L'EMBLEMA INVISIBILE DI LEONARDO DA VINCI....ll filo invisibile che congiunge la città dell' 'Aquila a Gerusalemme ..
Sin dall'epoca dei romani, Gerusalemme era divisa in quattro quartieri ora denominati quartiere cristiano, musulmano, ebraico e armeno. I loro confini sono ancora definiti dalle due arterie principali tracciate dagli architetti dell'imperatore Adriano nel 135 d.C. quando la città fu ricostruita e ribattezzata Aelia Capitolina. Prima fu tracciato l'asse nord-sud, considerato come simbolo del polo universale e asse messianico, in seguito fu costruito un asse che lo incrociasse perpendicolarmente in modo da dividere la città in quattro quarti. Il fondatore di Aquila, l'imperatore Federico II, dopo la vittoriosa crociata condotta in Terra Santa, impose di costruire la città ad immagine e somiglianza di Gerusalemme, e la divisione in quattro quarti di Aquila fu qualcosa di molto diverso ed originale dagli usi comuni dell'epoca. Le molteplici allusioni urbanistiche che legano le due città sono rafforzate da nuovi aspetti che le nostre ricerche stanno riconsegnando al collettivo sapere, come la linea o l'asse messianico che lega Aquila e Gerusalemme. L'asse messianico è una linea invisibile dalla reputazione che incute timore ed ha sempre avuto un valore esoterico.
Nelle leggende viene descritta come un fune tesa che ha origine sul Monte degli Ulivi, attraversa per lungo il tempio, forma l'arteria principale di Gerusalemme e punta diritta verso Aquila (la "Nuova Gerusalemme" voluta da Federico II) per poi attraversare località canadesi ed australiane denominate "King Stone" (Pietra del Re); in quella canadese, nei pressi di Toronto, nacque la massoneria del nuovo continente.
Le tradizioni di tutte le religioni concordano che questa sia la linea da cui il Messia farà il suo ingresso in città. Una volta, lungo questa linea spirituale, si svolgevano processioni: la via era denominata "Strada della Vacca", perché il sacerdote la percorreva per raggiungere il Monte degli Ulivi dove aveva luogo il sacrificio rituale della giovenca rossa. Il sacerdote spargeva sette volte il sangue della giovenca dinanzi la tenda del convegno, che era in vista e allineata con la porta principale del Tempio di Salomone. Secondo il giudaismo tradizionale, un ebreo che abbia avuto contatto diretto o indiretto con i morti (basta aver camminato su o vicino ad una sepoltura) è impuro e gli è vietato l'ingresso nel Tempio. D'altronde è dovere divino per tutti gli ebrei praticare il culto nel Tempio.
Ora, tutti gli ebrei sono impuri perché, in un modo o nell'altro, sono entrati in contatto con qualche morto e poi, oggi, il Tempio non c'è. L'ultimo, è ben noto, fu distrutto da Tito nel 70 d. C. Che fare? La purezza, e quindi il dovere di praticare il culto del Tempio, può essere assicurata soltanto con il sacrificio di una giovenca rossa ("Dì ai figli d'Israele che ti menino una giovenca rossa, senza macchia, senza difetti, che non abbia mai portato il giogo", Numeri 19:1-10). I profeti attendono l'avvento della giovenca rossa, sarà il momento in cui la Nuova Gerusalemme dell'Apocalisse di Giovanni aprirà le sue porte.
Osserviamo attentamente il disegno impenetrabile di Leonardo da Vinci. Con estrema semplicità sveliamo e riveliamo l'eredità del suo segreto sapere, l'ultimo messaggio di un appartenente al Priorato di Sion. Notiamo subito che la barca e la vela sono composte da due triangoli sovrapposti, vale a dire il Sigillo di Salomone. L'albero maestro che sorregge la vela è raffigurato da un vero albero dal cui tronco si diramano sei rami principali, ovvero la Menorah - il candelabro ebraico a sette braccia che la Torah prescrive debba rimanere acceso alimentato solo da purissimo olio di oliva. Al timone della barca c'è una giovenca rossa che la manovra attraverso una ruota con otto raggi verso un "nuovo mondo", o meglio, rigenerato su cui svetta radiosa, imperiale, raggiante Aquila; la costellazione Aquila, la stella e la città ideale che segna l'approdo della linea spirituale e messianica, un attracco agognato da una giovane sacra vacca rossa.
Il filo invisibile che congiunge L'Aquila a Gerusalemme è legato al timone dalle otto braccia, significativo riferimento al numero comune tra le due città che indusse Federico II di Svevia ad applicarlo in tutti le sue edificazioni. Avete mai notato, ad esempio, che tutte le antiche fontane dell'Aquila sono ad ottagono?
VEDI ANCHE "Leonardo ricercatore a L'Aquila"
L'Aquila - Le fontane sono tutte ottagonali
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l'aquila
Mi ha impressionato la concomitanza tra la pubblicazione di questo argomento che riguarda la città dell'Aquila ed il terremoto che proprio lì ha duramente colpito. Mi chiedo se ci può essere qualche relazione di carattere esoterico tra il terremoto e gli sconvolgimenti che dovremmo aspettarci avvicinandovi al 2012, visto il carattere "esoterico" di questa città.....