio vantaggio e grazie a ciò diventa prospero e ricco. Il denaro è importante per soddisfare i desideri e bisogni essenziali, purché non diventi una priorità. Non c’è niente di male ad essere ricchi ma il problema è di essere ossessionati dal denaro. L’avarizia e l’accumulo di beni impediscono la circolazione dei soldi; l’avarizia è l’espressione di un cervello egoista e primitivo, che non conosce la verità sui fondamenti della vita. La generosità è la principale corrente di questo centro. Da un punto di vista fisico, questo centro si occupa degli organi innervati dal plesso solare: lo stomaco, gli intestini, il fegato e la vescicola biliare. La nostra attitudine verso il cibo e il modo in cui mangiamo, colpiscono le secrezioni digestive. Esso è bloccato o colpito da una cattiva alimentazione come l’alcool o i cibi troppo grassi. Pensare troppo all’alimentazione colpisce pure il Nabhi chakra. Il ritmo biologico del corpo che è gestito dalla milza, fa anche parte delle funzioni del Nabhi. Il Nabhi chakra è ugualmente colpito dalla mancanza di rispetto per la propria moglie, dalle noie domestiche o da uno stato si stress a casa. L’individuo diventa vulnerabile alle malattie allergiche. Questo centro è responsabile del benessere e dell’evoluzione della razza umana. L’adesione cosciente alle leggi universali di condotta (Dharma) è fondamentale per la sopravvivenza e la crescita dell’uomo. Quando la Kundalini attraversa questo centro risvegliandolo, il ricercatore diventa soddisfatto interiormente e generoso.

Ha come simbolo geometrico il triangolo equilatero, emblema dell'elemento Fuoco.I petali del loto sono dieci. Il Mantra-seme è Rang, la sua energia vitale è Bhadrakali.
Il chakra del Plesso Solare è situato nel pancreas. È di colore giallo, è bipolare ed orientato orizzontalmente. Questo è il chakra della forza di volontà individuale, del carisma e dell'efficenza. Un suo funzionamento eccessivo provoca incapacità di rimanere calmi, scoppi d'ira, iperattività, disturbi di origine nervosa. Presiede le emozioni, corrisponde al potere ed al controllo. Attraverso questo punto si gestisce l'emotività, il desiderio di autoaffermarsi; è legato al potere e alla capacità decisionale. La sua energia facilita l’assimilazione delle esperienze, rivela gli obiettivi, permette l'uso positivo dell'energia personale, infonde capacità decisionale, sicurezza e autostima. Il funzionamento carente invece causa scarsa energia, timidezza, bassa stima di sè, senso di inutilità.

 

it.wikipedia.org/wiki/Chakra - 69k -

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Grazie Marinella. Ho letto

Grazie Marinella. Ho letto l'argomento. Devo ammettere che una cosa, tra le quattro riportate relativamente al blocco del terzo chakra, è in me molto presente. La pretesa del dominio. Su me stessa prima di tutto, quando cerco (e spesso non riesco) di essere meno "prepotente" o impositiva con gli altri,  ma anche sugli altri stessi, che si "spaventano" quando non riesco a trattenere questa cosa che sento in modo molto forte. Leggendo, ho trovato queste parole "voglio, dunque sono". Forse la mia è soltanto una grande forza di volontà. La sento viva in me, ma percepisco anche che spesso la utilizzo malamente. Con troppa foga. E gli altri si sentono prevaricati, anche se in me non c'è cattiveria. Per dare l'idea, immagino una fila di persone, e ciò che provo, è che non riuscirei mai a stare in questa fila dietro a qualcuno, mi sento sicura solo davanti, non per essere "la prima" ma solo perchè così posso vedere dove sto mettendo i piedi avendo una visuale più ampia della strada che sto percorrendo. E nel mettermi li "davanti", spesso mi carico anche degli zaini altrui, non perchè me lo chiedano, ma solo per il fatto che noto la loro fatica, e glielo tolgo dalle spalle senza che nessuno l'abbia chiesto. A me non pesa.  E' come se non riuscissi a camminare con fiducia non vedendo dove sto appoggiando i piedi insomma.  La pretesa di "dominare" si traduce in me in una sorta di "controllo" su ogni cosa mi circonda -  in qualunque ambito - ed è legata alla sensazione di non sentirmi al sicuro quasi mai, se non nelle mie stesse mani. Se non riesco ad avere il quadro completo di qualsiasi movimento venga a verificarsi attorno, circa cose, situazioni, persone, non sto tranquilla. Non farlo mi da la sensazione che mi venga a mancare la capacità di poter gestire la mia vita stessa.  Questo lo faccio anche con il cibo, se non preparato da me. Porto un esempio, magari banale, ma per il quale vengo spesso pressa in giro (se pur bonariamente) da chi mi si siede di fronte mentre mangio, è che seziono ciò che ho dentro al piatto, così come seziono persone o situazioni. Fosse anche un grano di riso, non lo mangio intero, lo divido, lo guardo e poi lo metto in bocca. Il panino, lo apro e ne controllo il contenuto. Questa cosa a me sfuggiva. E' del tutto involontaria. Me l'hanno fatta notare ... ed è vera. Alla fine il mio piatto rimane comunque sempre vuoto. Del panino nemmeno una briciola. Non rimane mai nulla. Legato al cibo, ho una altra cosa che trovo abbastanza strana, ma che mi sono spiegata da me, attribuendomi un metabolismo acelerato. Mangio a qualunque ora del giorno. Notte compresa. Mi sveglio per la fame, e devo mangiare. Ho l'idea di passare le giornate mangiando e di avere ogni volta sempre più fame. Tutto questo cibo non si ferma da nessuna parte. Spesso mi chiedo dove vada e a cosa serva, poichè non ingrasso di un etto. Ma il mio stomaco mi chiama continuamente. Ed io non ne capisco la ragione. Sicuramente non è il cibo. Più lo accontento, più lui ne chiede. Ma la sensazione di esser "sazia" dura molto poco. E poi ricomincia. Grazie per l'ascolto....

Bene, cerchiamo di dare una forma, o almeno tentiamo.

Tu dici giustamente di esercitare un controllo su vari campi. Ma io chiedo a te " chi è che costantemente ti controlla?".

Tu credi di gestire, o cercare di gestire gli altri, ma in verità tu sei... la gestita.

Non hai padronanza dei TUOI stati d'animo, tu dici di non essere.. come tu ti comporti... e allora chi sei?  Perchè c'è questo doppio atteggiamento?

La persona che ho incontrato ( tu) ha un potenziale non indifferente, ma come tu dici, non viene utilizzato nel modo più logico ed efficiente.

Qualcosa ti comanda, qualcosa utilizza questo potenziale per fare ciò che forse tu non vorresti fare... Una proiezione di te, un personaggio presuntuoso, vive e spadroneggia al tuo posto.

Dunque, comandi o sei comandata?

Sono domande che è giusto porsi, e tu sei intelligente a tal punto, da poterle chiedere.

Per quanto riguarda il cibo, è la grande fame che hai di voler Conoscere...E' la tua anima assetata di DIO..... Bene saziamola...vuoi?

Ti aspetto con il cuore, anche questa sera se vuoi.. Battiamo il ferro finchè è caldo, VUOI?..

Ti abbraccio....Namastè....Marinella-Viramo..Sorridente

Grazie per la risposta. Si,

Grazie per la risposta. Si, immagino che tu abbia perfettamente ragione sul fatto che  sia assoggettata .... a me stessa. Una bella presa in giro, dopotutto. Difatti lo sento. E' quel controllo o "comando" che, in primis,  esercito proprio sulla mia stessa persona, nel  tentativo (dicevo nel messaggio precedente... spesso vano) di frenare l'altra me  (quella che mi piace meno ma che comunque, è la più forte). E' lei, infatti, ad avere il sopravvento, a vincere questa battaglia immaginaria ma non solo, che si svolge al mio interno. Sono iperattiva, non mi fermo mai, dormo poco e trovo sempre qualcosa in cui disperdere energie. Questa cosa non è che mi faccia star benissimo...  e nostante i miei sforzi per trattenerla, fuoriesce. E' la parte più fredda, meno emotiva, perfino calcolatrice, non sentimentale che non mi piace e che, per logica, non sopporto negli altri, ma è quella che mi porta credo ad illudermi di essere meno bisognosa dell'aiuto o del sostegno altrui (allontanare le persone. E'  lasciar intendere ... non ho bisogno alcuno di te - e questo vale per chiunque - quando so di averne eccome, ma non lo chiedo anzi, faccio di tutto perchè se ne vadano altrove. In questo purtroppo ho dei risultati eccellenti). Quando sono in questo stato d'animo in cui "questa me" è presente mi sento "intoccabile" e necessito di solitudine - per limitare i danni a me e agli altri -  nel senso che il minimo contatto fisico, semplicemente un abbraccio, o anche una carezza, mi causa un vero e proprio dolore fisico, interno, fortissimo. Uno smuoversi di emozioni  che preferisco rimangano ferme.  Non reggo il senso di inadeguatezza e in quel momento, se non vengo lasciata sola, il dolore cede il passo all'aggressività. Di ciò sono cosciente. E' già qualcosa, voglio sperare. Spesso ho scorto negli occhi di chi mi stava di fronte quel vago aleggiare di una sorta di "compassione" (che mi diceva, seppur attraverso uno sguardo di rassegnazione per me insopportabile "... perchè sei così...") ma anche di amore (nonostante il momento) nei miei confronti, quello che portava la  persona a "lasciarmi perdere" - l'unica cosa fattibile in quel frangente, lo devo ammettere - e i momenti e le persone sono state tante perchè questa cosa è in me dal tempo in cui mi si è attivata la memoria, ossia attorno ai sei-sette anni e con lo scorrere del tempo si è potenziata. Quando accade questo, mi ritrovo scontenta e spiazzata. La testa mi si svuota di qualsiasi pensiero e rimango in uno stato d'animo fatto di "niente". Nessuna gioia. Nessun dolore. Niente. Solo un gran senso di stupidità che sarebbe ancor più stupido, in quella,  cercar di rimediare a parole. Le parole vanno bene, ma se ne segue, o sono anticipate da un comportamento che dia loro un senso. Succederebbe comunque e di nuovo. Questa incapacità di trattenermi mi irrita molto nei miei confronti stessi poichè,  pur sapendo di essere intelligente, so che sovente ho dimostrato e dimostro l'esatto contrario. Spazzo via tutto quello che ho costruito - anche a fatica - e che ho di fronte, come un fiume dal corso ridotto, che non ha  argini sufficienti per reggere la piena che mi prende. Un vero disastro. Facciamo così, che è forse la cosa migliore: ti ringrazio molto per la disponibilità. Stasera vengo.

SEGUITO......APPROFONDIMENTO..

cipi dell’energia:

1) principio:
nell’uno è il tutto, cioè nella mia cellula avviene la stessa cosa che avviene nella cellula della galassia;

2) principio:
la materia è la parte invisibile dell’invisibile, cioè quello che noi vediamo materializzato, è la parte che noi abbiamo reso tangibile rispetto all’omologa energia invisibile;

3) principio:
come in alto così in basso e viceversa, cioè lo Yin e lo Yang, il bianco e il nero, il giorno e la notte, la luce e il buio, ovvero quello che avviene ad un livello avviene anche all’altro livello;

4) principio:
la natura è costantemente rinnovata dal fuoco, vale a dire che solo nella fede quello che ti brucia dentro ti permette di rinnovare la tua vita.

III° Chakra Manipura
Chakra del Plesso Solare:
Dal punto di vista psico-energetico, la sua funzione più importante è relativa all’affermazione personale ed all’esercizio del potere individuale rispetto al sociale ed all’ambiente in generale (indica la realizzazione della persona, quanto la persona vede realizzabile il suo desiderio di vita, quanto una persona vuole e desidera combattere per se stesso, quanto una persona si ama).
Le patologie principali espresse dal terzo chakra riguardano tutte le malattie metaboliche, quali il diabete, le iperlipidemie, le insufficienze epatiche, la cirrosi, le ulcere gastriche e duodenali, i tassi glicemici, ecc., nonché tutte le patologie riguardanti i processi di nutrizione, digestione ed assimilazione. Dal punto di vista psico-energetico è a livello di questo chakra che si generano le forze emotive dirette verso l’ambiente esterno: i sentimenti d’amicizia, rancore, simpatia, antipatia, ecc. Esso è il fondamento della personalità sociale.
Il funzionamento disarmonico di questo chakra genera il desiderio sfrenato di potere, di manipolazione, per poter stravolgere la realtà sempre e a proprio favore; tendenzialmente si potrà notare un atteggiamento iperattivo, il quale viene messo in atto per nascondere il senso d’inadeguatezza e vuoto che è causato dall’impotenza a gestire le situazioni di potere assoluto che si pretenderebbe d’esercitare.
La serenità interiore sarà fortemente compromessa e, ovviamente, sarà principale la soddisfazione del benessere materiale, sia pure a discapito di qualunque sentimento piacevole, giungendo addirittura a ritenerli indesiderabili e fastidiosi.
Il soggetto che soffre di uno scompenso del terzo chakra è portato a perdere il controllo delle proprie emozioni, ed a sviluppare un atteggiamento fortemente aggressivo, necessario per non permettere agli altri di mettere a nudo la propria pochezza interiore, fatto questo che smaschererebbe i giochi di potere di cui questo soggetto vive, creando una situazione di paralisi energetica che si esprimerebbe come impotenza disperata e disperante; un esempio di questo soggetto sconfitto, può essere data dall’immagine di quelle persone in genere di mezza età, ma sempre più spesso anche giovani, che trascorrono il proprio tempo in attività annichilenti e distruttive, quali il bere, fare uso di droghe più o meno riconosciute come tali, e che in genere hanno in famiglia un atteggiamento fortemente aggressivo e prevaricatore.
A questi infatti fa seguito una situazione fortemente depressiva. In questo caso il soggetto avrà come obiettivo principale l’essere accettato e benvoluto dagli altri, e per raggiungere questo scopo negherà a se stesso per conformarsi al modo di pensare delle persone cui desidera piacere, soffocando e negando completamente i propri desideri ed emozioni; ciò nonostante, anzi, proprio a causa di questo atteggiamento frustante, aumenteranno le prepotenze e le angherie verso i membri della propria famiglia.
Gli alimenti che possono essere utili per riequilibrare il terzo chakra sono gli amidi, le farine integrali e gli zuccheri semplici.

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La conoscenza è un grande cartello indicatore per tutti noi.

Buona lettura   ciao Sorridente Viramo..

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